(ANSA) - TERAMO, 16 GEN - È cominciata la fase di
sperimentazione del servizio di telemedicina domiciliare,
progetto seguito dal Dipartimento di assistenza territoriale
della Asl di Teramo e diretto da Valerio Profeta. Nove pazienti
fragili, già in carico all'Assistenza domiciliare integrata e
residenti nell'Area SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne)
"Alto Aterno - Gran Sasso Laga", vengono sottoposti a
monitoraggio domiciliare tre volte a settimana, attraverso la
visita dell'infermiere dell'Adi. L'infermiere è dotato di un
kit, composto da tablet per la televisita, Ecg a 6 derivazioni,
monitor multiparametrico e spirometro, che consentirà un
perfetto monitoraggio del paziente anche al fine di prevenire la
riacutizzazione delle patologie e, quindi, di evitarne o
posticiparne un eventuale ricovero in ospedale. Questa prima
attività sarà, nelle prossime settimane, estesa a tutti i
Distretti sanitari con il coinvolgimento di 15 infermieri e a
circa 60 pazienti fragili già in carico alle cure domiciliari.
Entro la fine dell'anno il servizio sarà messo a regime su
tutto il territorio della Asl per i pazienti fragili da
monitorare a domicilio anche provenienti da reparti ospedalieri
e che necessitano di essere monitorati durante la fase di
riduzione della fase acuta della malattia fino a completa
guarigione o stabilizzazione. "L'attivazione della prima fase
della Telemedicina rappresenta un primo passo verso un nuovo
approccio all'assistenza sociosanitaria che sia improntato alla
massima prossimità al paziente, ma rappresenta anche un primo
tassello della profonda riforma delle cure e dell'assistenza
territoriale secondo il modello disegnato nel DM 77", conclude
Di Giosia. (ANSA).
Medicina di prossimità, telemedicina domiciliare per fragili
Asl Teramo, servizio coprirà 60 pazienti in aree montane
