(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Sconfitta in Cassazione per il
'Consorzio per la tutela del Formaggio Pecorino Romano Dop' -
prodotto quasi interamente con latte sardo - contro il marchio
'Cacio Romano'' - prodotto nel Lazio, con latte laziale - che
può continuare ad essere commercializzato con questo nome in
quanto sebbene i due formaggi si fregino della stessa
'qualifica', tuttavia, secondo gli 'ermellini', non possono
essere confusi - come sostenuto dal Consorzio - per totale
assenza di "similitudine fonetica" e per la 'radicale diversità
dei prodotti'. Inoltre il 'Cacio Romano' - dice la Suprema Corte
- è stato registrato nel 1991 mentre la Dop del 'Pecorino
Romano' è stata riconosciuta dalla Commissione Europea solo nel
1996. Per questi motivi è stato respinto il ricorso del
'Consorzio', sostenuto dai produttori di latte ovino sardo,
contro la 'Formaggi Boccea' che produce il 'Cacio Romano' ,
supportata dalla Regione Lazio e dalla Coldiretti del Lazio. Con
il verdetto 7937, la Cassazione ha confermato la Corte di
Appello di Roma che nell' agosto 2018 ribaltò il primo grado che
- invece - aveva inibito l'uso del marchio 'Cacio Romano'' in
una 'guerra' senza esclusione di colpi che portò anche al
sequestro delle forme in giacenza e vendute dal caseificio della
capitale. (ANSA).
'Guerra' del formaggio, Dop Pecorino Romano battuta da Cacio
'Guerra' del formaggio, Dop Pecorino Romano battuta da Cacio
