(ANSA) - PERUGIA, 23 GIU - Ammodernare e rendere efficiente
il comparto agricolo regionale. Favorire uno sviluppo rurale
intenso. Ma anche lavorare per affrontare le emergenze attuali,
senza perdere di vista gli obiettivi che il settore primario
umbro sta raggiungendo grazie ai fondi europei. Di questo e di
molto altro - a cominciare dai numeri relativi agli impegni di
spesa e ai pagamenti effettuati - si è parlato durante la seduta
annuale del Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo
rurale per l'Umbria 2014-2020, appuntamento che si è svolto
nell'Aula magna di Palazzo Gallenga, sede dell'Università per
Stranieri di Perugia.
Un incontro, quello con le istituzioni europee e nazionali tra
cui i membri della direzione generale Agricoltura della
Commissione europea Andrea Incarnati ed Emanuel Jankowski, che è
stato introdotto dalla presidente della Regione Umbria,
Donatella Tesei che ha ricordato il recente accordo raggiunto
sui tavoli nazionali per il riparto delle risorse della
programmazione 2023-2027.
"Siamo riusciti a chiudere un accordo migliorativo rispetto ai
numeri di partenza. Siamo arrivati a 535 milioni di euro - ha
detto la presidente Tesei - con un incremento di 38 milioni
rispetto alle previsioni inizialmente fatte dal ministero
dell'Agricoltura. Lo abbiamo fatto in un momento gravato da una
crisi economica determinata prima dalla pandemia e ora della
guerra. Questo sta generando criticità, ma siamo soddisfatti di
aver raggiunto obiettivi importanti per l'agricoltura".
La presidente Tesei ha poi affrontato il discorso della carenza
di materie prime, dei rincari sui prezzi e dell'emergenza
siccità che sta colpendo l'Umbria e l'Italia tutta. Quest'ultimo
aspetto è stato toccato anche dal vicepresidente della Regione e
assessore all'Agricoltura, Roberto Morroni, che ha sottolineato
come durante l'ultima riunione della Conferenza delle Regioni,
mercoledì 22, siano state previste ed elaborate iniziative
congiunte per combattere la siccità. Da una parte un
monitoraggio costante a livello nazionale, dall'altra l'avvio di
misure emergenziali e "la predisposizione di interventi
strutturali da realizzare in tempi rapidi e che possano
garantire una risposta seria nel lungo periodo".
L'assessore Morroni ha posto l'accento, a sua volta - è detto in
una nota della Regione - sulla ripartizione dei fondi per la
prossima programmazione: "Se consideriamo anche il biennio
2020-2022 - ha rilevato - l'Umbria è riuscita a ottenere 820
milioni di euro, risorse che daranno corpo ai progetti di
ammodernamento del comparto agricolo e allo sviluppo di tutto il
territorio rurale".
Dopo aver ringraziato gli uffici regionali per il grande lavoro
svolto nel 2021, l'assessore ha evidenziato che lo scorso anno,
attraverso l'attuazione delle misure del Psr, sono stati erogati
oltre 100 milioni di euro. Morroni ha poi fatto il punto sulla
rimodulazione delle risorse ancora a disposizione e che
riguardano in particolare modo i fondi per la Bul, la Banda
ultra larga: "Abbiamo avanzato nuovamente una richiesta di
riarticolazione delle risorse - ha detto - che permetterà una
rimodulazione capace di intervenire su comparti strategici. La
Bul è essenziale, ma dall'analisi dei dati emerge una dotazione
finanziaria sovradimensionata, non pesata sul fabbisogno reale
dell'Umbria".
Quanto allo stato di avanzamento del Programma di sviluppo
rurale, è stato Franco Garofalo, Autorità di Gestione del Psr
Umbria, a illustrare i numeri relativi alle risorse impegnate, a
quelle pagate e ai residui ancora da investire.
In particolare, è emerso che la spesa pubblica programmata per
il Psr Umbria nel periodo 2014-2022 è pari complessivamente a 1
miliardo e 195 milioni di euro, da spendere entro il 2025.
Attualmente sono stati già pagati interventi per 667 milioni di
euro (fino a giugno 2022, da gennaio a giugno 2022: 45 milioni),
di questi 9 milioni di risorse Euri.
Le risorse complessivamente impegnate sono attualmente 1
miliardo e 87 milioni cui si aggiungono quasi 26 milioni di
risorse Euri, per un totale di 1 miliardo e 113 milioni. In
questa ultima finestra di programmazione, restano ancora da
impegnare circa 81 milioni di euro.
Nel 2022, ha spiegato Garofalo, verranno avviati nuovi bandi per
diverse misure, per un totale di 45 milioni di euro, cui si
aggiungeranno circa 8 milioni di nuovi bandi con fondi Euri. A
questo occorre aggiungere i 28 milioni e 791mila euro di risorse
per cui è stata prevista una rimodulazione finanziaria che, tra
l'altro, assegnerà nuove risorse a misure ambientali e per il
benessere animale e prevede una riassegnazione di alcune risorse
attualmente impegnate nel Fondo multiregionale gestito dal Fei
(Fondo europeo degli investimenti). (ANSA).
Psr: 535 milioni di euro da riparto risorse 2023-2027
Riunito il Comitato di sorveglianza. Tesei, accordo migliorativo
