(ANSA) - PERUGIA, 31 GEN - Per le questioni legate alla
sanità "sono momenti particolari" nei quali "le legittime
richieste dei cittadini vanno ascoltate e devono trovare le
soluzioni giuste, quello che stiamo cercando di fare e porteremo
sicuramente a termine". Lo ha detto la presidente della Regione
Donatella Tesei intervenendo in Assemblea legislativa. "Ci vuole
senso di responsabilità - ha aggiunto - in un settore delicato
come la sanità che tocca tutti. Credo che bisogna cominciare a
ragionare in questo senso e costruire, seppure da visioni
differenti. Questo credo ci chieda la comunità umbra ma
francamente non so fino a che punto è stato possibile rinvenire
questo atteggiamento".
"Ho trovato una sanità azzerata - ha detto ancora Tesei - da
cui i migliori professionisti se ne stavano andando e se ne sono
andati. A dicembre 2019 una prestazione su quattro tra quelle in
lista d'attesa non rispettava i tempi di legge e una su due
urgente inserite nel percorso di tutela non rispettava le
tempistiche di evasione".
La presidente della Regione ha quindi sostenuto che per il
Covid "sono state utilizzate le due aziende ospedaliere perché
negli altri ospedali non si poteva". "Pantalla, ad esempio - ha
proseguito -, è stato bocciato dal Ministero perché aveva le
sale operatorie ma non quelle terapie intensive necessarie per
salvare i cittadini umbri. Ce ne erano solo 69 in tutti gli
ospedali della regione".
Riguardo al cosiddetto buco di bilancio della sanità, per
Tesei "il non equilibrio dei conti è stato dettagliatamente
descritto". "Dal 2015 al 2019 quando siamo arrivati noi - ha
aggiunto - il Fondo sanitario nazionale destinava all'Umbria 43
milioni in più mentre la spesa è cresciuta di 167 milioni,
quattro volte di più. In quegli anni si crea un ammanco di 175
milioni". Ha quindi ribadito che si è in presenza "di un
disequilibrio dei conti strutturale della sanità umbra
certificato dai numeri e dai conti".
"Dal 2015 al 2019 - ha rilevato ancora Tesei - e quindi in
soli cinque anni, la spesa farmaceutica per acquisti diretti da
parte delle Aziende aumenta di 50 milioni, il 30 per cento del
totale. Nello stesso periodo il saldo di mobilità tra chi viene
in Umbria a curarsi e chi va fuori crolla da un ottimo più 25
milioni a meno otto milioni. Questo comporta il venire meno di
35 milioni per il bilancio regionale. Il recupero della mobilità
passiva così strutturato è difficile e ci stiamo lavorando".
"L'Umbria è stata Regione benchmark in sanità - ha detto Tesei
- fino al 2014 mentre poi è crollata nel quinquennio successivo
fino alle ceneri nelle quali l'ho trovata io nel 2019". (ANSA).
Tesei, su questioni sanità è momento essere responsabili
"Trovare soluzioni a richieste cittadini" dice presidente
