(ANSA) - NAPOLI, 19 GEN - "La scoperta, da parte
dell'Associazione Coccieus, di un lungo tratto finora
sconosciuto dell'antico Acquedotto Augusteo della Campania,
rappresenta un elemento significativo per la conoscenza
dell'antropizzazione dei Campi Flegrei, nonché per una sua più
precisa analisi geologica e per lo studio dell'evoluzione
climatica del territorio". Lo afferma Francesco Maisto,
presidente dell'Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, dopo il
rinvenimento, in un'area adiacente al Parco dello Sport a
Bagnoli, della diramazione dell'Acquedotto che, dalla Crypta
Neapolitana, portava acqua potabile alla collina di Posillipo ed
all'isola di Nisida.
Lo sviluppo rilevato al momento dall'Associazione è pari a 647
metri, ovvero il più lungo segmento dell'Acquedotto Augusteo
finora rinvenuto, che presenta inoltre dodici spiragli di
accesso. Le condizioni interne all'interno dell'ipogeo hanno una
notevole esperienza speleologica, padronanza delle tecniche e
attrezzature idonee.
"Come già avvenuto in precedenti occasioni, l'Ente Parco
Regionale dei Campi Flegrei - aggiunge Maisto - intende mettere
a disposizione le proprie competenze in messa in sicurezza,
tutela e ingegneria ambientale, nell'ambito di un piano di
ricerche e di valorizzazione di questa importante scoperta".
(ANSA).
Scoperta a Bagnoli diramazione dell'acquedotto Augusteo
Maisto: piano valorizzazione di questa importante scoperta
