(ANSA) - VERONA, 23 NOV - Raggiungere l'obiettivo del 25%
della Superficie agricola
utilizzata a biologico entro il 2030, come auspicato dagli
obiettivi del Green Deal e delle strategie Farm to Fork e
Biodiversity è un risultato assolutamente alla portata e che,
addirittura, l'Italia potrebbe ottenere anzitempo. E' quanto
emerso dal convegno inaugurale di B/Open, rassegna di
Veronafiere dedicata al Bio-foods & Natural self-care, in
programma oggi e domani sulla piattaforma digitale
Veronafiere Plus. "Un evento dedicato agli operatori e
fortemente voluto, benché il digitale non possa sostituire le
fiere in presenza - ha detto il presidente di Veronafiere,
Maurizio Danese -. Oggi vogliamo promuovere una riflessione e un
dialogo con le istituzioni perché il
biologico sarà l'elemento fondamentale delle politiche
agroalimentari dei prossimi anni". La sfida europea è ambiziosa,
ma i numeri sintetizzati dalla ministra delle Politiche
agricole, Teresa Bellanova, posizionano l'Italia fra le realtà
europee che meglio ha saputo cogliere l'opportunità del
biologico. Il settore guarda con interesse al nuovo
regolamento comunitario, che entrerà in vigore il 1° gennaio
2022, ha specificato Elena Panichi, responsabile dell'unità
Biologico della Direzione Generale Agricoltura e sviluppo rurale
della Commissione europea. La stessa Commissione Ue "entro il
primo trimestre del 2021 si è impegnata a presentare il piano
d'azione per accompagnare la crescita
del biologico sul territorio europeo sia dal punto di vista
delle
superfici coltivate che dei consumi che relativamente alle
strategie per mantenere in equilibrio domanda e offerta", ha
spiegato Panichi. Le risorse non mancano. Lo ha sottolineato in
apertura anche l'on. Paolo De Castro, coordinatore S&D in
Commissione Agricoltura del Parlamento Ue.
«Con il piano Next generation Eu avremo una importante
iniezione di liquidità, in un momento estremamente difficile per
le aziende agricole e alimentari - ha detto De Castro a B/Open
-. Il budget è di 1,2 miliardi per l'Italia per il 2021 e 2022,
che con la quota di cofinanziamento da parte dello Stato, arriva
fino a 2,4 miliardi. Il 37% di queste risorse saranno impegnate
per le misure agroambientali,
con uno specifico impegno che riguarda il biologico". (ANSA).
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