(ANSA) - JOHANNESBURG, 23 MAG - Il razzismo rimane parte
della "vita quotidiana" in Sudafrica, come ha detto oggi il suo
presidente, Cyril Ramaphosa, dopo l'episodio a sfondo razziale
avvenuto lo scorso 15 maggio alla casa dello studente
dell'Università di Stellenbosch, dove un universitario bianco si
è introdotto per urinare sui libri e il laptop di un collega
nero. Il fatto è stato ripreso dal telefonino della vittima,
provocando proteste nel campus universitario e la sospensione
del presunto responsabile, di cui i manifestanti hanno chiesto
l'espulsione.
Nella sua newsletter settimanale, il presidente sudafricano
ha scritto che "abbiamo bisogno di capire cosa sta portando
questi atteggiamenti razzisti ad aumentare nelle nostre scuole e
nei posti di più alta formazione". "Abbiamo bisogno di capire
quale tipi di cultura istituzionale contribuiscono al razzismo
sui posti di lavoro, nelle organizzazioni sociali e nelle
comunità", ha aggiunto.
Il ministro della Giustizia, Ronal Lamola, ha dichiarato che
quanto accaduto è stato "come urinare sulla stessa
Costituzione", perché "è stato fatto nell'anno in cui celebriamo
il 25esimo anniversario" della legge fondamentale sudafricana.
Quest'ultima ha stabilito la fine del dominio bianco ed è spesso
indicata come modello di valori democratici, sebbene la loro
implementazione rimanga in divenire. (ANSA).
Presidente Sudafrica, razzismo è parte della vita quotidiana
Ramaphosa interviene su episodio ai danni di universitario nero
