(di Micol Graziano)
(ANSA) - ROMA, 01 APR - GIORGIO FALCO, 'IL PARADOSSO DELLA
SOPRAVVIVENZA' (EINAUDI, PP. 256 , EURO 20) Federico detto Fede
è il protagonista di questo romanzo dello scrittore lombardo
Giorgio Falco (1967). Fede somiglia al Charlie di 'The Whale',
film di Darren Aronofsky basato sull'omonima pièce teatrale di
Samuel D. Hunter. Charlie è obeso e infelice come Fede. Il
dolore di Fede è ben racchiuso in alcune significative pagine
del romanzo, in cui il ragazzo, ormai diciottenne parla con il
suo medico. Il dottore si chiama Cles e conosce Fede da sempre,
'lo ha visto crescere e ingrassare'. Il dottor Cles per definire
Fede ha adottato nel corso degli anni vari appellativi, lo ha
chiamato 'paffutello, paffuto, rotondetto, pienotto, robustello,
robusto, cicciottello, cicciotto, grassottello, grassoccio, fino
alle definizioni abituali di grasso e obeso'. Fede quando va dal
dottor Cles si pesa. La bilancia segna sempre lo stesso numero:
centocinquanta. Peso costante, ma potrebbero esserci dei chili
in più che la bilancia non è in grado di indicare. Quindi Fede
pesa 'almeno' centocinquanta chili. Fede quando parla di sé
afferma di avere 'un sacchetto dell'immondizia pieno d'acqua al
posto del ventre'. Soffre. Non vuole essere così come è. E dice
di essere così come è perché non ha la fidanzata: 'se avessi la
fidanzata, non sarei obeso. Ma siccome non ho la fidanzata
mangio tanto, ingrasso ancora, e più ingrasso, più diminuiscono
le possibilità di trovare la fidanzata, e allora mangio'. Il
titolo del libro 'Il paradosso della sopravvivenza' si riferisce
al colloquio che Fede ha con il dottore; il medico gli spiega
che 'gli obesi, con scompensi cardiaci o dopo un evento
cardiovascolare, hanno un tasso di mortalità inferiore rispetto
ai pazienti magri'. Ed è quello che il medico chiama 'Il
paradosso della sopravvivenza'. Il dottor Cles snocciola la
teoria e sostiene che 'ciò che ci uccide ci protegge, almeno in
una prima fase'. Cles consiglia a Fede di camminare, di
passeggiare attorno al lago. Fede precisa che lui non è 'uno di
quei ciccioni che si vedono nei film americani'. Perché 'studio,
leggo, a volte guardo la tele e ascolto musica. Più che altro
studio e leggo'. Fede non si sente capito dai genitori, con loro
ha rapporti formali, confessa, perché loro 'non vogliono vedere
il mio peso, soprattutto mia madre. Parlano del liceo, delle
interrogazioni, dell'andamento scolastico, della facoltà
universitaria alla quale mi iscriverò. Parlano del lavoro che
potrei svolgere in futuro. Non parlano mai del fatto che sono un
quintale e mezzo, se avrò o non avrò una fidanzata, una
famiglia. Fingono di non accorgersi di nulla'. Fede, dopo il
colloquio con il dottore si sente sollevato, sereno. Qualcuno lo
ha ascoltato, qualcuno si è accorto di lui. 'Ha riversato sul
dottor Cles tutta la sua pena di vivere. È entrato
nell'ambulatorio con la sensazione di avere un pozzo al posto
del corpo, di precipitare nel pozzo senza alcuna possibilità di
uscirne, di essere il pozzo'. Fede dopo il colloquio con il
dottor Cles non trema più. Fede è assetato d'amore. Quando
finalmente incontrerà una ragazza, Giulia, quella relazione sarà
una tortura. Lei magrissima lo costringerà a guardarla nuda
mentre, anche lui nudo, dovrà stare fermo a mangiare a quattro
ganasce. Sarà questo il modo in cui Giulia deciderà di
concedersi a Fede. Un ricatto crudele: mangiare e mangiare,
cibarsi di lei con gli occhi. Giulia lo condanna all'astinenza
dell'eros e lo sprona alla bulimia alimentare. L'ennesimo dolore
di un'anima spezzata, in un mondo basato sull'effimero. (ANSA).
Falco, nel nuovo romanzo un 'The Whale' di nome Fede
In libreria 'Il paradosso della sopravvivenza'
