(ANSA) - VERONA, 02 APR - "I babilonesi disegnavano la parte
del mondo che loro conoscevano e al centro ci mettevano
Babilonia. Il salone del vino è come Babilonia, qui vengono
tutti, non si può non passare per il Vinitaly". Con questa
battuta il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato con i
cronisti la massiccia presenza di esponenti del Governo prevista
nei quattro giorni della kermesse veronese, oggi al via.
Parlando invece degli attacchi e delle conseguenze che
potrebbero esserci dalle nuove normative Ue sul vino, Zaia -
ricordando che solo il Veneto, con 12 milioni 500 mila ettolitri
di produzione rappresenta il 36% dell'export nazionale, 2,8
miliardi di euro - ha sottolineato che "questa è una aggressione
che penalizza il nostro Paese dal punto di vista economico,;
dall'altro, è anche una battaglia identitaria, che noi dobbiamo
condurre fino in fondo. Si inizia con l'etichetta del vino, che
è un modo per togliere identità ai territori - ha spiegato Zaia
- si passa alla carne sintetica e poi ovviamente verranno messi
a repentaglio i 4.500 prodotti tipici italiani, tra i quali 350
prodotti tipici veneti". (ANSA).
Vinitaly: Zaia, qui la 'Babilonia' del vino
Battaglia contro norme europee è economica e identitaria
