(di Alessandra Baldini)
(ANSA) - NEW YORK, 03 FEB - Una studiosa di Stanford mette al
centro del suo primo romanzo una icona queer italiana: "Ci
guidava come un faro verso un futuro in cui non sapevamo ancora
come vivere", scrive della poetessa poetessa femminista
italiana, Lina Poletti, Selby Wynn Schwartz in 'After Sappho',
un libro inserito dal 'New Yorker' tra i migliori libri di
questa settimana dopo esser entrato l'estate scorsa nella
longlist del Booker.
Vissuta in Italia alla fine dell'Ottocento, la ravennate Cordula
'Lina' Poletti e' stata una delle prime donne apertamente
lesbiche in Europa, vestita in abiti maschili, volubile,
alchemica: "Come scrisse poi Sibilla Aleramo (di cui fu per un
anno l'amante) era una ondata violenta, luminosa", scrive la
Schwartz nel libro pubblicato negli Usa da Limelight. "La prima
cosa che facemmo fu cambiare i nostri nomi. Saremmo state
Saffo", comincia il romanzo raccontato in una serie di vignette
a cascata, protagoniste una moltitudine di voci. 'After Sappho'
e' un collage di frammenti biografici e un "inno alle donne che
hanno portato la fiaccola tra la fine dell'Ottocento e l'inizio
del Novecento", aveva scritto la giuria del Booker. La
storia attraversa lo spazio e il tempo, dall'Italia umbertina
alla Londra e la Parigi degli anni Venti, attirando nella sua
orbita la ballerina Isadora Duncan e l'attrice Sarah Bernhardt,
Colette, Radclyffe Hall e Gertrude Stein. Un PhD a Berkeley, la
Schwarz, che insegna letteratura comparata, ha concepito il
libro in parte in parte opera di critica letteraria e in parte
opera di biografia immaginata. Narrato dalla prospettiva di una
'prima persona corale', Schwartz immagina che la Poletti chieda
alle altre donne di "assumere diversi aspetti dei personaggi
attraverso i secoli".
Il "noi" della scrittrice accoglie tutte le donne che hanno
trasgredito alle regole chiedendo la libertà e amando altre
donne. Come nel romanzo polifonico della Woolf 'Le Onde', il
libro trascura la trama e punta su personaggi storici, famosi e
non: tra questi l'americana Natalie Barney, la pittrice Romaine
Brooks e l'attrice Eleonora Duse con cui Poletti ebbe una
relazione appassionata e tormentata dopo aver lasciato la
Aleramo.
Il lettore segue Lina dall'infanzia solitaria a Ravenna, dove
era nata nel 1885, ai vari amori con altre donne, fino al
manifesto scritto mentre i fascisti si preparavano alla marcia
su Roma nel 1921. La storia di Lina, cosi' come delle altre
donne, puo' essere compreso solo mettendole in relazione una con
l'altra, scrive la Schwartz: Lina "ebbe molte vite, tutte le
sue, e le nostre, annodate con loro". (ANSA).
Lettori Usa scoprono Lina Poletti, icona queer
Amo' Sibilla Aleramo, al centro del romanzo 'After Sappho'
