(ANSA) - NAPOLI, 09 AGO - Avrebbero spogliato il patrimonio
aziendale di beni di pregio, tra cui quadri e altre opere
d'arte, di soldi e automezzi, portando due società alla
bancarotta. E' l'accusa contestata a tre persone,
amministratrici di fatto e di diritto di due società operanti
nel settore della raccolta dei rifiuti per conto di alcuni
comuni dell'hinterland napoletano, da parte della Procura di
Torre Annunziata (Napoli), che ha chiesto e ottenuto dal Gip il
sequestro preventivo dei tredici automezzi per la raccolta
rifiuti e di somme equivalenti al valore di quanto distratto
dall'azienda, cioè oltre 1,5 milioni di euro. Alla fine però i
finanzieri di Napoli e della Compagnia di Torre del Greco, dopo
varie perquisizioni effettuate nelle abitazioni e in luoghi
riconducibili agli indagati in diverse località italiane
(Napoli, Roma, Portici e Sarno), sono riusciti a trovare e
mettere sotto chiave somme di danaro e beni per un valore di
441mila euro.
Le indagini effettuate dalle Fiamme Gialle hanno messo nel
mirino due società oggetto di fallimento, ovvero la "Sagi
Service srl" di Torre del Greco e la Melito Multiservizi spa,
quest'ultima partecipata al 50% dal Comune di Melito; è emerso
che durante la procedura fallimentare, i tre amministratori
avrebbero spogliato le società di tutti i beni per sottrarli ai
creditori, simulando anche la vendita dei mezzi per la raccolta
dei rifiuti. (ANSA).
Aziende rifiuti "spogliate" di beni e soldi,scatta sequestro
Procura Torre Annunziata indaga tre persone. Blitz Gdf
