(ANSA) - MILANO, 14 GIU - I due anni di pandemia hanno
inevitabilmente trasformato il panorama delle startup italiane,
che segnano complessivamente un calo dei ricavi nel 2021,
mostrandosi tuttavia resilienti e ottimiste per il prossimo
futuro. Oggi 7 su 10 si fermano a 10mila euro di ricavi, con un
calo di aziende che guadagnano sopra questa soglia. Ma il 2022
sarà l'anno della ripresa: il 68% crede di chiudere il prossimo
bilancio con una crescita del fatturato di almeno il 5% (il 18%
si aspetta addirittura un +50%). Il 54% delle startup punta ad
assumere nei prossimi mesi un numero considerevole di risorse
umane, mentre, una razionalizzazione dell'organico è prevista
solo dal 5,7%. E' la fotografia che emerge dalle ricerche
presentate da InnovUp, Camera di Commercio di Milano, Monza Lodi
e Brianza e Associazione Startup Turismo durante l'evento "Le
startup italiane dopo il Covid19: dati e storie di resilienza".
Secondo la ricerca "L'identikit delle startup italiane dopo il
Covid-19", condotta da InnovUp, l'81,4% delle startup si colloca
tra la fase embrionale di sviluppo dell'idea e il primo
finanziamento (pre-seed e post-seed). Le maggiori difficoltà
riscontrate, secondo l'indagine, sono la mancanza di reale
interesse degli investitori o la difficoltà nel finalizzare il
closing, che portano il 41,8% degli intervistati a dichiarare la
mancanza di liquidità come principale punto di debolezza.
Inoltre, rispetto a 5 anni fa, il 2021 ha evidenziato uno
spostamento del business dal B2B (rivolto alle aziende), che
segna un -8,2% rispetto al 2017, al B2C (rivolto ai
consumatori), in crescita del 7,2%. (ANSA).