(ANSA) - L'AQUILA, 28 GEN - "Il nuovo esecutivo dovrà subito
affrontare il tema dell'accorpamento, che interessa ben sei
tribunali e sei procure - tra accorpanti e accorpandi - e che è
già da tempo operativo per le piante organiche del personale
amministrativo. Si parla dell'ennesima proroga dell'ultima ora,
che - in assenza di uno scenario di programma al quale lavorare
nel frattempo - si limiterebbe ad aggiungersi alle precedenti".
Così il presidente della Corte di Appello dell'Aquila, Fabrizia
Francabandera, sul tema della soppressione dei 4 tribunali
minori abruzzesi di Vasto e Lanciano, in provincia di Chieti, e
Sulmona e Avezzano in quella dell'Aquila, previsto da anni dalla
riforma della giustizia e più volte rimandato con proroghe.
Secondo il magistrato, che ne parla nella relazione
presentata all'inaugurazione dell'anno giudiziario svoltasi
all'Aquila, "il bilanciamento tra le ragioni dell'efficienza e
quelle del territorio è, ovviamente, devoluto alla
discrezionalità politica, ma il dibattito in corso dovrebbe, a
parere non solo mio, considerare anche opzioni diverse e più
articolate, che consentano di graduare i tempi e i modi di un
cambiamento necessario".
"Lo stato di precarietà - continua - in cui operiamo da anni,
fattore di oggettiva inefficienza, richiederebbe, invece, a
distanza di dieci anni dalla legge che dispose l'accorpamento,
una scelta definitiva, fondata sulla piena conoscenza dei
problemi della Giurisdizione in questo Distretto; nella
consapevolezza che da tempo si chiede ai magistrati maggiore
specializzazione (non solo tra settore penale, civile e lavoro,
ma anche per reati c.d. di genere, misure di prevenzione,
protezione internazionale, impresa, procedure concorsuali,
famiglia) e un'organizzazione tale da evitare situazioni di
incompatibilità, entrambe condizioni difficili da realizzare in
presenza di piante organiche di ridotte dimensioni". (ANSA).
Tribunali, Francabandera, Governo decida accorpamenti Abruzzo
Presidente Corte Appello, precarietà impone scelta definitiva
