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Due Ferrari in prima fila alla 24 Ore di Le Mans

In pole position la 499P n.50, sabato alle 16 il via alla corsa

Motori Attualità
Chiudi Ferrari 499P (ANSA) Ferrari 499P

(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Due Ferrari partiranno in prima fila domani nella 91/a edizione della 24 Ore di Le Mans, quella che festeggia il centenario della corsa. In pole position ci sarà la 499P n.50 dell'equipaggio formato da Antonio Fuoco, dallo spagnolo Miguel Molina e dal danese Nicklas Nielsen, unica ad aver superato il muro dei 3'23'' (3'22''982) nella Hyperpole disputata al tramonto e che ha determinato le prime quattro file di ogni categoria (Hypercar, LMP2 e LMGTE AM).
    A testimoniare la superiorità della Hypercar di Maranello su circuito della Sarthe. il secondo tempo (3'23''755) è stato fatto segnare dalla Rossa n.51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. Le Toyota, favorite nella categoria regina delle Hypercar, scatteranno solo dalla terza posizione con la GR010 Hybrid n.8, vincitrice nel 2022, e dalla quinta con la gemella n.7. Tra le due vetture della casa giapponese si è inserita la Porsche N.75.
    La Hyperpole è stata interrotta per una decina di minuti poco prima della fine della sessione a causa dell'inizio di un incendio per la Cadillac n.3 di Sebastien Bourdais, che aveva il terzo tempo ma è poi scivolata all'ottava posizione in griglia.
La seconda fila sarà occupata alla partenza dalla Toyota numero 8 di Brendon Hartley, affiancato dalla Porsche di Felipe Nasr velocissima nel terzo settore.   Rimpianto per Kobayashi che ha dovuto rinunciare al giro che gli avrebbe consentito la seconda fila, per aver superato i track-limits, e dunque scatterà dalla quinta posizione davanti alla Cadillac di Earl Bamber.   Chiudono le prime otto posizioni, che corrispondono alle vetture più veloci nelle qualifiche e ammesse alla Hyperpole, Makoviecki con la Porsche e Bourdais con l’altra Cadillac il cui motore è andato a fuoco costringendo i commissari a sventolare la bandiera rossa.    

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Autovie venete, lavori in A4, chiusure nel week-end

Lungo i tratti San Stino-Cessalto e San Donà-San Stino

Motori Attualità
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(ANSA) - TRIESTE, 08 GIU - Autovie Venete ha programmato nel fine settimana due interventi di manutenzione della pavimentazione rispettivamente nei tratti dell'autostrada A4 tra San Stino e Cessalto, in direzione Venezia, e tra San Donà e San Stino, in direzione Trieste. Si tratta, spiega una nota della concessionaria, di attività "che consentiranno di rendere ottimale l'asfalto nei punti in cui risulta più usurato e che verranno svolte nelle ore in cui, stando alle previsioni, i transiti risultano in calo rispetto al resto della settimana e soprattutto alle ore di punta del week-end". Tra le 23 di domani e le 06 di sabato - spiega Autovie - verrà quindi chiuso il tratto autostradale della A4 tra gli svincoli di San Stino e Cessalto, in direzione Venezia, mentre nella direzione opposta verrà chiusa la corsia di sorpasso tra Cessalto e San Stino di Livenza per circa 1,5 km in corrispondenza dell'intervento al km 433. Tra le 23 di domenica e le 06 di lunedì verrà invece chiuso il tratto tra gli svincoli di San Donà e San Stino in direzione Trieste. (ANSA).
   

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Convenzione Comune Firenze-At, arriveranno 70 bus elettrici

Con 48 milioni di euro di fondi Pnrr

Motori Eco Mobilità
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(ANSA) - FIRENZE, 08 GIU - Nuovo passo avanti per il rinnovo del parco dei bus del trasporto pubblico a Firenze che porterà all'arrivo di 70 nuovi mezzi elettrici. È stata infatti firmata la convenzione tra Comune di Firenze e Autolinee Toscane con cui l'Amministrazione conferisce al gestore del trasporto pubblico la gestione del pacchetto degli oltre 48 milioni di euro assegnati a Firenze dal ministero delle Infrastrutture e trasporti nell'ambito del Pnrr. La giunta comunale, spiega una nota, ha dato l'ultimo via libera approvando, su proposta dell'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, la delibera di approvazione dello schema di convenzione. "Grazie i fondi europei del Pnrr continuiamo a investire nella mobilità a impatto zero - sottolinea il sindaco Dario Nardella -. Questi nuovi bus elettrici daranno un contributo significativo alla riduzione dell'inquinamento insieme ad altri interventi dell'Amministrazione come lo sviluppo delle piste ciclabili e l'ampliamento della rete tranviaria. Firenze fa parte delle '100 climate-neutral and smart cities' selezionate all'Unione Europea con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030". In dettaglio i fondi ammontano a 48,4 milioni di euro: 35 milioni destinati all'acquisto di almeno 18 bus entro il 31 dicembre 2024 e un obiettivo complessivo minimo obbligatorio di 68 bus da acquistare e mettere in esercizio entro il 30 giugno 2026. I restanti 13,4 milioni sono invece finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l'alimentazione dei veicoli. Inoltre, nel caso di concessione di ulteriori risorse provenienti da economie, l'Amministrazione ha chiesto 9,6 milioni di euro con cui acquistare 16 bus aggiuntivi (8 milioni) e intervenire sulle infrastrutture di ricarica (1,6 milioni), sempre entro il 30 giugno 2026. (ANSA).
   

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Moto: Fmi presenta il nuovo Centro tecnico per fuoristrada

Sorge a Faenza, pronto il progetto per ristrutturare la pista

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(ANSA) - SCARPERIA (FIRENZE), 08 GIU - La Federazione motociclistica italiana (Fmi) ha presentato oggi il nuovo Centro tecnico federale dedicato al fuoristrada che sorgerà sulla pista Monte Coralli, nel territorio di Faenza (Ravenna). L'accordo fra Fmi e il comune di Faenza è stato siglato all'autodromo del Mugello in concomitanza con il gran premio d'Italia di Motogp. Presenti alla firma il presidente della Federmoto, Giovanni Copioli, il vice sindaco e assessore alle attività produttive di Faenza, Andrea Fabbri, e Andrea Dovizioso, inserito oggi al Mugello nella 'Motogp legends', che ha presentato il progetto di ristrutturazione della pista e l'ampliamento delle strutture sportive. L'intera area sarà innovata anche grazie ai fondi del Pnrr 'Sport e inclusione-Cluster3', assegnati grazie alla scelta della Fmi di puntare sul progetto del Comune di Faenza. (ANSA).
   

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Fiab, casco e targa per bici non esistono in Europa

"Le misure di Salvini colpevolizzano le vittime della strada"

Motori Attualità
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(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Gli obblighi di casco, assicurazione, targa e frecce per biciclette e monopattini, annunciati dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini nell'ambito del nuovo Codice della Strada, "vanno a colpevolizzare le vittime della violenza stradale, mettendo in campo normative che non esistono in nessun altro paese europeo". Lo scrive in un comunicato la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), la più grande associazione in Italia di ciclisti non sportivi.
    Per Fiab "agendo in questa direzione non si interviene sulle tre principali cause di incidenti e collisioni stradali ovvero: velocità elevata, distrazione, mancanza di precedenza agli attraversamenti". La Federazione sostiene che "la Svizzera è stata l'unico stato a sperimentare in passato obblighi analoghi a quelli oggi in Italia, decidendo poi di abolirli più di dieci anni fa, perché ritenuti inutili e persino dannosi ai fini della sicurezza stradale".
    Per Fiab "più bici circolano e più si abbassa il livello di rischio di collisioni tra tutti gli utenti della strada, e quindi il numero complessivo di morti e feriti. Questa evidenza, acclarata da tutte le statistiche internazionali, è stata già recepita nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica approvato nell'agosto del 2022 all'unanimità nella Conferenza unificata Stato-Regioni".
    "Proprio il Parlamento Europeo - conclude la Federazione ciclistica - ha chiesto incentivi per la diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto in città e nel tempo libero, e alle cargo bike per le consegne nei centri urbani. In Portogallo, ad esempio, è già stata tagliata l'IVA sull'acquisto delle biciclette". (ANSA).
   

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Stellantis svilupperà 5 linee di produzione alla Vm Motori

Colla, novità positiva per occupazione e prospettiva industriale

Motori Industria
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(ANSA) - BOLOGNA, 08 GIU - Il gruppo Stellantis è pronto a sviluppare alla Vm Motori di Cento "cinque linee di produzione: motori per industria marina, per agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni". E' quanto emerso da un incontro tra la dirigenza di Stellantis, Regione, Comune di Cento, Provincia di Ferrara e organizzazioni sindacali, andato in scena ieri a Bologna. Si tratta, osserva in una nota, l'assessore regionale allo Sviluppo Economico e Lavoro, Vincenzo Colla, di "una novità positiva rappresentata dall'obiettivo del Gruppo Stellantis di progettare una riconversione di Vm che permetta di dare risposte sia sul piano occupazionale che industriale. Un elemento importante, fondamentale soprattutto perché riguarda un territorio dove non ci possiamo permettere di non avere una prospettiva di sviluppo del sito industriale". Durante l'incontro, spiega la Regione, i dirigenti di Stellantis hanno confermato che VM, con circa 400 dipendenti di cui 100 impegnati in ricerca e sviluppo, ha terminato la produzione dei motori V6 diesel ma il piano quinquennale presentato prevede che nei prossimi siano sviluppate cinque linee di produzione: motori industriali, motori per agricoltura, motori per industria marina, ricambi per automotive diesel, reparto test su emissioni e progettazione e industrializzazione di motori a idrogeno. Questa, sottolinea Colla, è "una garanzia per il futuro di Vm: quello presentato è un piano che punta a una decisa presenza sul mercato e può contare su una dirigenza che ha grande competenza, focalizzata in particolare sull'ampliamento e lo sviluppo del settore industriale marino. Come Istituzioni - conclude l'assessore regionale - accogliamo con favore la disponibilità del management Stellantis e delle forze sindacali a rincontrarci nelle prossime settimane, per vedere nel dettaglio il percorso del progetto industriale". (ANSA).
   

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Erbe aromatiche in balcone, ecco come coltivarle

Spesso sbagliamo a posizionarle tutte in pieno sole

Lifestyle Design & Giardino
Chiudi Erbe aromatiche foto iStock. (ANSA) Erbe aromatiche foto iStock.

In questo periodo su balconi e terrazzi  oltre ai fiori piantiamo le erbe aromatiche con il gusto di usarle in cucina prendendole al momento e con il profumo delle loro foglie, pensiamo al basilico e la bellezza dei loro fiori, come ad esempio quelli dell'erba cipollina o della lavanda. 
Purtroppo queste piante talvolta risultano poco longeve; nonostante le nostre premure si seccano o tendono a marcire.
Quasi sempre l’errore fatale è il posizionamento.
Presi da troppo amore spesso le mettiamo nel posto più assolato che abbiamo a disposizione, ma... non tutte le aromatiche amano il pieno sole.
Per ridurre le morti improvvise delle nostre piante ecco una breve guida per coltivare le erbe aromatiche:
Pieno sole: basilico, timo, maggiorana
Mezz’ombra: salvia, rosmarino
Ombra: prezzemolo, menta, erba cipollina
Inoltre anzichè acquistarle in piantine si possono provare a seminarle. Un modo semplice per avere belle aromatiche ad un prezzo mini, senza impatti di filiera e con grande soddisfazione da pollice verde.

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AstaRossa a Monaco, c'è anche la Ferrari Enzo di Alonso

Quaranta gioielli tra cui la 365 GTC/4 Beach Car di Michelotti

Motori Attualità
Chiudi AstaRossa a Monaco, c'è anche la Ferrari Enzo di Alonso (ANSA) AstaRossa a Monaco, c'è anche la Ferrari Enzo di Alonso

È in svolgimento nel Principato di Monte Carlo al Grimaldi Forum, l’evento ‘AstaRossa’ organizzato da MonacoCarAuctions nell’ambito del Salone Top Marques. Vengono proposti più di 40 esemplari di gioielli del Cavallino, tra cui la Felber Ferrari 365 GTC/4 Beach Car di Michelotti, una delle sole 14 coupé Ferrari 250 GT Boano con carrozzeria in lega, la Ferrari Enzo appartenuta a Fernando Alonso e il primissimo telaio Ferrari 365 GTC/4. All’AstaRossa vengono offerte anche una Ferrari 599 GTO, una Ferrari 488 GTB Lapland Ice Driving modificata e una Ferrari 330 GT2+2 inutilizzata dopo il restauro.

Sarà battuto anche Il casco autografato di Charles Leclerc messo all'asta senza riserve per beneficenza- “La nostra asta inaugurale a Monaco vede alcune delle auto più rare e speciali del Cavallino attraversare il palcoscenico - afferma Laurent Blomet, fondatore e direttore di MonacoCarAuctions - è siamo lieti di presentare più di una quarantina delle migliori automobili di Maranello”.

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Bugatti e la sua storia legata alla 24 Ore di Le Mans

Presente alla prima edizione tornerà in pista con la Bolide

Motori Attualità
Chiudi Bugatti e la sua storia legata alla 24 Ore di Le Mans (ANSA) Bugatti e la sua storia legata alla 24 Ore di Le Mans

I 100 anni della 24 ore di Le Mans sono legati alla storia della Bugatti, che prese parte alla prima gara del 1923 con due Brescia 16S. In quell’occasione le vetture finirono nella top ten, e, in seguito, nel 1930, una Tipo 40 con un equipaggio femminile composto da Odette Siko e Marguerite Mareuse concluse al settimo posto. Il 1937 fu l’anno della svolta, grazie alla Type 57 Grand Prix dotata di un motore a otto cilindri in linea da 3.266 cc, in grado di erogare 170 CV, di un telaio perforato per risparmiare peso, e di una carrozzeria aerodinamica.

Guidata da Jean-Pierre Wimille, in coppia con Robert Benoist, colse uno storico successo, che fu replicato nel 1939 sempre con Wimille affiancato da Pierre Veyron sulla Tipo 57 C. Dopo quella gara, in cui solamente 20 delle 42 auto iscritte tagliarono il traguardo, Ettore Bugatti affermò che non fu necessario nemmeno aprire il cofano. Quest'anno, mentre la 24 Ore di Le Mans celebra il suo centenario, Bugatti torna nuovamente sulla pista francese per il debutto dinamico della Bolide, che effettuerà un giro sabato pomeriggio.

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Wolfgang Reichold chief safety officer Hyundai per Europa

Nuova posizione per supportare impegno azienda nella sicurezza

Motori I protagonisti
Chiudi Wolfgang Reichold chief safety officer Hyundai per Europa (ANSA) Wolfgang Reichold chief safety officer Hyundai per Europa

Hyundai Motor ha nominato Wolfgang Reichold chief safety officer con responsabilità del nuovo ufficio europeo per la sicurezza (Easo). Questa iniziativa - si legge nella nota - punta ad espandere l'impegno globale dell'azienda per la sicurezza e migliorare ulteriormente la cultura aziendale orientata a questi temi e a migliorare la protezione dei clienti.

Reichold riferirà a Michael Cole, presidente e ceo di Hyundai Motor Europe e a Brian Latouf, global chief safety officer di HMC. Nel suo ruolo Reichold sarà responsabile delle prestazioni di sicurezza di tutti i veicoli in Europa dei marchi Hyundai e Genesis.

Oltre a guidare l'Easo, Reichold sarà anche un membro importante del global automotive safety office di Hyundai, fornendo la leadership a sostegno della crescita futura dell’ufficio globale. Reichold lavora da più di 30 anni presso vari produttori globali nel settore automobilistico. Prima di entrare in Hyundai ha occupato posizioni nell’ambito dei richiami e delle situazioni di crisi in Stellantis dove era entrato nel 2021 dopo un analogo impegno per oltre 4 anni nel Gruppo PSA. In precedenza ha lavorato per oltre 9 anni in Opel.

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Valentino Rossi alla Road to Le Mans

Il dottore corre nel weekend del centenario a la Sarthe

Motori Attualità
Chiudi Valentino Rossi alla Road to Le Mans (ANSA) Valentino Rossi alla Road to Le Mans

Valentino Rossi, dopo aver conquistato nove titoli mondiali con le due ruote, si è dedicato alle corse in auto e, per la prima volta, nel weekend della 100esima edizione della 24 Ore di Le Mans, è nel novero dei piloti che competono nella Road to Le Mans, alla quale prenderà parte con una BMW M4 GT3 preparata dal Team WRT. L'ottava edizione della Road to Le Mans vede la partecipazione di 58 vetture, di cui 20 nella classe GT3, che si daranno battaglia in due gare da 55 minuti, nelle giornate di giovedì 8 e venerdì 9 giugno.
    "È un grande onore essere a Le Mans perché la 24 Ore di Le Mans è la gara più famosa del mondo - ha dichiarato Valentino Rossi - conosco molto bene questo paddock perché ho corso qui con la MotoGP per più di 20 anni". Il campione di Tavullia ha aggiunto che la pista differisce nettamente da quella per le moto, però l'ha gradita, in particolare per la velocità elevate con l'auto spesso in sesta marcia.
    Questo appuntamento, sarà il preludio alla partecipazione alla 24 Ore di Le Mans: "Vogliamo venire l'anno prossimo - ha specificato il dottore - e prendere parte alla grande gara con la GT3 e dopo si vedrà".

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Dal 2000 accolti 900 bimbi con tumore, i 23 anni di Peter Pan

Una partita di calcio per la pace tra under18 italiani e ucraini

Salute & Benessere Medicina
Chiudi Dal 2000 accolti 900 bimbi con tumore, i 23 anni di Peter Pan (ANSA) Dal 2000 accolti 900 bimbi con tumore, i 23 anni di Peter Pan

Con quasi 900 famiglie accolte dal 2000 ad oggi, di cui 111 solo nel 2022, l'associazione Peter Pan compie il 9 giugno 23 anni. Il compleanno sarà festeggiato all'insegna di un messaggio di pace con una partita di calcio che vedrà in campo ragazzi italiani e giovani dell'Ucraina, paese da cui provengono molti dei piccoli pazienti accolti nell'ultimo anno.

È il 9 giugno del 2000 quando l'associazione Peter Pan Odv apre a Roma la sua Prima Casa famiglia, dove poter accogliere durante le terapie i bambini malati di cancro in cura negli ospedali della Capitale, ma residenti in altre regioni e Paesi del mondo, insieme al loro nucleo familiare. Nel grande edificio ai piedi del Gianicolo, a pochi passi dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ogni famiglia ha a disposizione la propria camera con bagno e ampi spazi da condividere in un contesto comunitario, affinché nessuno si senta lasciato solo.

Per rispondere alle sempre più numerose richieste di ospitalità e contribuire ad abbattere le liste di attesa, Peter Pan negli anni ha ampliato l'accoglienza. Oggi mette a disposizione 65 unità abitative, di cui 12 nella Prima Casa, 18 nella Seconda Stella e 35 nella Terza Stella, aperta pochi mesi fa a Monte Mario e che oggi ospita 70 persone evacuate dall'Ucraina per consentire di riprendere le terapie interrotte dalla guerra. "Solo nel 2022 Peter Pan - spiega il presidente Roberto Mainiero - ha garantito 20.639 giornate di ospitalità gratuita, mentre 8.623 sono state le ore di servizio prestate dai suoi preziosi volontari, 1.487 le ore di consulenza psicologica, 968 i transfer in macchina per portare i bambini in ospedale per terapie e controlli".

La festa per i primi 23 anni di accoglienza si terrà domenica 11 giugno a Roma, presso il Centro Sportivo della Ssd Ottavia, all'insegna dello sport, dell'integrazione e della pace con la partita amatoriale di calcio under 18. Scenderanno in campo i calciatori delle società sportive As Luiss e Ssd Ottavia Calcio 1978, e tra loro giocherà anche una rappresentanza di 6 ragazzi ucraini under 18, costretti a lasciare il loro Paese.

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Pagani Automobili celebra i suoi 25 anni a Modena

Dal 16 al 18 giugno diverse attività in Piazza Roma

Motori Attualità
Chiudi Pagani Automobili celebra i suoi 25 anni a Modena (ANSA) Pagani Automobili celebra i suoi 25 anni a Modena

Pagani Automobili compie 25 anni, frutto della passione visionaria di Horacio Pagani, questa realtà si è affermata in una nicchia di mercato particolare facendosi largo tra i nomi più prestigiosi del settore. Oggi Pagani è conosciuto in tutto il mondo e le sue creazioni, rare e tecnologiche, acquistano valore nel tempo. Per celebrare i suoi primi 25 anni, il costruttore ha organizzato un evento nella città di Modena che andrà in scena dal 16 al 18 giugno in Piazza Roma.
    Oltre all'esposizione pubblica di 25 vetture, che faranno parte della mostra "25 anni - 25 Hypercars", ci sarà la musica di Radio Montecarlo ad allietare i partecipanti. il 16 giugno, dalle 22 alle 23, è in programma il concerto di Mario Biondi, che ha lavorato al nuovo brano "Heart, hands and passion" con l'arrangiamento del compositore Riccardo Rossini, una creazione che segue la sinfonia dedicata ad Utopia. A completare il tutto, alle 21.45 del 16 giugno ed alle 22 del 17 e 18 giugno, è previsto uno spettacolo di mapping sulla facciata di Palazzo Ducale, dove verrà proiettato anche un video dedicato all'anniversario.
   

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Alpine A110R Le Mans dedicata al centenario della gara

Solo 100 esemplari con livrea esclusiva e tanto carbonio

Motori Prove e Novità
Chiudi Alpine A110R Le Mans dedicata al centenario della gara (ANSA) Alpine A110R Le Mans dedicata al centenario della gara

Si chiama A110 R Le Mans, ed è la nuova serie limitata di Alpine realizzata in 100 esemplari per celebrare la più importante gara di endurance al mondo nell'anno del centenario.
    Un'auto che consentirà ai futuri proprietari di guidarla in un giro completo del circuito della leggendaria 24 Ore il mattino della partenza dell'edizione 2024.
    Esteticamente si riconosce dall'esclusiva livrea 24H di Le Mans bianca e blu, con una sottile doppia riga blu su cofano, tetto ed alettone posteriore, dove spiccano anche delle alette blu. mentre la shark fin, aggiunta sul lunotto posteriore in carbonio, ricorda l'A480 che ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans, ed un bordino blu contraddistingue i cerchi in carbonio, aperti nella parte posteriore.
    All'interno l'auto è impreziosita dal percorso del Circuito della 24 Ore finemente inciso al laser sull'aletta parasole, e da una targa numerata dello stabilimento di Dieppe con la firma ufficiale "24H Le Mans".
    Realizzata partendo dalla A110 R, da cui riprende tutti i componenti in fibra di carbonio per il tetto, i cerchi, e l'abitacolo, la Le Mans sfoggia dei parafanghi in carbonio che richiamano lo stile delle auto da endurance, ed è dotata del sistema Road & Track, che consente di abbassare ed irrigidire la vettura del 5%.
    Le performance dichiarate sono da vera sportiva, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 3,9 secondi, ed una velocità massima di 285 km/h. 
   

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Record mondiale da Sotheby's per il rubino piu' prezioso

34,8 milioni per Estrela de Fura scoperta nel 2022 in Mozambico

Lifestyle Lusso
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 Doppio record mondiale alle vendite di gioielli da Sotheby's: la favolosa Estrela de Fura da 55,22 carati, il più grande rubino di qualità 'gemma' mai comparso in un'asta, è stato battuto oggi a New York per la stupefacente cifra di 34.8 milioni di dollari. L'Estrela ha sorpassato il precedente record mondiale detenuto dal Sunrise Ruby, un rubino birmano da 25.59 carati battuto da Sotheby's a Ginevra, nel Maggio 2015, per 30.3 milioni di dollari. FURAGems di Dubai, che aveva messo all'incanto la pietra, destinerà il 2% del ricavato della vendita alla creazione di Fura Training Academy, a sostegno della comunità in cui opera in Mozambico, la nazione dove il rubino era stato scoperto nel luglio 2022. Originariamente l'Estrela era di 101 carati ridotti in vista dell'asta. L'identita' del compratore non e' stata rivelata. La vendita di oggi a New York ha stabilito un record anche per un rubino rosa: The Eternal Pink e' passato di mano per 34,8 milioni: un primato mondiale per un diamante di questo colore. (ANSA).
   

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Selene Caramazza e il suo Himie Cut, il taglio tendenza del momento

Frangia frontale smussata e ciocche laterali a incorniciare il viso per l'attrice di The Bad Guy

Lifestyle Beauty & Fitness
Chiudi Selene Caramazza foto di Adriano Russo, con la direzione creativa e lo styling di Sarah Grittini @ Cotril (ANSA) Selene Caramazza foto di Adriano Russo, con la direzione creativa e lo styling di Sarah Grittini @ Cotril

"I capelli corti sono versatili, mi permettono di cambiare, di essere sempre diversa come immagine estetica", dice Selene Caramazza, che sfoggia il taglio tendenza del momento, l'Himie Cut, dalle origini giapponesi, che consiste in una frangia frontale smussata e ciocche laterali che incorniciano il viso con i capelli rimanenti portati lunghi e dritti lungo la schiena. L'attrice, scelta come testimonial da Cotril, il brand sin dalla nascita impegnato nel mondo del cinema, presente in tutti i festival più importanti da Venezia a Roma, aveva sfoggiato un taglio super corto in The Bad guy dando un'immagine forte alla serie di Prime Video di Giuseppe G.Stasi e Giancarlo Fontana, serie di grande successo per la quale è stata candidata ai Nastri d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Il capello corto come simbolo di forza e femminilità è il taglio del momento, una versione che rivisita il pixie cut.
La giovane e talentuosa attrice siciliana è protagonista della campagna del marchio scattata dal fotografo Adriano Russo e con la direzione creativa e lo styling di Sarah Grittini. 
L'attrice è camaleontica e lo ammette: "Mi sto prefissando di essere sempre qualcosa di diverso, mi piace trasformarmi, mi da la possibilità di essere altro, del resto questo lavoro ti fa abitare tante vite, ti fa mettere in gioco e uscire dalla zona di comfort, come i  grandi attori americani che si traformano insegnano. Io su bei personaggi radicali mi ci butto e me li porto dietro anche fuori dal set. Quanto all'immagine trovo il modo di rendere tutto personale". Caramazza non ha paura come quando per The Bad Guy le dissero a bruciapelo: " dobbiamo rasare i capelli , ma io non ci ho pensato due volte a dire si e poi mi sono abituata al corto, in fondo è molto pratico, molto cool ci giochi tanto ti mostra forte ma anche fa uscire una parte sensuale femminile. Nell'Himie Cut abbiamo  giocato su questo binomio anche con extension colorate molto contemporanee per dare un'immagine grintosa".
Abbiamo Visto Selene Caramazza sul grande schermo lo scorso novembre come protagonista del film “Spaccaossa” di Vincenzo Pirrotta, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia durante le giornate degli autori, e poi in “The bad guy”. Ha lavorato in  passato in fiction di successo come Catturandi, Squadra antimafia 7-8, Il cacciatore, Il Commissario Montalbano. Nel 2017 arriva Cuori Puri, di Roberto de Paolis, il suo esordio al cinema e il primo ruolo da protagonista per il quale riceve il premio De Sica come attrice emergente e il premio come miglior attrice al Festival de Cine Europeo de Sevilla 2017. 

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La disuguaglianza di genere ha un impatto sul cervello delle donne

Associata a differenze strutturali nell'organo di maschi e femmine

Salute & Benessere Medicina
Chiudi La disuguaglianza di genere ha un impatto sul cervello delle donne (ANSA) La disuguaglianza di genere ha un impatto sul cervello delle donne

La discriminazione di genere può causare un danno al cervello femminile rendendo le donne più esposte a disturbi d'umore e di ansia. Viene infatti generato stress che alimenta uno stato di neuroinfiammazione. Lo riferisce un recente studio multicentrico pubblicato sulla rivista Pnas, dal titolo 'La disuguaglianza di genere a livello nazionale è associata a differenze strutturali nel cervello di donne e uomini'. Lo studio, coordinato dalla Washington University in St. Louis, ha incluso 29 Paesi. Le persone che hanno preso parte alla ricerca erano sane, di genere sia maschile sia femminile, sotto i 25 anni di età e provenienti sia da paesi in cui la discriminazione femminile è minima o assente sia da quelli in cui è estrema.

Sono state eseguite 7.876 risonanze magnetiche attraverso le quali è stato comparato il cervello di uomini e donne per valutare eventuali differenze. Nei paesi in cui non c'è discriminazione tra i due sessi il cervello maschile e quello femminile sono assolutamente uguali. Quando i ricercatori hanno comparato il cervello di uomini e donne nei paesi con forti discriminazioni di genere è stata rilevata una differenza: un assottigliamento dell'emisfero destro dell'encefalo femminile, in particolare a livello del giro cingolato anteriore e del giro orbitofrontale. I ricercatori hanno giustificato il loro risultato sia sulla base degli stimoli sia su quello dell'alimentazione.

"Lo sviluppo del cervello, infatti, è estremamente sensibile agli stimoli esterni e alla ricompensa - ha commentato la neuroscienziata Arianna Di Stadio, docente all'Università di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di Neuroinfiammazione del UCL Queen Square Neurology di Londra -. Il che significa che ogni volta che ci si complimenta per un'azione ben fatta questo aumenta sia la voglia di fare, che di fare meglio per ottenere una nuova ricompensa. Questa azione sviluppa le funzioni cerebrali". Secondo la neuroscienziata "lo stress al contrario, come dimostrano anche recenti studi dell'università di Harvard, crea una condizione di neuroinfiammazione che potrebbe spiegare la riduzione dello sviluppo cerebrale. Con il termine neuroinfiammazione ci riferiamo all'attivazione in maniera eccessiva o errata della risposta immunitaria del cervello. La microglia in particolare è una cellula del sistema immunitario del cervello che può attivarsi in maniera positiva stimolando la crescita delle sinapsi (azione neuro-protettiva) e in maniera negativa determinando la distruzione di queste connessioni sinaptiche; la microglia cattiva può essere inattivata con farmaci così da limitare il suo effetto neuroinfiammatorio. È altresì vero che possiamo tramite sane abitudini di vita limitare l'attivazione di questa microglia cattiva a favore di quella buona così da preservare il più a lungo possibile le funzioni del cervello. L'ansia e l'eccessivo stress (inclusa la mancanza di sonno) inducono la microglia nella sua forma cattiva. Per questo motivo si può supporre che la discriminazione di genere, che crea ansia, possa anche negativamente influenzare lo sviluppo del cervello a causa della neuro-infiammazione".

"Le donne che sono state cresciute in famiglie in cui vengono valorizzate, sono più resistenti e resilienti, hanno ambizioni elevate e sono in grado di gestire le situazioni come gli uomini. La differenza di genere diventa un problema solo se si discriminano i due sessi. Ovviamente le opportunità di miglioramento e crescita saranno dipendenti anche dalle attitudini del soggetto, ma come dimostra questo studio, le differenze tra il cervello maschile e femminile sono inesistenti se sin da bambini maschi e femmine sono sottoposti agli stessi stimoli", conclude l'esperta.
   

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Psichiatra, dimenticare i bimbi in auto è un black out biologico

'È un fenomeno che può capitare a tutti'. Ecco i consigli

Salute & Benessere Sanità
Chiudi Seggiolini antiabbandono (ANSA) Seggiolini antiabbandono

Un black out biologico è alla base del tragico fenomeno che può portare a dimenticare in auto un bambino piccolo sul seggiolino, come accaduto a Roma dove una bimba di 11 mesi è deceduta dopo ore trascorse nell'automobile. Un meccanismo che può innescarsi per svariate cause, avverte lo psichiatra Claudio Mencacci, e "può capitare ad ognuno di noi".

"Ciò che si verifica - spiega Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia - è una disconnessione biologica tra le funzioni della corteccia cerebrale, che presiede alla coscienza, e quelle della cosiddetta memoria di lavoro che presiede alle nostre azioni quotidiane. È come se coscienza e memoria di lavoro non si parlassero più e questo determina una amnesia dissociativa transitoria". Le cause di questo fenomeno possono essere varie: "la mancanza o i disturbi del sonno, il forte stress, il sovraccarico mentale. E vi sono anche delle possibili concause quali - chiarisce Mencacci - le temperature molto elevate o anche un cambiamento delle proprie abitudini. In quest'ultima fattispecie potrebbe rientrare il caso di chi al mattino fa sempre uno stesso percorso ma un giorno ha l'esigenza di deviarlo per accompagnare un figlio a scuola".

Queste tragiche dimenticanze dunque, avverte Mencacci, "rappresentano un fenomeno biologico multi-causa che può anche essere molto comune; è qualcosa che potrebbe cioè accadere a ciascuno di noi". È infatti, sottolinea, "lo stesso meccanismo che ci porta ad esempio a dimenticare le chiavi nel cruscotto dell'auto, anche se può manifestarsi in modo più o meno marcato. È comune al punto che si stima che circa il 20% dei genitori abbia vissuto una qualche dimenticanza rispetto ai figli".

Quanto al dimenticare in auto un bambino, "negli ultimi 25 anni si sono verificati 17 casi del genere in Italia. Quello di Roma dei giorni scorsi è il primo dal 2018, da quando cioè è stata introdotta la legge sull'obbligo dei seggiolini salvavita nelle automobili". Secondo l'esperto, "è quindi necessario intensificare i controlli per un maggior rispetto della legge, ma sarebbe anche opportuno aiutare le coppie prevedendo degli aiuti economici per l'acquisto dei seggiolini tecnologici".

Alcuni consigli potrebbero intanto essere d'aiuto contro il rischio di 'sindrome del bambino dimenticato': "In auto non restare in silenzio ma parlare al bambino; farsi chiamare al cellulare da qualcuno per confermare di aver lasciato il piccolo a scuola e poi - conclude Mencacci - lasciare qualcosa di necessario ed importante, e che sicuramente servirà a breve, accanto al seggiolino, come portafoglio, chiavi o documenti".
   

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I 40 anni di Moschino tra chic e shock

A Milano il 21 settembre sfilata speciale firmata da 4 stylist

Lifestyle Moda
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Il marchio Moschino è stato fin dalla sua nascita, nel 1983, caratterizzato da un'anima trasgressiva che rispecchiava fedelmente il carattere ribelle e controcorrente del suo fondatore, lo stilista Franco Moschino, scomparso a soli 44 anni, nel 1994. Il 2023 segna il quarantesimo anniversario della maison e sarà celebrato con una sfilata in programma giovedì 21 settembre nella Milano Fashion Week. L'evento sarà un tributo al fondatore Franco Moschino e alla sua eredità. Carlyne Cerf de Dudzeele, Katie Grand, Gabriella Karefa-Johnson e Lucia Liu sono le quattro stylists note a livello planetario che creeranno i capi della collezione Moschino Donna Primavera/Estate 2024.
Ognuna di loro realizzerà 10 look ispirati al lavoro di Franco Moschino. Nonostante la sua troppo breve carriera Moschino ha lasciato un segno indelebile nella moda e uno stile riconoscibile che univa provocazioni fatte da citazioni di altri marchi e dettagli dissacranti, che erano una critica intelligente al sistema moda e all'eleganza impettita. Un vero shock per l'epoca.
Lo stilista, nato ad Abbiategrasso in provincia di Milano nel 1950, non ebbe una vita facile all'inizio: rimasto orfano a soli otto anni d'età, venne cresciuto da uno zio. Nel 1967 cominciò a frequentare l'Istituto Marangoni di Milano per diventare modellista e sarto. Ma la sua carriera ebbe un'improvvisa svolta nel 1971 quando divenne disegnatore per Gianni Versace, con cui lavorò per sei anni. Nel 1983 lanciò il marchio Moschino Couture! che al contrario del nome all'inizio proponeva moda casual e jeans. Ma in breve tempo la sua linea finì per estendersi anche alla lingerie, agli abiti da sera, alle calzature, alla moda maschile e ai profumi. Nel 1988 lanciò una seconda linea, la Cheap Chic Donna e Cheap Chic Uomo. Soltanto nel 1993 realizzerà una mostra con i propri dipinti, all'interno della retrospettiva X Anni di Kaos. Negli anni Novanta Moschino si pone in netto contrasto contro l'industria della moda. Infatti, dal 1991 smette di sfilare e nell'anno seguente viene lanciata una provocatoria campagna pubblicitaria che rappresenta una presa di coscienza ecologica e morale. Alla morte dello stilista fondatore il marchio Moschino passa all'ex assistente dello stilista, Rossella Jardini. Nell'autunno del 1999 è stato rilevato dal gruppo Ferretti. Nel 2013 la direzione creativa del brand viene affidata a Jeremy Scott, designer americano, classe 1975. La prima collezione Moschino dell'era Jeremy Scott è ispirata al fast-food e a personaggi dei cartoon come Spongebob. Jeremy Scot ha lasciato Moschino nel marzo scorso. La sua visione pop e ironica ha nutrito per un decennio il marchio definendo un inconfondibile stile giocoso e scanzonato.
Chi sarà il prossimo o la prossima, visto che potrebbe trattarsi di una donna, a disegnare il marchio? Forse la collezione celebrativa che si vedrà il 21 settembre a Milano potrebbe essere un test per saggiare le doti delle quattro fuoriclasse in pedana. Carlyne Cerf De Dudzeele comincia la sua carriera come editor per il magazine francese Depeche Mode (nome acquisito in seguito dall'omonima band) per poi diventare direttore creativo a Vogue America. Con il suo personale "Cerf Style" ha dato vita ad un movimento che caratterizza tutt'oggi il sistema moda, ossia quello di vestire high-low. I fotografi con cui ha collaborato sono Steven Meisel, Peter Lindbergh, Richard Avedon, Irving Penn ed Helmut Newton. Le modelle, Linda Evangelista, Christy Turlington, Naomi Campbell e Claudia Schiffer Katie Grand è la fondatrice di "Perfect Magazine", fashion magazine e agenzia creativa lanciate a Londra nel 2020. Collabora con Vogue Francia, Vogue Giappone, Tatler, Industrie e Interview. Gabriella Karefa-Johnson, stylist ed editor basata a New York, è nota per il suo spiccato intuito verso i nuovi designers e per il suo approccio narrativo volto a valorizzare la diversità. Nel 2021 è stata la prima donna nera a curare lo styling di una copertina di Vogue. Lucia Liu è una celebre fashion stylist e creative director cinese che è stata executive deputy editor e fashion director di T Magazine China dal 2015, e styling director di Harper's Bazaar Cina nel 2011. Nel 2012 ha fondato la piattaforma theBallroom.

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Vedi alla voce Femminicidio, non fatto isolato ma ultimo atto del ciclo di violenza sulla donna

Concetto definito negli anni '90 in Messico. Cosa prevede la legge italiana e quali pene

Lifestyle Società & Diritti
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Femminicidio: sulla Treccani si legge: uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica o annientamento morale della donna e del suo ruolo sociale.
La ricercatrice Milena Anzani, dell’Università degli Studi di Padova,Istituzioni e politiche dei diritti umani e della pace, definisce ancora meglio il concetto su cui vale la pena riflettere, anche per l'ennesima uccisione che ha provocato una forte partecipazione emotiva, la morte della giovane Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, per mano del suo compagno.
"Il femminicidio, a differenza da quanto si possa comunemente ritenere, non si configura come un fatto isolato che accade all'improvviso, ma costituisce l'ultimo atto all'interno di un ciclo della violenza. In questo senso, il femminicidio individua una responsabilità sociale nel persistere, ancora oggi, di un modello socio-culturale patriarcale, in cui la donna occupa una posizione di subordinazione, divenendo soggetto discriminabile, violabile, uccidibile. Sul piano dei comportamenti individuali, il femminicidio può essere visto come la massima espressione del potere e del controllo dell'uomo sulla donna, l'estremizzazione di condotte misogine e discriminatorie fondate sulla disuguaglianza di genere", argomenta Anzani.

Le discriminazioni di genere, gli stereotipi sulle donne radicati nel substrato socio-culturale, la divisione di ruoli e l’esistenza di relazioni di potere disuguali tra donne e uomini sono fattori che costringono la donna a permanere in una condizione di subalternità in cui si alimenta il ciclo della violenza. I femmicidi/ femminicidi sono pertanto gesti estremi di violenza che sottendono una realtà complessa di oppressione, di disuguaglianze, di abusi, di violenza e di violazione sistematica dei diritti delle donne.

Il concetto si è diffuso in Europa soltanto a partire dai primi anni del XXI secolo grazie da un lato alla divulgazione a livello mondiale dei gravi fatti di Ciudad Juárez, la città messicana divenuta dal 1993 teatro di innumerevoli sparizioni e uccisioni di donne, e dall'altro grazie alle lotte e alle proteste dei movimenti femministi, specialmente di quelli latino-americani, contro queste pratiche.

I primi riferimenti ufficiali dei termini “femmicidio”/“femminicidio” si ritrovano all’interno della Risoluzione del Parlamento europeo (PE) dell’11 ottobre 2007 sugli assassinii di donne (femmicidi) in Messico e America Centrale e sul ruolo dell’Unione Europea nella lotta contro questo fenomeno, nonché nel Rapporto annuale sui diritti umani presentato dal Parlamento Europeo nel 2010, in cui se ne ribadisce la condanna. Di femmicidio/femminicidio si discute poi nelle linee guida dell’Unione Europea sulla violenza contro le donne adottate dal Consiglio dell’UE nel 2008 e nel giugno 2010 l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, Catherine Ashton, esprimendo le proprie preoccupazioni sui femminicidi in America Latina, ha definito “tutte le forme di violenza di genere come aberranti crimini di femminicidio”.

Il femmicidio, dall'inglese femicide, è un termine criminologico introdotto per la prima volta dalla criminologa femminista Diana H. Russell all'interno di un articolo del 1992 per indicare le uccisioni delle donne da parte degli uomini per il fatto di essere donne. 

Diversamente, il termine femminicidio, dallo spagnolo feminicidio, racchiude un significato molto più complesso che supera la definizione ristretta di femmicidio, focalizzandosi soprattutto sugli aspetti sociologici della violenza e sulle implicazioni politico-sociali del fenomeno.

Utilizzato nel 2004 dall'antropologa messicana Marcela Lagarde con lo scopo di attirare l'attenzione politica sulla drammatica situazione vissuta dalle donne in Messico, in particolare nella zona di Ciudad Juárez, il concetto di femminicidio è diventato oggetto di studio anche di altre attiviste dell'America Centrale come Julia Monárrez, Ana Carcedo e Monserrat Sagot, acquisendo ben presto una diffusione globale.
Grazie alle lotte dei movimenti femministi e al lavoro della ricerca scientifica, il termine femminicidio ha acquisito una forte connotazione politica, al punto che in numerosi Paesi latino-americani le istituzioni hanno introdotto la categoria del femminicidio all'interno delle legislazioni penali, avviando un dibattito tutt'altro che lineare sul significato di questo vocabolo. Se da un lato infatti l'utilizzo a livello formale del termine femminicidio ha permesso di accrescere consapevolezza nella società civile sulla dimensione strutturale della violenza di genere e sulla conseguente necessità di un approccio integrato e multidimensionale per prevenirla e combatterla, dall'altro la trasposizione del concetto sociologico di femminicidio in una fattispecie penale ha posto il problema dell'individuazione della condotta punibile, diversa rispetto ad altre forme di violenza di genere già tipizzate.
In Italia il concetto di femmicidio, nel significato delineato da Diana Russel, viene utilizzato a livello teorico dalla ricerca sociologica e criminologica , mentre il termine di femminicidio, così come definito da Marcela Lagarde, è preferito sul piano politico e dalla comunicazione mediatica per ricostruire fatti di cronaca riguardanti le uccisioni di donne da parte di uomini e ricomprende tutte le violenze e le discriminazioni legate al genere, che colpiscono la donna nella sua sfera fisica, psicologica e sociale.
Il reato di femminicidio, è entrato a far parte del nostro Codice Penale: nel 2013 il Parlamento italiano ha ratificato la convenzione di Istanbul e approvato le “disposizioni urgenti per il contrasto della violenza di genere” previste dal cosiddetto decreto anti-femminicidio (n. 93 del 14 agosto), convertito nella legge 15 ottobre 2013. La legge sul femminicidio prevede un’apposita aggravante per questo reato nel caso in cui la vittima sia una donna in stato di gravidanza, oppure sia persona della quale il colpevole sia il coniuge (anche separato o divorziato), ovvero colui che alla stessa persona è o è stato legato da relazione affettiva, anche senza convivenza. Nel 2017 è stata istituita in Senato la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. La Legge n. 69 del 2019 ha inasprito maggiormente le pene per chi si macchia dei reati di violenza domestica e di genere. In particolare, per quanto riguarda il diritto penale, la legge introduce nel codice quattro nuovi delitti: il delitto di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (nuovo art. 583-quinquies c.p.), punito con la reclusione da 8 a 14 anni. Contestualmente, è stato abrogato il reato di lesioni personali gravissime di cui all'art. 583, secondo comma, n. 4 c.p., che puniva con la reclusione da 6 a 12 anni le lesioni personali gravissime con deformazione o sfregio permanente del viso. Quando dalla commissione di tale delitto consegua l'omicidio si prevede la pena dell'ergastolo.

La riforma inserisce, inoltre, questo nuovo delitto nel catalogo dei reati intenzionali violenti che danno diritto all'indennizzo da parte dello Stato; il delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate (c.d. Revenge porn, inserito all'art. 612-ter c.p. dopo il delitto di stalking), punito con la reclusione da 1 a 6 anni e la multa da 5.000 a 15.000 euro; la pena si applica anche a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video, li diffonde a sua volta al fine di recare nocumento agli interessati. La fattispecie è aggravata se i fatti sono commessi nell'ambito di una relazione affettiva, anche cessata, o con l'impiego di strumenti informatici; il delitto di costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis c.p.), punito con la reclusione da 1 a 5 anni. La fattispecie è aggravata quando il reato è commesso in danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all'estero da, o in danno, di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia; il delitto di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art. 387-bis), punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Quale pena per il reato di femminicidio? Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da 4 a 9 anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da 7 a 15 anni; se ne deriva la morte, la reclusione da 12 a 24 anni. Molte sono le voci discordanti su questa pena, come dimostrano le circa 50mila firme raccolte in poche ore su Change.org per alzarla all'ergastolo. 

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Geriatri, 'il Papa dovrà evitare sforzi e un lungo allettamento'

Ungar, 'in poltrona prima possibile e una dieta bilanciata'

Salute & Benessere Sanità
Chiudi Seconda notte al gemelli per Papa Francesco (ANSA) Seconda notte al gemelli per Papa Francesco

"Una dieta liquida per 24 ore circa e poi, il prima possibile, la ripresa di un'alimentazione bilanciata, con una giusta dose di fibre e proteine". Sarà quella che probabilmente affronterà Papa Francesco secondo Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Geriatria (Sigg) che al Papa, come a qualunque anziano in simili condizioni, consiglia "se non ci sono controindicazioni particolari, di favorire una mobilizzazione precoce, almeno in posizione seduta, ed evitare l'allettamento prolungato".
    Gli occhi sono puntati anche sulla probabile alimentazione che sarà consigliata a Papa Francesco. "Dopo 24-36 ore di dieta idrica o liquida - spiega ad ANSA l'esperto - Bergoglio dovrà pian piano recuperare un regime alimentare attento e bilanciato, con la giusta dose di proteine, di cui gli anziani hanno maggior bisogno perché vanno incontro a una riduzione della massa muscolare e questo è associato maggiori fratture, cadute e mortalità. Sarà bene poi prevedere una buona dose di fibre e ridurre l'apporto di zuccheri, carboidrati e grassi saturi, per mantenere il peso forma".
    Per gli anziani, mantenere più massa muscolare e conservare il peso forma "è un aiuto per preservare la capacità di svolgere le attività quotidiane: questa è la maggiore garanzia di un invecchiamento in salute e il modo migliore per evitare malattie croniche". Non è utile, invece, fare ora previsioni sulle tempistiche del recupero del Papa: "ogni paziente ha il suo decorso in funzione di diverse caratteristiche, ma ci auguriamo sia il più breve possibile". 
   

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Rina aiuterà Aprilia Racing con le innovazioni tecnologiche

Firmato accordo biennale sponsorizzazione e partnership tecnica

Motori Componenti & Tech
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(ANSA) - GENOVA, 08 GIU - Rina, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, e Aprilia Racing, uno tra i reparti corse più vincenti, hanno firmato un contratto biennale di sponsorizzazione e partnership tecnica per sviluppare tecnologie innovative nell'ambito del motociclismo sportivo di più alto livello tecnologico.
    Lo annuncia in una nota lo stesso Rina spiegando che offrirà ad Aprilia Racing "la propria competenza ingegneristica, sempre all'avanguardia, acquisita in oltre 160 anni di attività in diversi ambiti nei quali la performance è il fattore chiave per eccellere: dall'aerospazio all'automotive, dallo studio dei materiali avanzati alle tecnologie di produzione più evolute".
    "L'unione di intenti fra due vere eccellenze tecnologiche italiane si applicherà a tutti gli ambiti della progettazione di un prototipo da corsa. Grazie alle competenze multidisciplinari e alle metodologie di "technology transfer" sviluppate da Rina - dice la società genovese -, Aprilia Racing avrà la possibilità di consolidare ulteriormente il proprio ruolo di leader e di pioniere portando in pista, nel mondo del motorsport e non solo, soluzioni mai provate prima". (ANSA).
   

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Il cinema celebra gli 80 anni della Carrà, in sala arriva Raffa

Il film di Daniele Luchetti dal 6 al 12 luglio

Lifestyle People
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Avrebbe compiuto 80 anni, nata il 18 giugno 1943, Raffaella Carrà. Per celebrarla arriva in sala, dal 6 al 12 luglio, il film documentario di Daniele Luchetti, Raffa, scritto da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino, Salvo Guercio. In arrivo in anteprima nelle sale (elenco su nexodigital.it), Raffa è un titolo originale Disney+ prodotto da Fremantle (in streaming successivamente sulla piattaforma) e rappresenta l'opportunità di conoscere a fondo sul grande schermo questa icona italiana, attraverso le voci e il racconto di chi l'ha conosciuta e con preziose immagini di repertorio, la vita, il carattere e il percorso artistico di un personaggio straordinario che ha saputo entrare nell'immaginario collettivo con la sua energia dirompente.
    Chi è Raffaella Carrà? Chi c'è dietro l'immagine della star italiana più famosa e amata all'estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni '70, regina della tv pubblica negli anni '80, persino icona Lgbtq+ negli anni '90, Raffaella è davvero un mito oltre ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato e continua ad amare da oltre 50 anni. Eppure, Raffaella è anche un mistero: riservata per natura e gelosissima del suo privato, ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ha anche amato e sofferto. Il film di Luchetti ripercorre la vita pubblica e privata dell'artista, a partire dall'infanzia in Romagna segnata dall'abbandono del padre, fino al flirt da copertina con Frank Sinatra, i suoi due grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, moltissimi trionfi e qualche insuccesso, crisi e rinascite. A raccontarla con un film di tre ore, è Daniele Luchetti, il regista del Portaborse, La Scuola, Mio Fratello è figlio unico, Lacci e della terza stagione de L'amica geniale, vincitore tra l'altro di 5 David di Donatello e molti altri premi. Raffa, un titolo originale Disney+ prodotto da Fremantle, è distribuito al cinema in esclusiva da Nexo Digital. Prodotto da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita, Executive Producer The Walt Disney Company Alessandro Saba. (ANSA).
   

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Tupac riceve la stella postuma sul Walk of Fame a Hollywood

Rapper fu ucciso a Las Vegas nel 1996

Lifestyle People
Chiudi Tupac Shakur posthumously honored with star on Hollywood Walk of Fame (ANSA) Tupac Shakur posthumously honored with star on Hollywood Walk of Fame

(ANSA) - NEW YORK, 08 GIU - Quasi trent'anni dopo la sua morte Tupac Shakur riceve la stella sull'Hollywood Walk of Fame.
    Il rapper newyorkese, all'anagrafe Lesane Parish Crooks, fu ucciso a Las Vegas nel 1996, aveva solo 25 anni ed era all'apice della carriera. Alla cerimonia era presente la sorella Sekyiwa Shakur. "Tupac ha sempre saputo di essere destinato per qualcosa di grande" - ha detto di fronte ad un pubblico di circa cento persone. Tupac è considerato uno dei migliori e più influenti rapper di tutti i tempi nonostante la breve carriera musicale.
    Dopo la pubblicazione del suo primo album da solista '2Pacalypse Now' (1991), divenne una figura centrale nella comunità nera, introducendo all'interno del genere le critiche sociali in un periodo in cui il political rap era dominante. Con oltre 75 milioni di dischi venduti in tutto il mondo è uno degli artisti di maggiore successo commerciale. La rivista Rolling Stone l'ha collocato all'86/o posto nella sua lista dei 100 migliori artisti di sempre. (ANSA).
   

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Polizia locale e Aci Bari insieme per la guida in sicurezza

Coinvolti oltre 130 agenti per tre giorni di formazione.

Motori Sicurezza
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(ANSA) - BARI, 08 GIU - Tre giorni di Guida in Sicurezza per il Comando di Polizia Locale di Bari (dal 6 all'8 giugno) in collaborazione con l'Automobile Club di Bari e i Formatori ACI Ready2Go. Si tratta di un progetto dell'Automobile Club d'Italia che ha lo scopo di formare e sensibilizzare il personale delle Forze dell'Ordine su educazione stradale e sicurezza.
    Due i cicli quotidiani di formazione del progetto a Bari, coinvolti oltre 130 Agenti della Polizia Locale di Bari. Nel corso della parte teorica sono affrontati i concetti fondamentali della Guida in Sicurezza utili a prevenire un incidente stradale. La parte pratica, invece, è iniziata illustrando la corretta posizione di guida, per poi affrontare lo slalom dinamico, l'utilizzo del dispositivo Abs ed alcuni esercizi su fondo a scarsa aderenza con evitamento dell'ostacolo.
    Sulla base degli ultimi dati sugli incidenti stradali ACI - Istat nel Comune di Bari nel 2021, si sono verificati 1.446 incidenti con 11 morti e 2.120 feriti. Nel 2020 rispettivamente 1.092; 12 e 1.605, con un costo sociale di 265.537.068 euro, pari a 214,83 euro per abitante.
    "La formazione teorica e pratica alla guida dei veicoli di servizio è principio fondamentale per la sicurezza stradale.
    Investire in tali attività, soprattutto coinvolgendo gli organi di polizia stradale in primis impegnati nelle attività di controllo, vigilanza e rispetto del Codice della Strada, significa garantire l'interesse pubblico per la tutela della pubblica incolumità", ha dichiarato il Generale Michele Palumbo, Comandante della Polizia Locale di Bari.
    "E' importante che tutti sappiano affrontare in maniera corretta le insidie che possono capitare al volante della propria auto", ha affermato Francesco Ranieri, presidente dell'Automobile Club di Bari. "Oggi - ha aggiunto - siamo di fronte ad un nuovo concetto di mobilità che si basa, oltre che al rispetto dell'ambiente, sull'adozione di comportamenti corretti da parte di tutti: automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, ma anche quelli a cosiddetta 'mobilità leggera', sempre più utilizzati in città". (ANSA).
   

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200 bambini a scuola educazione stradale con Polstrada e Aci

In collaborazione con il Comune d Druogno.

Motori Sicurezza
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(ANSA) - VERBANIA, 08 GIU - Sono stati circa duecento i bambini delle scuole elementari della Valle Vigezzo che questa mattina sono saliti a Druogno sul Pullman Azzurro della Polizia Stradale. Una vera e propria aula multimediale dove, sotto la guida dei poliziotti "maestri di sicurezza" i più piccoli possono imparare giocando le regole della sicurezza stradale.
    Questo grazie a giochi a tema, filmati e cartoni animati.
    Dopo la lezione "in aula", il gioco educativo è proseguito all'aperto, dove i bambini hanno avuto - tra le altre cose - la possibilità di vedere com'è fatta dentro un'auto di pattuglia della Polstrada.
    "C'è sempre grande soddisfazione nel promuovere questo genere d'iniziative - commenta il presidente di AC VCO, Giuseppe Zagami -. Come altre volte mi è capitato di dire, la sicurezza stradale significa né più né meno rispetto delle regole e sono convinto che questo principio s'impari da bambini per non dimenticarlo più. E credo anche all'influenza positiva che i bambini istruiti alla sicurezza possano avere sugli stessi genitori. Ovviamente il mio ringraziamento va a tutti: alla Polizia Stradale, alla Dirigente scolastica, al Comune di Druogno che con entusiasmo ha accolto questa iniziativa". Si unisce ai ringraziamenti il sindaco di Druogno, Marco Zanoletti, che aggiunge: "È bello vedere tanti bambini della Valle educati al tema della sicurezza. Mi piace sottolineare in questa occasione come Druogno abbia un parco dedicato all'educazione stradale dove attraverso il gioco si ricostruiscono situazioni e dinamiche della strada, tutto a misura di bambino, chiaramente". (ANSA).
   

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Auto: Extreme E torna in Sardegna, tappa mondiale 8-9 luglio

Bolidi elettrici in gara nell'area del poligono di Teulada

Motori Attualità
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(ANSA) - CAGLIARI, 08 GIU - Tra un mese esatto la Sardegna ospiterà la terza delle cinque tappe del campionato 2023 di Extreme E. L'Island X Prix, co-organizzato e coordinato dall'Automobile Club d'Italia col supporto della Regione Sardegna, si correrà l'8 e 9 luglio e prevede un doppio appuntamento, novità del campionato in corso che venne sperimentata proprio in terra sarda nell'edizione 2022.
    Come nelle due stagioni precedenti, la serie internazionale riconosciuta dalla Fia e riservata ai Suv elettrici approderà di nuovo nell'Area addestrativa dell'Esercito di Capo Teulada, e anche stavolta i dieci equipaggi in gara dovranno misurarsi con un impegnativo tracciato che avrà una lunghezza di circa tre chilometri.
    Dopo aver affrontato le sabbie dell'Arabia Saudita e corso sul bagnato e fango in Scozia, stavolta i piloti dovranno misurarsi con alte temperature e una superficie decisamente più dura e compatta. I team in gara affronteranno un percorso che si snoderà tra rocce, cespugli e guadi prosciugati dal calore, e su cui non mancheranno le occasioni per avvincenti e combattuti testa a testa.
    Dieci i team in gara, tra cui McLaren, Rosberg X Racing, Acciona Sainz, X44 di Lewis Hamilton, Abt Cupra, Carl Cox Motorsport, Jenson Button JbXe e Andretti, e ognuno schiererà un equipaggio misto formato da un uomo e una donna, che si alterneranno equamente alla guida. Tra i piloti in gara Nasser Al Attiyah, Johan Kristoffersson, Mattias Ekström, Christine Gz, Laia Sanz, Cristina Gutiérrez e l'italiana Tamara Molinaro.
    Al momento, in testa alla classifica c'è Veloce Racing, a quota 80 punti con due vittorie all'attivo, seguita da Acciona Sainz XE Team, con 69 punti, davanti ai campioni 2021 dell'RxR.
    A difendere il titolo, quest'anno, sarà invece il team di Lewis Hamilton, X44 Vida Carbon Racing, attualmente quarto. (ANSA).
   

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Auto: posa della prima pietra nuovo impianto Itt a Termoli

Sarà realizzato anche un impianto fotovoltaico

Motori Industria
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(ANSA) - TERMOLI, 08 GIU - "Una produzione nuova quella delle pastiglie per auto high performance con una capacità dai 5 ai 10 milioni di pastiglie di freni a termine. Il nuovo impianto sarà concluso per la fine del 2024". Lo annuncia Carlo Gherardo, Presidente di Motion Technologies, oggi, durante la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo stabilimento della Itt di Termoli, nell'area industriale Valle Biferno.
    Presenti i vertici del Cosib, i manager Itt, il Commissario straordinario del Governo per la Zes Molise e Puglia Manlio Guadagnuolo, il sindaco della città Francesco Roberti, il vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca.
    "L'impianto della zona è stato scelto a conclusione di uno scouting internazionale - prosegue Gherardo -. Siamo stati nella Repubblica Ceca, in Messico ma alla fine è stata scelta Termoli.
    Qui si è lavorato molto bene negli ultimi anni. Il nuovo insediamento sarà concluso entro la fine del 2024 con l'avvio della produzione. Stiamo pensando al segmento di auto ad alta prestazione come Audi e Mercedes senza andare nelle ipersportive come Ferrari e Lamborghini perché hanno altre tecnologie. Il mercato di riferimento è mondiale come avviene già con l'impianto Itt esistente".
    Oltre ad un nuovo impianto, saranno realizzati più parchi fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile per complessivi 8 MW. "L'ambizione è quella di rendere il più possibile autonomo il plant attraverso la produzione di Green Energy - spiega Enzo Cappelletti Special Project Director -.
    Oltre a tagliare la bolletta, poterci mettere nelle condizioni che, davanti ad una condizione critica, il plant può continuare a produrre. E' importante renderci il più possibile autonomi rispetto a quelle turbolenze che non dominiamo. Per la nostra realtà aziendale, questo non è solo un ampliamento, è un unicum nel mondo".
    Il Commissario del Governo Guadagnuolo sottolinea come "l'autorizzazione unica rilasciata in meno di 45 giorni, è uno dei tanti investimenti che stiamo seguendo in Molise. Abbiamo una decina di istanze, tre già licenziate positivamente, autorizzazioni rilasciate, una grande opportunità per questo territorio molisano per il quale sto avendo una grandissima attenzione". (ANSA).
   

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Sfumature di verde, a New York l'alta gioielleria entra al museo

Garden of Green di Van Cleef Arpels a Storia Naturale

Lifestyle Lusso
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Un secolo di gioielli Van Cleef & Arpels in mostra al Museo di Storia Naturale di New York. Si tratta di collane, orecchini, orologi a bavero, spille, con un denominatore comune, splendono di verde. Le diverse sfumature del colore cosiddetto della speranza si trovano nei 44 pezzi di Garden of Green: Exquisite Jewelry from the Collection of Van Cleef & Arpels, la mostra che dal prossimo 10 giugno al gennaio del 2024 abbaglierà gli occhi di coloro che avranno l'occasione unica di vedere i gioielli creati della famosa azienda francese di alta gioielleria fondata nel 1906. Una trentina di essi vengono esposti per la prima volta negli Stati Uniti. "Van Cleef & Arpels - ha spiegato all'ANSA la Vice President of Exhibition Lauri Halderman - ha creato questa mostra appositamente per questa galleria, hanno scelto questi pezzi perché stanno bene in questo spazio, che si trova all'interno dell'Allison and Roberto Mignone Halls of Gems and Minerals - .
    Sotto forma diversa, le gemme usate per i gioielli si trovano anche nelle nostre gallerie e per il pubblico diventa facile identificarle e fare paragoni. Accade qui una perfetta connessione tra il mondo culturale e il mondo naturale per cosi dire". La mostra è divisa in sette sezioni, Variations of Green, con pezzi ispirati al mondo naturale come il set collana e orecchini Cydonia del 2009, con oltre 900 smeraldi disposti in un disegno che evoca rami e grandi fiori del melo cotogno.
    Jadeite Jade, con pezzi degli anni '20, tra questi una borsa da sera in stile Art Deco con giade e diamanti tagliati a forma di rosa; Peridot, con un set di gioielli composto da 132 peridoti e 580 diamanti disposti in modo da suggerire ghirlande di foglie e petali di fiori: Malachite, un minerale che si forma intorno ai depositi di rame, qui visto in pendenti a tema dello zodiaco; Chrysoprase, una varietà verde di calcedonio splendente e semitrasparente calcedonio, completato da diamanti e rubini e presentato con disegni di animali giocosi creati negli anni '50 e '60. Ed ancora Green Chalcedony, con gioielli degli anni '70, infine Emerald, con la preziosa forma verde di berillo che ha ispitato il titolo della mostra, il motivo unico della pietra, somigliante a dei rami, è chiamato jardin, giardino. Dei 12 pezzi in smeraldo in mostra, la collana Quatre Chemins, creata nel 2019, presenta un set unico di 16 smeraldi dello Zambia da 27,79 carati. "Questa è un'opportunità unica per i nostri visitatori - aggiunge il presidente del museo Sean M. Decatur - per vedere pezzi veramente spettacoli di gioielleria e siamo grati a Van Cleef & Arpels per averli portati a New York".
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Lo spazio italiano punta sulle comunicazioni quantistiche

Con il centro dell'Asi a Matera, in arrivo nuovi laser

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi Il centro dell'Agenzia Spaziale Italiana a Matera (fonte: ASI) (ANSA) Il centro dell'Agenzia Spaziale Italiana a Matera (fonte: ASI)

L'Italia dello spazio accelera nelle telecomunicazioni quantistiche, da quelle per le connessioni sulla Terra a quelle futura per la Luna, in un programma nel quale l'Agenzia Spaziale Italiana punta a sviluppare il suo centro di Matera. E' quanto emerge nel convegno Space2Connect, organizzato a Matera dall'Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l'Asi.

A 40 anni dalla sua istituzione, nell'ambito dell'allora Piano Spaziale Nazionale e grazie a un accordo con la Regione Basilicata, il centro di Matera si prepara a essere protagonista del futuro, puntando su settori cruciali come le comunicazioni quantistiche nello spazio e il tracciamento dei detriti spaziali, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nato nel 1983 come centro di Geodesia spaziale, "oggi il centro dell'Asi a Matera si prepara a grandi sviluppi", ha detto all'ANSA Roberto Formaro, a capo della direzione Programmi dell'Asi, a margine dell'evento organizzato negli spazi di Sparkme Space Accademy.

Per la Geodesia, ossia la determinazione della posizione di oggetti sulla Terra con l'aiuto dei satelliti, Matera "è uno dei sette centri in cui si fanno misure che riescono a dare posizionamenti molto precisi dei movimenti della Terra, grazie alla sua grande antenna Vlbi", ha osservato Formaro riferendosi all'antenna per l'interferometria a lunghissima base, che utilizza come punti di riferimento nello spazio sorgenti molto distanti. Inoltre, ha aggiunto, "si eseguono anche misure con i laser e segnali basati sui sistemi di navigazione satellitare: queste tre tecniche fanno di Matera un centro importante per Geodesia". Per questo settore sono in arrivo anche una nuova antenna Vlbi (nei prossimi due-tre anni) e un secondo laser, entro il 2026, con fondi nazionali e del Pnrr.

Il secondo filone di attività sul quale punta il centro dell'Asi è il Remote sensing, o Telerilevamento, ossia l'uso dei satelliti per raccogliere dati relativi alla superficie terrestre.

La terza linea di attività, ha aggiunto Formaro, "è quella delle comunicazioni e delle tecnologie quantistiche", per la quale sono previsti a Matera dei laser dedicati.

La quarta è quella del controllo dei detriti spaziali, comprese le osservazioni di relitti in caduta incontrollata: "a Materia c'è un telescopio dedicato e stiamo finanziando nuove attività", anche con fondi del Pnrr. In questo ambito è in programma a Matera anche la realizzazione di uno dei telescopi della rete Flyeye dell'Esa, ideato per individuare gli asteroidi vicini alla Terra e poi ottimizzato per individuare anche detriti spaziali nella fascia alta e media dell'orbita assa e nell'orbita geostazionaria. La sua realizzazione è prevista entro il 2026 e il quarto mix di fondi nazionali).

E' infine in arrivo il Matera Lab, un insieme di centri di ricerca e operatori di servizi nell'area del Mediterraneo, con molti progetti finanziati con fondi del Pnrr: "apriremo alle università dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo - ha detto Formari - e contiamo di essere operativi nel giro di due anni. E' un progetto importante perché diventerà un volano di crescita anche per il Sud, del quale beneficeranno anche istituti e industrie dell'indotto locale".

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Il Canada in fiamme fotografato dai satelliti, bruciati 160mila ettari

L’insolita violenza degli incendi dovuta anche a temperature elevate e siccità

Scienza & Tecnica Terra & Poli
Chiudi Il 3 giugno il fumo che si alzava dai focolai d'incendio nel Quebec è stato fotografato dal satellite Aqua della Nasa (fonte: NASA Earth Observatory. immagine di Lauren Dauphin, con i dati di MODIS da NASA EOSDIS LANCE e GIBS/Worldview) (ANSA) Il 3 giugno il fumo che si alzava dai focolai d'incendio nel Quebec è stato fotografato dal satellite Aqua della Nasa (fonte: NASA Earth Observatory. immagine di Lauren Dauphin, con i dati di MODIS da NASA EOSDIS LANCE e GIBS/Worldview)

Il Canada in fiamme, la cui coltre di fumo e cenere si è estesa fino alla città di New York, è stato fotografato anche dai satelliti: finora, secondo i dati aggiornati al 5 giugno dell'Agenzia per la prevenzione degli incendi del Quebec, sono bruciati oltre 160mila ettari di territorio, una superficie enormemente maggiore rispetto a quella che viene interessata in media dagli incendi in questa stagione, pari a circa 247 ettari. Secondo la stessa Agenzia, l’insolita violenza di quest’anno è dovuta anche alle temperature elevate e alle condizioni di siccità che si sono registrate nella regione.

La stagione degli incendi in Quebec, la provincia del Canada orientale più colpita, inizia solitamente alla fine di maggio. Quest’anno però, l’inizio di giugno ha visto l’accendersi di decine di nuovi incendi insolitamente intensi, in alcuni casi dovuti ai fulmini. Il 3 giugno il fumo che si alzava dai vari focolai è stato fotografato dal satellite Aqua della Nasa, un satellite lanciato nel 2002 che orbita intorno alla Terra per studiare le precipitazioni, l'evaporazione e il ciclo dell'acqua. Al 5 giugno, solo in Quebec erano attivi più di 150 incendi e più di 200 in tutto il Paese risultano fuori controllo.

Poco dopo l’inizio degli incendi, i residenti interessati dall’ordine di evacuazione sono stati oltre 20mila. Il fumo ha provocato molti allarmi sulla qualità dell'aria: il 4 giugno, l'indice di qualità dell'aria per il particolato fine, il cosiddetto PM 2,5, è stato classificato come malsano in diverse aree del Canada e lo stesso è accaduto negli ultimi giorni anche in ampie zone degli Stati Uniti Nord-orientali, da New York al South Carolina, con 13 stati interessati. La situazione non sembra poter migliorare a breve: il servizio meteorologico ha messo in guardia su un possibile peggioramento nei prossimi giorni.

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Damiano dei Maneskin, 'mi sono lasciato con Giorgia'

Sui social un video in cui si bacia con un'altra ragazza

Lifestyle People
Chiudi Damiano David e Giorgia Soleri in una foto del maggio 2022 (ANSA) Damiano David e Giorgia Soleri in una foto del maggio 2022

Il frontman dei Maneskin, la band italiana arrivata sul tetto del mondo, e l'influencer, scrittrice, "femminista guastafeste", attivista per i diritti delle donne che - come rivendica sul suo profilo Instagram - ha detto "vulva" in Parlamento. Una coppia da milioni di follower, un legame che durava da diversi anni e che ora si spezza. Damiano David e Giorgia Soleri si sono lasciati da qualche giorno: ad uscire allo scoperto è stato il cantante, dopo la diffusione su TikTok di un video, immediatamente diventato virale, in cui bacia appassionatamente in discoteca un'altra ragazza. "Sono molto dispiaciuto sia uscito questo video non era così che volevamo gestire questa situazione. Io e Giorgia ci siamo lasciati da qualche giorno, quindi non ci sono tradimenti di nessun tipo. Spero che questa cosa non infici l'immagine di Giorgia e che possiate rispettare la delicatezza di questo momento", ha scritto su Instagram David.
Soleri per ora tace, ma intanto ha smesso di seguire i componenti della band, mentre la notizia ha infiammato i social, con il moltiplicarsi di commenti critici nei confronti del cantante. Damiano, 24 anni, e Giorgia, 27, facevano coppia fissa almeno dal 2017, ma la loro relazione era diventata pubblica solo a inizio 2021, quando lui aveva condiviso su Instagram uno scato con la fidanzata: "Dopo quasi quattro anni, si può dire, no?". Giorgia l'aveva pubblicata a sua volta, ma avrebbe poi rotto il riserbo solo a maggio dello stesso anno, in occasione dell'Eurovision che avrebbe proiettato i Maneskin sulla vetta d'Europa. "Mi sto sentendo male, ora mi riprendo", aveva detto, in dialetto romanesco, filmando via Instagram la sua reazione al trionfo del gruppo. "Non ci sono parole per dire quanto io sia felice e fiera. Fisso lo schermo cercando di capire se è tutto vero o se è solo un sogno. Sono i migliori, ora lo sa tutta Europa". Da allora i due non si sono più nascosti, difendendo sì la propria vita da coppia normale, con tanto di gattino adottato e ribattezzato Ziggy Stardust, ma anche esponendosi spesso pubblicamente per cause importanti, come la battaglia per rendere riconosciuti i problemi legati a malattie quali endometriosi e vulvodinia, con Giorgia in prima linea e Damiano complice pronto a sostenerla. Il dolore, insieme al disagio giovanile, all'anoressia, al suicidio sono stati anche i temi affrontati da Soleri nel libro di versi La Signorina Nessuno (Vallardi, 2022). Nel 2022, al ritorno dei Maneskin all'Ariston a un anno dal successo a Sanremo, Damiano si era commosso e aveva emozionato tutti con l'esibizione sulle note di Coraline, uno dei brani più intimi dell'album Teatro d'ira vol. I. "Grazie a tutti voi che avete compreso il significato e il peso di questa canzone della mia vita. Grazie ai miei compagni di portarla sul palco insieme a me. Grazie ad Amadeus, che mi ha dato l'occasione di portarla sul palco più importante d'Italia. E grazie a Giorgia, che me l'hai fatta scrivere e vivere", aveva spiegato l'artista il giorno dopo sui social. Damiano in giro per il mondo con i Maneskin - il tour europeo si è chiuso da un paio di settimane - e Giorgia sempre più impegnata anche nella moda, come firma per Mulac di una collezione capsule di make up ispirata ai nomi di poetesse-muse ispiratrici.
A dispetto delle voci su una possibile crisi, negli ultimi mesi la coppia ha pubblicato video e foto all'insegna dell'ironia e dell'amore. "Mai sentito così bene a essere un toy boy", aveva scherzato Damiano lo scorso 3 gennaio, giorno del 27/o compleanno dell'influencer, alludendo alla differenza d'età. Prima di partire per l'avventura di Pechino Express, conclusasi da poco su Sky, Giorgia aveva condiviso - tra le lacrime - il video di incoraggiamento del fidanzato. Qualche settimana fa, le ultime immagini che li ritraggono insieme.

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Verso il neurone artificiale, per le tecnologie del futuro

Progetto europeo da 3 milioni, coordinato dall'Italia

Scienza & Tecnica Tecnologie
Chiudi Neuroni artificiali e luce per rendere più efficienti le tecnologie del futuro (fonte: Pixabay) (ANSA) Neuroni artificiali e luce per rendere più efficienti le tecnologie del futuro (fonte: Pixabay)

Costruire un neurone artificiale che diventi la base per realizzare in futuro reti neurali superveloci perché basate sulla luce: è questo l'obiettivo del progetto Neho, finanziato dalla Commissione Europea con tre milioni di dollari per i prossimi tre anni e coordinato dall'Italia, con l'Istituto Italiano di Tecnologia di Lecce. Le nuove reti neurali potranno essere utilizzate per ottenere una nuova fonte di calcolo a minor consumo energetico. Questo permetterà di rendere più efficienti le nuove tecnologie basate su algoritmi di intelligenza artificiale. "Con questo progetto, potremmo entrare in una nuova era di elaborazione delle informazioni: più veloce, più efficiente dal punto di vista energetico e più flessibile che mai", osserva il coordinatore del progetto Cristian Ciracì, leader dell'unità di Nanoplasmonica Computazionale dell'Iit di Lecce.

Al progetto Neho (Neuromorphic computing Enabled by Heavily doped semiconductor Optics) partecipa per l'Italia anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche, per la Germania l'Università Ludwig-Maximilians di Monaco, per il Belgio l'Università di Gent e per la Francia il Cnrs e l'Università Paris-Saclay.

Si apre così la strada a una nuova generazione di tecnologie dell'informazione basate sulle particelle di luce (fotoni), molto più veloci e meno dispendiose in termini di energia. Finora, però, è stato difficile riuscire a controllare i fotoni perchè queste particelle interagiscono molto debolmente con la materia. L'idea del progetto è perciò utilizzare delle quasi-particelle ibride che nascono dall'interazione degli elettroni con la luce: si chiamano plasmoni e sono composte da un elettrone e un fotone.

Per produrre i plasmoni i ricercatori dell'Iit intendono utilizzare semiconduttori ai quali aggiungere piccole percentuali di atomi estranei per modificarne le proprietà elettronich, e che vengono irradiati con luce con lunghezza d'onda nel medio infrarosso. Poiché un plasmone all'interno del materiale porta con sé sia un elettrone sia un fotone, i ricercatori potranno agire sulla parte elettronica per indurre un cambiamento sulla particella di luce. Questo tipo di interazione permetterebbe, in linea di principio, di controllare i fotoni ad una scala molto piccola.

I ricercatori puntano a sfruttare gli effetti che si verificano sulla superficie dei semiconduttori, anziché all'interno del loro volume complessivo, in quanto tali effetti possono essere facilmente modulati controllando la densità superficiale degli elettroni, così come il vento genera onde sulla superficie del mare senza bisogno di muovere l'acqua in profondità. In questo modo, "potremmo rivoluzionare il modo in cui elaboriamo le informazioni - dice Ciriaci - sviluppando una piattaforma innovativa che sfrutta la tecnologia dei semiconduttori foto-plasmonici".

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Scuola: Valditara, con dimensionamento 88mln da reinvestire

Il ministro all'Aquila, in 9 anni più risorse per il personale

Legalità & Scuola Altre News
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(ANSA) - L'AQUILA, 08 GIU - "Sulla questione del dimensionamento credo ci sia stato un grande equivoco, nessuna scuola (intesa come struttura, insegnanti, banchi) chiuderà".
    Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Giusepe Valditara, durante la visita all'Aquila alla presenza di un buon numero di dirigenti scolastici nella palestra della scuola primaria Mariele Ventre.
    "Si tratta di una riforma obbligata, anche in linea con quanto definito dal precedente governo in accordo con la Commissione Europea - ha ribadito il ministro -. Noi in Italia abbiamo qualcosa come 866 reggenze, nell'arco di 9 anni avremo un dimensionamento che interesserà circa 700 autonomie in tutta Italia. Ma questo ci consegnerà di dare dignità a quelle reggenze, trasformandole in unità giuridiche dotate alla dirigenza a tutti gli effetti".
    "I dirigenti - ha aggiunto - non dovranno più stilare più bilanci relativi alle reggenze e cadranno i vincoli minimi di studenti per istituire un'autonoma scolastica. In particolare, per le scuole di montagna ci potrà essere un'autonomia scolastica con solo 100 studenti. Spetterà alle singole Regioni la decisione di come compensare. Quindi non c'è chiusura di plessi ma eliminazione progressiva delle reggenze. Grazie ai risparmi che otterremo in nove anni in un percorso che avrà inizio nel 2024-25 - ha concluso - avremo 88 milioni di euro di risparmio da reinvestire, specie nel personale. Per la prima volta non rinunceremo a risorse della scuola in favore del merito". (ANSA).
   

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Genova torna capitale del jeans con mostre, eventi e business

Il sindaco Bucci: "Così raccontiamo la città al mondo"

Lifestyle Moda
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L'obiettivo è quello di far diventare Genova "il luogo dell'innovazione, perché è importante che nella città dove il jeans ha avuto le sue radici si venga a creare una comunità internazionale composta anche dagli utilizzatori, per progettare i jeans del futuro". Manuela Arata, presidente di GenovaJeans, spiega così lo spirito dell'iniziativa che animerà tra il 5 e l'8 ottobre 2023 le strade tra via Pre', via del Campo e San Luca trasformando l'area dove la tela di Genova era trattata e commercializzata in un distretto internazionale del jeans di nuova generazione.
    "Questa quattro giorni di eventi è parte del grande progetto di GenovaJeans - spiega Marco Bucci, sindaco della città -.
    Vogliamo creare una vetrina per artigianato e commercio che possa rappresentare un volano per il settore e che possa diventare parte integrante della nostra economia in maniera stabile. Proiettandoci nel jeans del futuro sempre più attento ai criteri della sostenibilità ambientale - ha spiegato -, riporteremo alla luce le origini del tessuto, raccontando la storia della città al mondo".
    Un momento di incontro tra produttori, designer, consumatori e un'occasione per divertirsi con performance, spettacoli, concerti e installazione artistiche. "Il carnet di eventi in programma aperti al pubblico che affianca quello dedicato agli operatori del settore - spiega la coordinatrice Anna Orlando - assolve al ruolo principe dell'arte e della cultura: sviluppare il senso di appartenenza identitaria al territorio. In questo caso a Genova, che deve essere riconosciuta come capitale del jeans, una delle città internazionali madrine del pop".
    Molti gli eventi dedicati a questo prodotto iconico aperti alla citta. Tra questi numerose mostre: "Un mito nelle trame dell'Arte contemporanea", all'Edificio Metelino, 'Alle radici del jeans' al Mei, "Garibaldi in Jeans", opera originale di lan Berry al Museo del Risorgimento, e i Teli della Passione, considerati gli antenati del jeans, al Museo Diocesano. Di particolare rilevanza anche il Laboratorio del Jeans, in partnership con Cna-Federmoda, oltre a formazione e workshop con esperti e associazioni, alla Biblioteca Universitaria. (ANSA).
   

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Ai confini del mondo per la Giornata Mondiale degli Oceani

Le onde invisibili nello stretto di Gibilterra visto dallo spazio

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi  Ai confini del mondo per la Giornata Mondiale degli Oceani (fonte: Asi - e-Geos)  (ANSA) Ai confini del mondo per la Giornata Mondiale degli Oceani (fonte: Asi - e-Geos)

Le invisibili onde sottomarine dovute all’incontro tra le acque più salate e dense del Mar Mediterraneo e quelle superficiali dell’Atlantico diventano visibili dallo spazio. E’ la spettacolare immagine scelta da e-Geos, società che fornisce servizi per l’Osservazione della Terra e costituita da Telespazio (80%) e dall'Agenzia Spaziale Italiana (20%), per festeggiare oggi la Giornata Mondiale degli Oceani.Lo stretto tra Africa e Europa è la porta che unisce il mar Mediterraneo con l’Oceano Atlantico e in questa straordinaria immagine scattata da uno dei satelliti italiani Cosmo-SkyMed dell’Asi se ne riesce a intravedere la complessità. A causa della diversa concentrazione salina dei due mari si formano due diverse e opposte correnti: una superficiale che porta acqua dall'oceano (a sinistra) al mare e una profonda, con il percorso inverso, che porta l’acqua più salata e densa del mare Mediterraneo nell'Atlantico. Nell’immagine radar sono ben visibili i territori di Spagna a Nord e Marocco al Sud, e le onde interne alle correnti.

Le increspature semicircolari dell'acqua a est dello stretto, non facilmente visibili in superficie perché non generano grandi onde sono invece visibile con il radar, sensibile alle variazioni della ‘ruvidità’ del mare. Lungo 60 chilometri e largo nel punto più stretto appena 14, lo stretto di Gibilterra è uno dei passaggi più trafficati del mondo, attraversato da almeno una nave ogni 5 minuti, ed è anche una porta di scambio vitale per la sopravvivenza dell’ecosistema del Mediterraneo attraverso cui migrano anche grandi quantità di esseri viventi.

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Sofia Loren madrina per i 100 anni dell'Arena Opera Festival

Mazzi: "L'attrice ha accettato l'invito"

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Sofia Loren sarà la madrina della serata di celebrazione dei 100 anni dell'Arena di Verona Opera Festival che verrà trasmessa in mondovisione. Lo annuncia, nel corso della presentazione dell'evento, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. "Abbiamo aspettato di avere la conferma per dirlo: una madrina d'eccezione, l'icona che più di tutte dà il senso dell'Italia nel mondo, sarà con noi la sera del 16 giugno. L'abbiamo invitata ed ha appena confermato la sua presenza" ha detto Mazzi che ha promesso per l'evento un "vero parterre de roi". (ANSA).
   

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Bernini, forti incentivi per le assunzioni dei Neet

'Fino al 60% della retribuzione mensile per 12 mesi e poi altro'

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(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Saranno messe in campo diverse contromisure per cercare di arginare la continua ascesa dei Neet, ovvero quei giovani che non studiano, non lavorano e non si formano. "Nel decreto Lavoro che abbiamo approvato in Consiglio dei ministri a inizio maggio è stata inserita anche una norma per aiutare i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano - ha ricordato il ministro dell'Università Anna Maria Bernini in una intervista a CorriereUniv - I datori di lavoro che decideranno di assumerli riceveranno un incentivo fino al 60 per cento della retribuzione mensile, e sarà valido 12 mesi. È un primo importante passo, non sarà l'ultimo".
    Infine, un consiglio a tutti quelli che stanno per affrontare l'esame di maturità e che a breve dovranno decidere come continuare il proprio percorso di studi. "Proseguire gli studi deve essere una scelta di vocazione, non di necessità. Un percorso che inizia sin da piccoli e che matura nel tempo. A noi spetta il compito di capire e stimolare le attitudini degli studenti, farne emergere i talenti. Per quanto mi riguarda - ha ricordato il ministro - non posso negare che il contesto familiare in cui sono cresciuta abbia inciso sulle mie decisioni. Ho viaggiato tanto con mio padre e questo mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze e soprattutto di confrontarmi con molte persone. Ho ricevuto stimoli continui, compreso il 'doverismo' che è una delle eredità più ingombranti che mi sono state lasciate". (ANSA).
   

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Caro Affitti: Bernini, 60 mila nuovi posti letto entro il 2026

Gruppo al lavoro per individuare costo medio calmierato

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(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Il ministro dell'Università Anna Maria Bernini conferma l'impegno del suo ministero per cercare di dare una prima riposta sul fronte del caro affitti per gli studenti, con la protesta delle tende che nelle scorse settimane è deflagrata con forza in tutte le principali città italiane.
    "Stiamo lavorando per creare 60mila nuovi posti letto entro il 2026 - ha detto Bernini in una intervista a CorriereUniv - con una manifestazione di interesse individueremo gli immobili liberi da convertire in studentati e un gruppo di esperti è già al lavoro per individuare il costo medio calmierato per ogni posto letto". (ANSA).
   

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IAA Mobility Monaco, previstl test drive con oltre 150 auto

Dal 5 al 10 settembre anticipazioni mobilità 'neutra' del futuro

Motori Eco Mobilità
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Come promesso dal nuovo format scelto dopo il passaggio del Salone tedesco dell’auto da Francoforte a Monaco, l’edizione 2023 di IAA Mobility, in programma dal 5 al 10 settembre, trasformerà la metropoli bavarese in una vetrina anche open air e in un laboratorio di test per la mobilità climaticamente neutra del futuro. IAA Mobility - comunicano gli organizzatori - si è evoluta in una delle piattaforme leader a livello mondiale per la mobilità e la sostenibilità e offrirà anche il format interattivo IAA Experience in cui, nello stesso periodo di apertura dell’evento, i vari espositori presenteranno una gamma di modalità di trasporto, alle auto alla micromobilità, che i visitatori e gli appassionati potranno testare presso l'IAA Open Space nel cuore di Monaco.

Quest’anno, salvo ulteriori aggiornamenti, saranno disponibili oltre 150 veicoli da provare su strada con partenza e arrivo nei sei punti previsti nell’ambito dell’Open Space nel centro di Monaco. Le vetture saranno messe a disposizione da Audi (20 auto), Bmw/Mini (10 auto), Byd (20 auto), Ford (5 auto), Holoride (6 auto) Lotus (3 auto), Mercedes-Benz (30 auto), Porsche (20 auto), Vinfast (8 auto), Volkswagen (10 auto) e Xpeng (4 auto). Previste alla Messe München anche altre opportunità di test riservati ai visitatori muniti di biglietto. Saranno disponibili mezzi di Hesai (1 veicolo), Mahle (2 veicoli), Microvisione (1 veicolo), Mobileye (6 veicoli), Volkswagen (10 veicoli) e Xev (2 veicoli). I visitatori che desiderano approfondire l’argomento - segnalano gli organizzatori - possono trovare ulteriori informazioni a partire da luglio sul sito web IAA Mobility (www.iaa-mobility.com ) alla voce Esperienza.

Tutti gli espositori registrati e i veicoli partecipanti saranno elencati nella App ufficiale IAA Mobility alla voce Esperienza. Poiché l'interesse per questi test drive è stato molto alto nel 2021 (ultimo anno di effettuazione dell’evento) e i posti disponibili sono stati prenotati molto rapidamente, gli organizzatori suggeriscono di bloccare in anticipo i posti - sempre da luglio - tramite gli strumenti di prenotazione degli espositori, se ne offrono uno. I visitatori possono trovare il collegamento al rispettivo strumento di prenotazione nella voce del veicolo nell'App IAA Mobility. Nel periodo di apertura potranno nuturalmente iscriversi a test drive nei punti designati in loco.

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Alfa chiede ai fan nome per nuovo sports urban vehicle 'Kid'

Iniziativa on-line, riprende concorso del 1966 per spider Duetto

Motori Prove e Novità
Chiudi Alfa chiede ai fan nome per nuovo sports urban vehicle 'Kid' (ANSA) Alfa chiede ai fan nome per nuovo sports urban vehicle 'Kid'

Per il momento è conosciuto internamente all'azienda con il nome 'Kid' che fa riferimento al fatto che sarà il modello più piccolo della gamma. Ma presto Alfa Romeo sceglierà la denominazione commerciale del nuovo B- suv, o meglio dello sports urban vehicle che segnerà anche il debutto del Biscione nel mondo delle auto 100% elettriche. E non solO (afferma l'azienda) perché come sta avvenendo per Jeep Avenger le nuove piattaforme permettono la flessibilità di adottare per specifici mercati moderni propulsori a benzina.
    Come era accaduto nel 1966 al lancio della 1600 Spider - che divenne il Duetto - per 'battezzare' Kid Alfa Romeo sta utilizzando ancora una volta la passione e quindi la competenza del mondo dei suoi fan, orgogliosamente definiti Alfisti. Come si scopre dalla pagina ufficiale dell'Alfa su Instagram, da alcune ore è in atto una caccia ai suggerimenti (tra i più interessanti Junior e l'immancabile Giulietta) .
    Contestualmente è arrivata l'esclusione ufficiale del nome Brennero. Nella nota dell'Alfa Romeo che descrive l'iniziativa si ribadisce infatti che "la dirigenza ha chiarito che non si chiamerà Brennero, come è stato detto".
    Si sottolinea che "per coinvolgere la sua community fin dall'inizio" - visto che il debutto di questo modello è previsto nella prima metà del 2024 - il marchio chiede direttamente loro come dovrebbe chiamarsi la prossima Alfa Romeo. Un meccanismo analogo, ma ben diverso perché completamente digitale e senza premi, rispetto al referendum del 1966. Allora l'azienda lancio un vero e proprio concorso a premi, con una vettura in palio. n due mesi arrivarono all'Alfa Romeo oltre 140mila cartoline, di cui 15mila da Paesi esteri, con il suggerimento di oltre 8mila nomi diversi. Numericamente il più 'votato' fu Pini-Pininfarina, in omaggio al grande carrozziere.
    Non mancarono decine e decine di stranezze - come i nomi di pesci Sogliola, Storione, Luccio o quelli femminili Romina, Patrizia, Donata e Lucia - fino ad arrivare a quelli delle attrici (Loren, Cardinale, Lollo, Brigitte), dei personaggi della storia (Stalin, Hitler, Cavour) o della cronaca del tempo (Berruti, Coppi, Herrera, Mina, Pavone ma anche Merlin, Soraya e Lutring).
    Pescando tra le 8mila proposte di alllora ci si imbatte anche i nomi di fantasia altrettanto impensabili per un'auto, come Calimero, Rififi, Geppetto, Pampuria, Carolina e perfino Sveltona, a conferma delle difficoltà che la giuria dovette affrontare per arrivare ai 200 nomi della selezione finale.
    La scelta della giuria cadde su Duetto, proprio perché breve e ''significativamente italiano, universalmente riconosciuto'' ma anche capace di racchiudere i ''due concetti della potenza del motore e dell'eleganza della carrozzeria''. E l'esemplare del Duetto in palio venne vinto da Guidobaldo Trionfi di Brescia, estratto tra quelli che avevano suggerito questo nome.
    Nel lanciare l'iniziativa sul nome del futuro Sport Urban Vehicle Alfa Romeo afferma che "intende riscrivere le regole del segmento, assegnando a Kid il ruolo di game changer".
    In un panorama automobilistico in rapida evoluzione che offre un'ampia scelta nel popolare segmento dei suv, la nuova gamma di Alfa punta a ridefinire "le sue ambizioni" forte del suo Dna sportivo, "per diventare un grande nome nel contesto urbano".
    Come Tonale ha rappresentato la metamorfosi del marchio come esordio nel mondo dell'elettrificazione, la prossima vettura di Alfa Romeo sarà "al suo esordio completamente elettrico" e (come abbiamo già sottolineato) "non solo".
    E conclude: "Non è ancora il momento di condividere con appassionati e dipendenti le caratteristiche che la renderanno una vera Alfa Romeo, posizionata al vertice del segmento premium".

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I mondi di Gina, l'omaggio di Roma all'indimenticata Lollobrigida

120 foto raccontano i tanti volti artistici dell'artista

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Chiudi I mondi di Gina (ANSA) I mondi di Gina

ROMA - Fotografa, disegnatrice, scultrice, viaggiatrice e persino cantante: all'eclettico talento di Gina Lollobrigida, una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e internazionale, è dedicata la mostra 'I mondi di Gina', ideata e curata da Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, e Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà.
    L'esposizione, allestita a Palazzo Poli Istituto Centrale per la grafica dal 9 giugno all'8 ottobre, raccoglie oltre 120 immagini, due abiti e due costumi di scena che raccontano la vita e i tanti volti artistici dell'indimenticata Gina Lollobrigida. "Vogliamo rendere omaggio a tutti i 'mondi' di Gina - spiega Lucia Borgonzoni - non solo l'attrice, dunque, ma anche la fotografa, la scultrice, la viaggiatrice. È stata un simbolo di emancipazione e intraprendenza al femminile, una donna che attraverso l'arte si è saputa reinventare regalandosi nuove vite, che le hanno consentito di esprimersi a tutto tondo diventando una star internazionale. Insomma, una femminista ante litteram". "Vorrei essere ricordata soprattutto come artista e, perché no, anche come attrice"; era questo il pensiero della Lollo ed è proprio questa grande e versatile creatività che la mostra di Palazzo Poli vuole omaggiare. "La sua personalità fiera ed eclettica la rende una figura esemplare proprio nel senso letterale della parola, cioè meritevole di essere presa ad esempio - dice Chiara Sbarigia - perché Gina fu innanzitutto una donna contemporanea, dalle mille sfaccettature e dalla creatività inesauribile, che già al culmine del suo successo negli anni Sessanta, riprese la sua vena artistica e si volse alla fotografia, ricevendo molti premi e onorificenze. Ma al fondo delle diverse espressioni artistiche che coltivò, c'erano dei tratti comuni che le riconoscevano tutti quelli che hanno avuto l'onore e la fortuna di conoscerla, dei tratti caratteriali che lei conservò fino all'ultimo, e cioè una curiosità infinita e un grande entusiasmo". La vita, gli incontri e la carriera della 'diva eterna' sono nelle immagini provenienti da 47 fonti diversi: l'Archivio Luce-Cinecittà, il Centro Sperimentale di Cinematografia, il MuFoCo - Museo di Fotografia Contemporanea - e altri archivi. 
   

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Premi Atena a Casellati, Lo Schiavo, Garattini e del Bufalo

La Fondazione del professor Maira promuove la ricerca

Salute & Benessere Medicina
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Studio di una terapia innovativa per la cura dei tumori cerebrali maligni, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Gemelli. E' quanto sta portando avanti la Fondazione Atena, costituita nel 2001 dal professor Maira con l'obiettivo di promuovere le ricerche e di diffondere le conoscenze nell'ambito delle Neuroscienze.

E proprio in ambito scientifico il ministro della Salute Orazio Schillaci ha consegnato il Premio Atena Roma 2023, dedicato all'impegno nel campo della ricerca, al professor Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e ricercatore italiano, presidente e fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri". E' stato inoltre consegnato Il Premio Atenainnova, il riconoscimento presieduto da Matteo Tanzilli e dedicato all'innovazione nel campo della ricerca: a riceverlo dalle mani del prof Cesare Colosimo, l'oncoematologa e ricercatrice Francesca del Bufalo.

Ed e' andato al ministro per le Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, già presidente del Senato il premio Atena 2023 dedicato ad una donna che ha raggiunto un ruolo apicale. A consegnarle il prestigioso riconoscimento Gianni Letta.

Francesca Lo Schiavo, tre volte premio Oscar per la scenografia, esempio per tutte le donne per aver saputo raggiungere traguardi anche a livello internazionale, ha ricevuto invece dalle mani del ministro della Giustizia Carlo Nordio il Premio speciale per i dieci anni di Atena Donna.
    
   

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La sonda Parker vola nel cuore del vento solare, svelata l’origine

Aiuterà a prevedere le pericolose tempeste magnetiche che colpiscono la Terra

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi Rappresentazione artistica della sonda spaziale Parker della Nasa, lanciata nel 2018 (fonte: NASA) (ANSA) Rappresentazione artistica della sonda spaziale Parker della Nasa, lanciata nel 2018 (fonte: NASA)

Volando nel cuore del vento solare, a quasi 8,4 milioni di chilometri dalla superficie della nostra stella, la sonda spaziale Parker della Nasa è riuscita a svelare l’origine di questo fenomeno, risolvendo un mistero che impegna i ricercatori da diversi anni: secondo quanto racconta lo studio pubblicato sulla rivista Nature e guidato dall’Università della California a Berkeley, i responsabili sono i cosiddetti ‘buchi coronali’, aree dove la corona solare è temporaneamente più scura e fredda di quelle circostanti. Capire i meccanismi alla base del vento solare aiuterà a prevedere le pericolose tempeste magnetiche che colpiscono la Terra, le quali generano spettacolari aurore polari ma possono anche provocare seri danni ai satelliti e alla rete elettrica.

Nei buchi coronali le linee del campo magnetico del Sole emergono dalla superficie e si espandono verso l’esterno. Durante i periodi di quiete della nostra stella, questi buchi sono localizzati per lo più ai poli, mentre in quelli di maggiore attività, che si ripetono ogni 11 anni circa, i buchi coronali si aprono su tutta la superficie, producendo raffiche di vento solare che puntano direttamente verso la Terra. In questo momento, il Sole è vicino al suo picco di attività, che potrebbe arrivare già nel 2024.

In base ai dati raccolti dai ricercatori, guidati da Stuart Bale, i buchi coronali hanno una struttura simile ai soffioni delle docce, con getti distanziati in modo più o meno uniforme che emergono da punti (estesi anche 29mila chilometri) in cui le linee del campo magnetico entrano ed escono dalla superficie solare: quando si incontrano campi magnetici opposti, questi si rompono e si riconnettono, generando un flusso di particelle cariche che forma il vento solare. Gli autori dello studio sperano di confermare i risultati quando la sonda Parker si avvicinerà ulteriormente al Sole, ad una distanza di circa 6,5 milioni di chilometri.

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Audi punta sul ciclo chiuso del vetro nella produzione

'GlassLoop' è progetto per riciclare cristalli a fine vita

Motori Eco Mobilità
Chiudi Audi punta sul ciclo chiuso del vetro nella produzione (ANSA) Audi punta sul ciclo chiuso del vetro nella produzione

Per la realizzazione dei parabrezza di Audi Q4 e-tron, la casa dei quattro anelli adotterà componenti composti al 30% da vetro riciclato derivato dai cristalli giunti a fine vita. Audi ha infatti deciso di integrare il progetto pilota 'GlassLoop' nel processo produttivo standard dei propri C-Suv full electric, divenendo il primo costruttore premium al mondo ad applicare il ciclo chiuso del vetro in ambito automotive.
    Sino ad oggi, parabrezza e tetti panoramici non riparabili erano destinati principalmente a utilizzi secondari e meno impegnativi quali la realizzazione di bottiglie o materiali isolanti. Il progetto pilota dei quattro anelli ha invece dimostrato come il vetro riciclato Audi non subisca alcun decadimento qualitativo e possa essere re-introdotto in ambito automotive.
    Il processo di recycling sarà presentato in occasione del Greentech Festival di Berlino, in programma dal 14 al 16 giugno, manifestazione della quale il marchio tedesco è socio fondatore sin dal 2020. In partnership con gli specialisti Reiling Glas Recycling, Saint-Gobain Glass e Saint-Gobain Sekurit, il progetto pilota ha confermato come il ciclo chiuso dei materiali altamente energivori possa essere integrato nei processi produttivi.
    Il processo prevede la macinazione dei cristalli giunti a fine vita, la depurazione e quindi la trasformazione granulare del materiale in funzione di una nuova fusione. Tutti i parabrezza della gamma Audi Q4 e-tron, da settembre 2023, potranno quindi contare su di un apporto di materiale secondario nell'ordine del 30% del vetro complessivamente necessario.
    "Riciclando i cristalli automotive giunti a fine vita - ha commentato Philipp Eder, project manager per l'integrazione della circular economy nella supply chain Audi - riduciamo sensibilmente il fabbisogno di materiale primario, in primis sabbia e quarzo".

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Volvo Ex30 sarà anche in versione Cross Country

Il nuovo Suv elettrico strizzerà l'occhio anche all'avventura

Motori Prove e Novità
Chiudi Volvo Ex30 sarà anche in versione Cross Country (ANSA) Volvo Ex30 sarà anche in versione Cross Country

Una versione votata all'avventura, per la nuova Volvo Ex30 che sarà anche Cross Country. A partire dal prossimo anno, infatti, il Suv elettrico che si è appena aggiunto alla gamma dei modelli con la spina della casa svedese, sarà disponibile anche nella variante che strizza l'occhio alle strade lontane dall'asfalto.


Se le prenotazioni della versione standard della Ex30 sono già aperte, per questa versione speciale del Suv elettrico compatto si apriranno invece nel 2024, mentre la produzione dovrebbe iniziare verso la fine dello stesso anno. La Volvo Ex30 Cross Country si baserà sulla consolidata esperienza del marchio con i modelli Cross Country, particolarmente apprezzati dai clienti che desiderano vivere un'esperienza più avventurosa con la propria auto.
Per accedere anche ai percorsi fuori dalle solite rotte, la speciale versione di Ex30 sarà provvista di una serie di dotazioni personalizzate, a partire da una maggiore altezza da terra, cerchi neri da 19 pollici e l'opzione di cerchi da 18 pollici con pneumatici personalizzati, oltre ad una serie di accessori per le 'avventure' quotidiane.
La Ex30 Cross Country sarà riconoscibile per le sue piastre di protezione anteriori, posteriori e laterali, così come per gli speciali pannelli neri sul paraurti anteriore e sul cofano del bagagliaio, oltre al logo Cross Country. 
   

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Cei, bene il modello cooperativo per l'agricoltura

Messaggio per la Giornata del Ringraziamento

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La Conferenza episcopale italiana, nel Messaggio per la Giornata del Ringraziamento, evidenzia lo stile cooperativo per lo sviluppo dell'agricoltura. "Le imprese cooperative del settore agroalimentare, mettendo insieme le loro risorse, possono essere attive nei campi dell'innovazione e dello sviluppo per promuovere nuovi processi produttivi, collaborando con centri di ricerca pubblici e privati e avendo cura di certificare sempre di più i loro prodotti e immetterli sul mercato", si legge nel documento dei vescovi italiani.

"Tale vicinanza tra produttori e consumatori, che può trarre forza dallo stile cooperativo, è un guadagno sociale e alimentare, oltre che economico, perché aumenta sia la fiducia nelle relazioni sia la qualità del cibo". La Cei conclude: "Il principio della fraternità in agricoltura è ancora più necessario nel contesto storico attuale, nel quale la cura condivisa del territorio, soprattutto di quello rurale come avveniva nel passato, può prevenire disastri idrogeologici e può facilitare un uso condiviso di beni come le risorse idriche, soprattutto nei periodi sempre più frequenti di siccità. Di fronte ai cambiamenti climatici, azioni condivise, sostenute anche dallo stile cooperativo, permettono di mettere in atto un'opera formativa che affronti insieme, superando ogni tentazione egoistica, i disagi sempre più frequenti causati dalle calamità naturali". 
   

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Quando per fare impresa non bastano le idee innovative

Terza puntata del podcast sul trasferimento tecnologico

Scienza & Tecnica Nel cuore della Tecnologia
Chiudi Quando per fare impresa non bastano le idee innovative (fonte: Pixabay) (ANSA) Quando per fare impresa non bastano le idee innovative (fonte: Pixabay)

Non bastano le idee: creare un’impresa innovativa ha bisogno di una filiera, e in ogni macchinario complesso gli ingranaggi sono tanti. Devono essere ben integrati e tra loro e soprattutto oliati. In questa terza puntata di ‘Converging Skills - Dove nasce l'innovazione’, il podcast dell’Università di Pisa dedicato al trasferimento tecnologico, si parte dalle metafore per arrivare a consigli concreti per chi ha in mente di creare una nuova startup. Ospite della puntata è un investitore: Gabriele Paglialonga, Managing Director di Industrio Ventures.

 

 

 

“Descrivendo il processo del trasferimento tecnologico come un macchinario complesso mi piace immaginare la mia figura a quella dell’olio. Un elemento piccolo, che può apparire trascurabile ma necessario per far girare tutto in modo naturale”, ha detto Paglialonga, che sarà anche uno degli ospiti dell’evento di preview di Converging Skills, l’evento pisano che cerca di far incontrare e dialogare i tanti attori coinvolti nel settore sia a livello nazionale che internazionale. Si è portati a pensare che alla base di un’attività imprenditoriale di successo ci sia prima di tutto un’idea vincente, un elemento importante ma che da solo non porta invece a raggiungere grandi traguardi. Fare impresa partendo da intuizioni scientifiche necessita il coinvolgimento di molti attori e competenze e la capacità di attrarre investitori può spesso essere cruciale. “Chi viene dal mondo della ricerca scientifica – ha aggiunto Paglialonga – immagina spesso un’impresa come se fosse un progetto di ricerca, un progetto che debba essere scientificamente inappuntabile. Ma fare impresa non è fare ricerca. Fare impresa vuol dire andare sul mercato, non essere valutati da una commissione scientifica, e per andare sul mercato non c’è bisogno di essere perfetti. Si può essere imperfetti, l’importante è poter essere migliorabili”.

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Con etichetta sanitaria a rischio 1.000 posti nelle distillerie

AssoDistil: 'Anno positivo ma futuro incerto'

Terra & Gusto Business
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Il 2022 si chiude col segno più per le imprese del settore distillatori di alcoli e acquaviti, l'aumento riguarda la produzione di alcol ed acquaviti, così come l'export. Le analisi economiche registrano in particolare la ripresa della produzione (+12%) e l'aumento dell'export della Grappa (+8%) rispetto al 2021. Questa l'analisi di AssoDistil in occasione della 77/a Assemblea annuale.

L'Associazione nazionale industriali distillatori di alcoli e acquaviti, nonostante la positiva crescita economica lancia però l'allarme sul rischio di perdere 1.000 posti di lavoro solo nelle distillerie a causa dell'introduzione delle misure preannunciate dalla Unione europea che mirano a demonizzare il consumo di bevande spiritose, inclusa l'introduzione della cosiddetta etichetta sanitaria, e della contemporanea assenza di strumenti legislativi che garantiscano la necessaria tutela e promozione delle bevande spiritose ad Indicazione geografica.

"Nonostante nel 2022 - spiega nel dettaglio l'Associazione - la produzione italiana di alcol e acquaviti sia aumentata del 15% in volumi rispetto all'anno precedente con una produzione pari a circa 120 milioni di litri e un fatturato di 500 milioni, il 2023 presenta molteplici sfide per il settore. Iniziative come, ad esempio l'etichetta sanitaria contenente - sottolinea AssoDistil - l'introduzione di informazioni nutrizionali e sulla salute nella presentazione delle bevande alcoliche prevede di fatto l'esclusione di questi prodotti dai fondi di promozione per i prodotti agricoli". AssoDistil inoltre aggiunge "che ancora oggi risulta inspiegabilmente sospeso il Decreto sui Consorzi di tutela delle bevande spiritose, strumento cruciale per la tutela e promozione delle produzioni tradizionali nazionali". 

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Moschino festeggia 40 anni con 4 stylist

Sfilata-tributo al fondatore il 21 settembre a Milano

Lifestyle Moda
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Moschino festeggia 40 anni in passerella con una sfilata-tributo al fondatore Franco Moschino in programma giovedì 21 settembre, durante la Milano Fashion Week. Carlyne Cerf de Dudzeele, Katie Grand, Gabriella Karefa-Johnson e Lucia Liu sono le quattro stylist che creeranno i capi della collezione Moschino Donna Primavera/Estate 2024: ognuna di loro realizzerà 10 look ispirati al lavoro di Franco Moschino. Lo scorso marzo Jeremy Scott ha lasciato il ruolo di direttore creativo del marchio.
    Cerf De Dudzeele, già direttore creativo a Vogue America, con il suo personale "Cerf Style" ha dato vita ad un movimento che caratterizza tutt'oggi il sistema moda, ossia quello di vestire "high-low". Katie Grand è la fondatrice di "Perfect Magazine", fashion magazine e agenzia creativa lanciate a Londra nel 2020. Nel settembre dello stesso anno aveva lasciato la carica di Editor In Chief del magazine "Love", da lei lanciato nel 2009 insieme a Condé Nast International. Gabriella Karefa-Johnson, stylist ed editor basata a New York, è conosciuta a livello internazionale sia per il suo spiccato intuito e attenzione verso i nuovi designers, sia per il suo approccio narrativo volto a valorizzare la diversità nel fashion system. Lucia Liu è una fashion stylist e creative director cinese, Styling Director di Harper's Bazaar Cina, nel 2011. (ANSA).
   

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L'intelligenza artificiale impara a scrivere programmi

Il risultato ottenuto dal sistema AlphaDev, della DeepMind

Scienza & Tecnica Tecnologie
Chiudi Un sistema di intelligenza artificiale ha imparato a utilizzare il più comune linguaggio di programmazione (fonte: Wallpaper Flare) (ANSA) Un sistema di intelligenza artificiale ha imparato a utilizzare il più comune linguaggio di programmazione (fonte: Wallpaper Flare)

Mettere in ordine i numeri come mai prima d'ora, tanto da scrivere programmi: ha imparato a farlo un sistema di intelligenza artificiale e quella che può sembrare un'operazione banale è invece un importante strumento nel mondo dell'informatica. Il sistema si chiama AlphaDev, è descritto sulla rivista Nature e realizzato sotto la guida di Daniel Mankowitz della DeepMind (società controllata da Alphabet), progettato per generare programmi nel più comune linguaggio oggi utilizzato per la programmazione.

"Il lavoro dei ricercatori di DeepMind si è concentrato su un problema che può sembrare banale, ossia ordinare sequenze di numeri, ad esempio hai (3,2,5) e vuoi ordinarli in modo crescente. Sembra banale ma sono routine che nella pratica sono usate una infinità di volte, sono la base per ordinare sequenze molto più lunghe, che a loro volta sono alcune delle cose principali richieste ad un computer", ha commentato all'ANSA l'esperto di IA dell'Università La Sapienza di Roma, Simone Scardapane. Algoritmi semplici come quelli per l'ordinamento dei numeri sono fondamentali per buona parte delle elaborazioni più complesse e il loro miglioramento ha ormai raggiunto dei limiti che è sempre più difficile superare, dei veri e propri colli di bottiglia che limitano lo sviluppo di miglioramenti ulteriori.

Da anni DeepMind si è dedicata allo sviluppo di algoritmi capaci di giocare a giochi estremamente complessi, uno dei grandi recenti traguardi è stato nel Go, l'antico gioco orientale di strategia considerato fino a qualche anno fa quasi impossibile per un computer, in cui nel 2015 e 2016 un loro software ha sconfitto i migliori campioni umani. Proprio da questa esperienza hanno sviluppato un nuovo 'gioco', questa volta nel mettere in ordine sequenze di numeri nel minor tempo possibile. "La cosa interessante - ha concluso Scardapane - è che hanno trovato in alcuni casi sequenze migliori di quelle che usavamo finora, che è abbastanza notevole considerando quanto è fondamentale il problema".

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Nel cervello delle madri l'interruttore dell'infanticidio

Scoperto nei topi, potrebbe agire anche negli umani

Scienza & Tecnica Biotech
Chiudi Nel cervello l'interruttore che decide il comportamento materno (fonte: Pixabay) (ANSA) Nel cervello l'interruttore che decide il comportamento materno (fonte: Pixabay)

Scoperto l'interruttore del cervello che spinge le madri a uccidere i propri piccoli: individuato nelle femmine di topo, potrebbe svolgere un ruolo simile anche nelle donne, aprendo una nuova via per prevenire gli infanticidi. Il risultato è pubblicato su Nature dalla NYU Grossman School of Medicine negli Stati Uniti.

L'interruttore cerebrale che scatena l'infanticidio si trova in una regione del mesencefalo legata a controllo delle emozioni e nota come 'nucleo principale del nucleo del letto della stria terminalis' (BNSTpr). L'inibizione di questa regione nelle femmine di topo permette di prevenire quasi il 100% degli infanticidi; la sua attivazione, invece, induce le femmine ad attaccare i cuccioli propri e altrui nel giro di appena un secondo. Raramente si sono registrati attacchi rivolti ad altri esemplari adulti, e questo lascia pensare che la struttura controlli in maniera specifica l'aggressività verso i piccoli.

Lo studio dimostra che la regione BNSTpr svolge un'azione opposta rispetto a un'altra regione del cervello (denominata 'area preottica mediale', MPOA) che invece promuove un comportamento di accudimento nei confronti della prole. Nelle femmine di topo che non hanno ancora partorito risulta più attiva la regione BNSTpr, che inibisce la MPOA: ciò le induce spesso a uccidere i cuccioli delle altre femmine, probabilmente per assicurare più risorse alla propria futura cucciolata. Dopo il parto la situazione si ribalta: l'attività di MPOA aumenta frenando l'aggressività verso i cuccioli e dunque evitandone l'uccisione.

"Poiché queste due regioni comunicanti nel mezzo del cervello possono essere trovate sia nei roditori che negli esseri umani - afferma la neuroscienziata Dayu Lin che ha coordinato lo studio - i nostri risultati suggeriscono un possibile target per comprendere, e forse anche curare, le madri che abusano dei loro figli. Forse queste cellule normalmente rimangono dormienti, ma lo stress, la depressione postpartum e altri fattori scatenanti noti per gli abusi sui minori possono spingerle a diventare più attive".

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Bottura, è la prima volta che la cultura premia la cucina

Chef modenese riceve la McKim Medal da American Academy in Rome

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Massimo Bottura a stelle e a strisce stasera, orgogliosamente modenese con tutta l'America che conta in Italia a celebrarlo. Succede a Roma, con l'American Academy in Rome che conferisce a Massimo Bottura la McKim Medal in un gala a Villa Aurelia con personaggi dello spettacolo e della cultura italiani e nordamericani. In abito scuro con una rosa rossa che campeggia ad altezza del cuore, un abito disegnato per lo chef da Alessandro Michele, già designer di Gucci, Massimo Bottura sottolinea all'ANSA "l'importanza rivoluzionaria, un passo epocale in Italia, del premio che arriva nell'anno della candidatura della cucina italiana al riconoscimento Unesco. Da oggi nella votazione del dossier avremo gli americani dalla nostra parte" commenta ironicamente. "Un premio conferito per la creatività in cucina - osserva inoltre Bottura - è a 360 gradi.

Un cuoco è molto di più della somma delle sue ricette, ed è tempo che un cuoco debba uscire dalla cucina per far sentire la sua voce" sottolinea.
Per Bottura "New York è tanto". "Ho conosciuto - racconta - mia moglie che è americana a New York, mia figlia è nata a New York e mio figlio Charlie ha l'America già nel nome. Inoltre è a New York che Osteria Francescana è salita sul podio come miglior ristorante al mondo. Ma questo riconoscimento internazionale fa bene all'Italia tutta, in primis quella della cultura gastronomica. Del resto negli States abbiamo tantissimi buoni cuochi americani che sono venuti a studiare in Italia, fanno cucina italoamericana e usano le nostre materie prime. Poi ci sono bravissimi italiani oltreoceano che in cucina non dimenticano chi sono e da dove vengono e propongono una cucina italiana che è uno spettacolo. Inoltre c'è Eataly che sempre un punto di riferimento ma gli ingredienti italiani sono comunque ben distribuiti perche sono i più richiesti al mondo, anche se c'è il problema dei finti ingredienti italiani". In conclusione Bottura dedica il prestigioso riconoscimento della McKim Medal "a mia moglie, a mia figlia che è nata a New York, a Charlie, e a tutta la famiglia Francescana, la nostra famiglia allargata".


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Un coccodrillo depone le uova senza fecondazione, primo caso al mondo

Esperti, partenogenesi forse ereditata dai dinosauri

Scienza & Tecnica News Ragazzi
Chiudi Primo caso al mondo di partenogenesi nei coccodrilli (fonte: Pixabay) (ANSA) Primo caso al mondo di partenogenesi nei coccodrilli (fonte: Pixabay)

Primo caso di una femmina di coccodrillo che senza accoppiarsi con un maschio è riuscita a depositare delle uova, di cui una contenente un feto geneticamente quasi identico alla madre. La scoperta, pubblicata su Biology Letters da un gruppo di ricercatori americani, apre alla possibilità che questa insolita modalità riproduttiva possa risalire addirittura all'epoca dei dinosauri.

La riproduzione senza fecondazione (partenogenesi) è già stata documentata in oltre 80 specie di vertebrati, inclusi serpenti, squali e lucertole, ma finora non era mai stata osservata nei coccodrilli. A lasciare i ricercatori a bocca aperta è stata una femmina di Crocodylus acutus di 18 anni, custodita in un parco per rettili in Costa Rica. Dopo 16 anni trascorsi in cattività, senza mai incontrare un maschio, è riuscita a deporre ben 14 uova di cui sette, apparentemente fertili, sono state messe nell'incubatore. Dopo tre mesi di attesa non è avvenuta la schiusa e le uova sono state analizzate per verificarne il contenuto. Una di queste custodiva un feto completo ma non vitale.

Le analisi genetiche hanno dimostrato che si trattava di una femmina con il Dna identico al 99,9% a quello della madre. In pratica, in assenza di un maschio con cui accoppiarsi, la femmina di coccodrillo avrebbe fuso due sue cellule: una cellula uovo (che conteneva la metà dei suoi cromosomi) e un’altra specie di cellula dotata di un assetto cromosomico dimezzato (si tratta del cosiddetto 'corpo polare', una piccola struttura cellulare espulsa da un ovocita, costituita da materiale nucleare e da una piccola quantità di citoplasma). La fusione delle due cellule avrebbe implicato anche una minima riorganizzazione del materiale genetico per riempire le lacune dovute all'assenza del genoma maschile: ciò avrebbe portato a generare un individuo che è quasi un clone della madre.

Ora che la partenogenesi è stata documentata sia nei coccodrilli che negli uccelli, è possibile ipotizzare che i loro antenati comuni, i dinosauri, potessero avere una simile capacità riproduttiva.

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