(ANSA-XINHUA) - ZHENGZHOU, 25 NOV - Dieci antichi laboratori
di lavorazione della giada risalenti a circa 5.000 anni fa sono
stati portati alla luce in Cina, fornendo importanti materiali
di ricerca per studiare l'origine della civiltà nel Paese.
Secondo gli archeologi cinesi, le dimensioni dei resti,
rinvenuti tra le rovine di Huangshan a Nanyang, una città della
provincia centrale dello Henan, possono essere considerati come
un'unica grande area per la lavorazione della giada.
La scoperta, ha spiegato Ma Juncai, responsabile degli scavi
per l'Istituto provinciale di tutela del Patrimonio culturale e
archeologico dello Henan, colma una serie di lacune sui resti
dei laboratori della giada di età neolitica nelle pianure
centrali e nel medio corso del fiume Yangtze.
Tre laboratori ben conservati possono essere fatti risalire
al periodo della cultura Yangshao, compresi due complessi che
coprono ciascuno più di 120 metri quadrati, caratterizzati da
un'ampia e complicata struttura.
I materiali, i semilavorati, i prodotti finiti in giada e gli
strumenti di lavorazione di questo minerale rinvenuti nel sito,
ha concluso Ma, mostrano le diverse fasi produttive e forniscono
una base importante per lo studio della struttura sociale e
delle attività economiche in quel particolare momento storico.
(ANSA-XINHUA).
Responsabilità editoriale Xinhua.