(ANSA) - PERUGIA, 05 OTT - Il Nucleo di polizia
economico-finanziaria e il Servizio centrale di investigazione
sulla criminalità organizzata della guardia di finanza hanno
dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure
cautelari emessa dal gip di Perugia nei confronti di
imprenditori, professionisti e società operanti sull'intero
territorio provinciale, ritenuti responsabili, a vario titolo,
del trasferimento fraudolento di valori, emissione ed utilizzo
di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio,
ricettazione, indebita percezione di erogazioni pubbliche,
falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione
clandestina.
Disposta la custodia in carcere per un imprenditore di origine
calabrese e per un consulente del lavoro, i domiciliari per un
altro imprenditore edile originario sempre della Calabria
indagato per intestazione fittizia ed indebita percezione di
erogazioni pubbliche e l'obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria nei confronti di sette persone, a vario titolo,
coinvolte.
Con lo stesso provvedimento è stato disposto, infine, il
sequestro preventivo finalizzato alla confisca del capitale
sociale e del compendio aziendale di sei imprese, di immobili
auto e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di
oltre un milione di euro.
Le complesse indagini, avviate nel 2020 e coordinate dalla
Procura del capoluogo umbro, con l'impiego delle più avanzate
tecniche di investigazione, unitamente ad appostamenti,
pedinamenti, esame di documentazione contabile, amministrativa e
finanziaria hanno consentito di delineare quello che è ritenuto
un articolato quadro indiziario in relazione a plurimi casi di
intestazioni fittizie di quote societarie ed immobili, di
emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e di
reimpiego dei connessi proventi illeciti, riconducibili a
soggetti già gravati da precedenti penali o di polizia per
associazione mafiosa o destinatari di misure di prevenzione.
(ANSA).
Guardia finanza esegue tre arresti e sequestri per un mln
In indagine coordinata da Procura di Perugia
