(ANSA) - BOLOGNA, 04 NOV - L'Università di Modena e Reggio
Emilia mapperà la presenza del cosiddetto "black carbon", il
carbonio nero, componente altamente cancerogena e climalterante
del particolato atmosferico. Una sostanza inquinante che di
recente è stata inclusa dall'Organizzazione mondiale della
sanità nelle linee guida sulla qualità dell'aria tra i composti
su cui fare attenzione e che potrebbe essere oggetto di un
aggiornamento analogo delle direttive della Commissione europea.
Lo studio coinvolge un gruppo di studenti della laurea
magistrale in Ingegneria ambientale guidati dal professor
Alessandro Bigi, con cui collaboreranno anche dal dipartimento
di Scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze per quanto
riguarda i possibili effetti per la salute del carbonio nero.
L'attività rientra nel progetto 'BlackAir: Black Carbon,
inquinamento dell'aria e salute a Modena' finanziato da Unimore
e dalla Fondazione di Modena: consisterà nel mappare questo
inquinante a piedi nell'area urbana di Modena, per valutarne la
variabilità lungo due percorsi rappresentativi delle condizioni
di qualità dell'aria in città. I primi risultati saranno
presentati a dicembre.
"Il progetto è particolarmente attuale perché permette di
valutare le relazioni esistenti tra l'inquinamento atmosferico,
la sanità pubblica e l'impatto climatico - osservano Annalisa
Bargellini, Alessandro Bigi e Tommaso Filippini di Unimore - e
di affrontare a livello locale temi di rilevanza globale al
centro delle discussioni alla conferenza COP26". (ANSA).
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