(ANSA) - ROMA, 15 DIC - "Ho letto nel pomeriggio di ieri, sul
web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione
alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non
credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a
chi mi ha giudicato, forse con un po' troppa fretta, chi sono.
Da quarant'anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e
accolta". Così Cristina D'Avena replica alle critiche e agli
attacchi ricevuti sui social dopo l'annuncio della sua
partecipazione alla festa per i dieci anni di Fratelli d'Italia,
in programma questa sera a Roma.
"Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei
teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste
dell'Unità. Nei Pride e al Vaticano - aggiunge -. E sempre e
ovunque con tutto l'impegno e la gratitudine possibili. Perché
le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e
spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta
assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è
qualunquismo, ma libertà".
"Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica
- sottolinea ancora la cantante -. Non mi schiero e non cambio
pelle all'improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per
militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica
in qualcosa di più utile, vorrei fosse - questa - un'ottima
occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che
la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre
sosterrò, i diritti civili e l'amore universale che dovrebbe
essere alla base della crescita di ogni essere umano. Canto
Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro... Sono
inni di leggerezza e di fantasia... e di nessuna altra natura o
pretesa". (ANSA).
Cristina D'Avena, io a festa FdI? Canto ovunque sia ben voluta
"Non porto ideologie, ma inni di leggerezza e di fantasia"
