(ANSA) - MILANO, 31 MAR - "Il processo di digitalizzazione
nei settori industriali è in corso, ma la strada è ancora lunga.
Dalla gestione dei consumi per ridurre gli sprechi alla
capitalizzazione dei dati, per diffondere la cultura digitale in
azienda e creare un ecosistema intelligente, che potenzia il
processo
produttivo, serve una nuova cultura aziendale: a partire
dall'adozione di software sostenibili, intelligenti e facili nel
loro utilizzo". A fare il punto sullo stato dell'arte
dell'industria italiana è Luca Degano, Sales & Marketing
Director di beanTech, pmi innovativa di Udine specializzata
nella trasformazione digitale per le imprese.
Il settore industriale in Italia "sente oggi una forte necessità
di rinnovarsi, investendo su nuove
tecnologie che siano affidabili, sicure e funzionali agli asset
della produzione", spiega Degano. Così, "mentre fino a qualche
anno fa l'Intelligenza artificiale era vista come una disciplina
sperimentale, oggi sembra essere l'unico driver da sfruttare per
il miglioramento delle performance produttive". Ad esempio, "le
nostre soluzioni, grazie all'abilitazione data dall'Intelligenza
artificiale, ci consentono oggi di disegnare e implementare
soluzioni fino a poco tempo fa impensabili". Dal settore
manifatturiero all'agroalimentare, dalle infrastrutture
all'acciaio, "le opportunità sono davvero tante: aumento della
produttività e riduzione dei costi, maggiori livelli di qualità,
riduzione degli infortuni sul lavoro, manutenzione predittiva,
minori costi per la riparazione dei macchinari e riduzione degli
errori". Le principali sfide da affrontare oggi, secondo
beanTech, riguardano la necessità di: creare un metodo per
infondere una rinnovata fiducia tra le persone e le macchine,
secondo un processo che è guidato dall'Intelligenza artificiale
ma pur sempre controllato dall'uomo; astrarre in modo digitale
l'intero impianto produttivo, secondo il modello del digital
twin, una delle cinque tendenze emergenti dei prossimi anni
secondo Gartner; capitalizzare il dato, un requisito che molte
imprese non stanno sfruttando nel modo giusto; alimentare il
dibattito pubblico per aumentare la comprensione
dell'intelligenza artificiale (ANSA).