(ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR - "Anziché pensare a esportare
vaccini nel mondo, forse l'Ue farebbe meglio a concentrarsi sui
cittadini europei. Bruxelles avrebbe finora dato l'ok all'export
di oltre 34 milioni di dosi vaccinali verso almeno 31 Paesi
terzi, dal Regno Unito al Canada, passando per Messico,
Giappone, Arabia Saudita, Hong Kong, Usa, Cile e Malesia. Stando
alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo, questa
sarebbe una precisa strategia politica promossa dalle
istituzioni Ue e finalizzata a rafforzare la diffusione
extraeuropea delle dosi prodotte tra i confini dell'Unione".
Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare della Lega,
componente del gruppo di contatto sui vaccini Pe-Commissione,
primo firmatario dell'interrogazione co-firmata dagli
europarlamentari Lega Marco Zanni (presidente gruppo ID), Marco
Campomenosi (capo delegazione), Matteo Adinolfi, Simona
Baldassarre, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Massimo Casanova,
Angelo Ciocca, Rosanna Conte, Gianantonio Da Re, Marco Dreosto,
Valentino Grant, Danilo Oscar Lancini, Elena Lizzi, Alessandro
Panza, Antonio Maria Rinaldi, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo,
Stefania Zambelli.
"Abbiamo presentato un'interrogazione alla Commissione
europea per avere chiarezza su questa vicenda, per sapere se
Bruxelles riconosca che il trasferimento di poteri con cui gli
Stati membri delegavano alla Commissione il coordinamento nella
strategia di acquisto dei vaccini era finalizzato a garantire il
sufficiente approvvigionamento per gli Stati membri stessi, non
per eventuali esportazioni extra Ue", prosegue la nota.
"Vogliamo inoltre sapere come giustifica l'Ue il sostegno
all'export di vaccini alla luce delle serie difficoltà che gli
Stati europei stanno affrontando per il reperimento delle dosi
per i propri cittadini", concludono gli eurodeputati della Lega.
(ANSA).
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