TEL AVIV - Nel sito archeologico di Migdal in Galilea, nel nord di Israele, è stata scoperta una seconda sinagoga di 2.000 anni. Questa - ha fatto sapere l'Università di Haifa - è la prima volta che sono individuati due edifici religiosi nello stesso insediamento. I reperti rinvenuti - che risalgono al periodo in cui era ancora funzionante il Secondo Tempio a Gerusalemme - offrono, secondo quanto riferito da Dina Avshalom-Gorni, una degli autori degli scavi, una nuova visione della vita religiosa ebraica di quel periodo. La sinagoga - ha aggiunto - è di basalto e gesso, e comprende una sala principale e due stanze laterali: trovata anche una panchina in pietra. A sorreggere il tetto erano sei pilastri e solo di due di questi sono state trovate le basi. Le pareti - secondo le ricostruzioni - erano ricoperte di intonaco e decorate con colori vivaci. Una piccola stanza all'estremità sud della sala principale aveva uno scaffale che, a giudizio degli archeologi, potrebbe essere stato usato per conservare i rotoli della Torah. Migdal (che in ebraico vuol dire 'torre' e si trova sulla sponda occidentale del Lago di Tiberiade) è un sito di straordinaria importanza archeologica per le sue scoperte: nel 2009 vi fu rinvenuta la prima sinagoga del posto. Migdal - oggi Magdala - compare come radice del nome della Maddalena e, secondo Avshalom-Gorni, è possibile immaginare che abbia partecipato, assieme alla sua famiglia, all'epoca ai riti proprio nella sinagoga appena ritrovata. (ANSA).
