(ANSA) - ACERRA, 27 MAR - Un cortometraggio per dire "no"
alla violenza ed al razzismo realizzato dai giovani ospiti di
una comunità per minori di Acerra (Napoli). "E se fossi
diverso", il titolo del video nel quale alcuni ragazzi
raccontano le difficoltà di un senzatetto, dalla discriminazione
all'accoglienza. Il cortometraggio è stato presentato agli
amministratori comunali guidati dal sindaco Tito d'Errico, nel
corso di un incontro con gli studenti dell'Istituto Munari e del
liceo polispecialistico 'de Liguori. "Ai ragazzi - ha spiegato
il sindaco - insieme all'assessore Francesca La Montagna,
abbiamo illustrato l'impegno dell'amministrazione comunale e dei
servizi sociali dell'ente per aiutare coloro i quali arrivano
nel nostro paese con la speranza di un futuro migliore.
Fondamentale, in questo senso, il lavoro degli operatori di
comunità come 'Strade Nuove', 'La Casa di Myriam' e 'Big
Family', che portano avanti programmi e progetti finalizzati
all'integrazione dei ragazzi. Ci siamo emozionati durante la
proiezione del cortometraggio 'Viaggio è speranza', realizzato
dagli stessi giovani ospiti de 'La Casa di Myriam', in cui
abbiamo avuto la testimonianza diretta di chi rischia la vita
affidandosi - disperato - a mercanti senza scrupoli per il sogno
di sbarcare in Europa. Oggi più che mai, quindi, Acerra dice no
al razzismo, alla violenza e ad ogni forma di discriminazione".
Attori del cortometraggio, infatti, alcuni ragazzi provenienti
da altri Paesi, i quali hanno sottolineato di voler studiare per
divenire attori. Tra i ragazzi presenti alla manifestazione,
anche un giovane egiziano, il quale ha raccontato che da ospite
della comunità, è poi divenuto operatore della stessa dopo aver
conseguito il diploma. "Era uno dei ragazzi più problematici -
ha spiegato uno degli operatori - ci ha dato filo da torcere
perchè era irrequieto, ed ora è uno di noi. Ha frequentato anche
una palestra, che lo ha aiutato a sfogare positivamente la
rabbia che manifestava con i suoi coetanei". (ANSA).
Un cortometraggio contro le discriminazioni
Realizzato dai ragazzi di una comunità per minori
