(ANSA) - TORINO, 27 OTT - Uno studio dell'Università di
Torino con quella belga di Lovanio ha scoperto il motivo della
pericolosità della silice o biossido di silicio, o quarzo nella
sua forma cristallina più comune, materiale usato in molti
processi industriali che espongono alle sue polveri milioni di
lavoratori causando gravi malattie come silicosi, tumori del
polmone e malattie autoimmuni. La tossicità della silice
cristallina è dovuta alla presenza di strutture chimiche
chiamate 'silanoli quasi liberi', che si formano sulla
superficie dei cristalli durante i processi di fratturazione-
Questo spiega il motivo per cui solo il quarzo ridotto in
polvere fine è pericoloso.
Pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli
Stati Uniti, Pnas, il risultato è frutto di un progetto di
ricerca che ha coinvolto l'Università di Torino e l'Università
Cattolica di Lovanio, finanziato dall'associazione industriale
europea Eurosil.
Nonostante le misure di prevenzione, nuovi focolai di
silicosi nel mondo sono stati provocati dalla lavorazione di
nuovi materiali e dall'uso di recenti tecnologie, come nel
taglio e lucidatura dei marmi artificiali, nella sabbiatura dei
jeans, e nella lavorazione dei gioielli. L'esposizione alle
polveri di quarzo è ancora oggi la principale causa di malattie
respiratorie professionali nel mondo. (ANSA).
