Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parco Nazionale del Pollino

Calabria

Il Parco Nazionale del Pollino, condiviso dalle province di Potenza, Matera e Cosenza, con i suoi 192.565 ettari, è il parco naturale più grande d'Italia (comprende 56 comuni, 9 comunità montane e 4 riserve orientate). Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino, ed è stato istituito nel 1988. L'emblema del Parco è il pino loricato (Pinus heldreichii), specie rarissima in Italia. Tra i comuni del Parco, alcuni sono di interesse storico-archeologico (Castelluccio Inferiore, Viggianello e Rotonda nel versante lucano; Castrovillari, Civita, Morano Calabro, Laino Borgo, Mormanno, e Papasidero nel versante calabrese); altri, sono importanti dal punto di vista socio-culturale, come le comunità albanesi che si insediarono nel territorio tra il 1470 e il 1540 (San Paolo Albanese e San Costantino Albanese, per il versante lucano; San Basile, Lungro, Plataci, Frascineto e Civita, nel versante calabro). Tra le tante specie arboree presenti, vi sono l'abete bianco, il faggio, tutti i tipi di aceri, il pino nero, il tasso, diverse specie di querce, castagni e, alle quote più elevate, il rarissimo Pino Loricato. Innumerevoli le specie di piante officinali e aromatiche, così come le varie famiglie di frutti di bosco. Anche la fauna è varia, e comprende specie ormai estinte in altre zone: aquila reale, picchio nero, il gracchio corallino, nibbio e gufo reali, falco pellegrino, lupo appenninico e il capriolo autoctono di Orsomarso. L'attuale profilo delle vette più elevate risulta modellato dall'azione di antichi ghiacciai, le cui tracce più evidenti si rinvengono sul versante nord-occidentale di Serra Dolcedorme, con la conca denominata Fossa del Lupo. Nevai stagionali di notevoli dimensioni sono presenti su tutte le vette più alte del massiccio. Nel Parco è possibile praticare trekking, escursionismo, alpinismo, torrentismo, rafting, sci di fondo, speleologia e mountain bike.

I suggeriti di ANSA ViaggiArt





















Loading
Modifica consenso Cookie