(ANSA) - TERAMO, 30 DIC - Terminato nelle prime ore del
mattino il prelievo multiorgano su una paziente 61enne di
Teramo, giunta in ospedale per una emorragia cerebrale massiva
il 27 dicembre. In seguito alla comunicazione della morte, la
famiglia ha manifestato la volontà di donazione. Una volontà,
appunto, "di famiglia". Espressa sia dalla paziente quando era
in vita sia da suo marito e dai due figli, i quali hanno
mostrato una particolare attenzione e sensibilità al tema dei
trapianti. Il periodo di osservazione è terminato alle ore 17 di
ieri e subito dopo si è attivata la rete nazionale dei
trapianti, con il coordinamento locale del Mazzini e quello
regionale dell'Aquila. In breve tempo si è svolto il processo
di idoneità e "allocazione" degli organi e in nottata sono
arrivate al Mazzini equipe da Roma, Modena e L'Aquila.
Sei sono gli organi donati dalla 61enne teramana: cuore,
reni, fegato e cornee. Il primo è stato prelevato dall'equipe
romana, il fegato da quella di Modena e il resto da quella
dell'Aquila. Questo è il settimo donatore multiorgano dell'anno
alla Asl di Teramo.
"Un ringraziamento alla famiglia - commenta il direttore
generale della Asl Maurizio Di Giosia - che ha avuto un
meraviglioso atto di generosità verso coloro che vivono in una
speranza di vita che solo il trapianto può offrire. Ad oggi,
infatti, più di ottomila persone nel nostro Paese sono in
attesa di una telefonata che cambierà radicalmente le proprie
prospettive di vita. Tutto il processo che dà la possibilità ai
pazienti deceduti di donare e a chi è in attesa di cambiare la
propria esistenza è un fiore all'occhiello della sanità italiana
e rappresenta un lavoro costante e impegnativo per tutti gli
operatori coinvolti nel percorso donativo. È un indicatore di
buona qualità dell'organizzazione ospedaliera". (ANSA).
Trapianti: donazione di organi al 'Mazzini', settima in 2022
Volontà manifesta di donatrice deceduta e sua famiglia
