(ANSA) - ROMA - I militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, nelle scorse settimane, hanno dato esecuzione all'Operazione 'Margherita Terza' proseguendo i controlli presso note pizzerie "a grande firma". Le ispezioni che hanno interessato esercizi di ristorazione nelle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Campania, riferisce una nota, hanno genericamente evidenziato irregolarità nella presentazione dei prodotti al consumatore, sulla rintracciabilità degli alimenti e l'indicazione degli allergeni.
In particolare, in diversi menu controllati, è stato riscontrato che seppur fosse dichiarato l'impiego di prodotti DOP e IGP nella preparazione delle varie tipologie di pizze, venivano utilizzati in realtà prodotti non iscritti al circuito tutelato. Per questi motivi i Carabinieri dei RAC hanno denunciato per frode in commercio 5 titolari di note pizzerie gourmet. Inoltre per le accertate irregolarità sulla rintracciabilità degli alimenti, sono stati sequestri 45 kg di prodotti agroalimentari vari ed elevare sanzioni per euro 9.500.
"La scoperta di falsi prodotti Dop e Igp usati nella preparazione di pizze gourmet - commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini- è la punta dell'iceberg di una situazione dove due pizze su tre servite in Italia sono ottenute da un mix di ingredienti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori; si va dalla mozzarella lituana al concentrato pomodoro cinese, ma c'è anche l'olio tunisino e il grano ucraino".
"Gli ottimi risultati dell'attività di contrasto - conclude - confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare". (ANSA).
