Libri: "Cani senza padrone" di Carmelo Sardo
Inchiesta sulla mafia dal giornalista autore di "Malerba"
10 maggio, 14:28 (ANSA) - ROMA, 10 MAG - Carmelo Sardo, giornalista e vice
caporedattore cronache del Tg5, dopo il successo di "Malerba",
tradotto in molti Paesi, torna con una imponente inchiesta sulla
mafia: "Cani senza padrone. La Stidda, storia vera di una guerra
di mafia", edito da Melampo.
L'autore presenterà il libro a Roma domani, giovedì 11 maggio,
insieme a tre relatori: Attilio Bolzoni, anche autore della
prefazione, Michele Placido, Gaetano Savatteri.
Interverrà anche Nando Dalla Chiesa, editore e studioso del
fenomeno mafioso. Appuntamento alle 18.00 alla libreria
Arion-Feltrinelli di via P. da Palestrina 1. Ingresso libero
fino a esaurimento posti.
L'autore, pur conoscendo i fatti per averli raccontati per
anni da cronista, per questa sua inchiesta ha letto migliaia di
pagine di verbali, di interrogatori, di sentenze, ha raccolto le
testimonianze di esperti, magistrati e politici: da Vittorio
Teresi a Calogero Mannino. E soprattutto ha incontrato e
intervistato i protagonisti di questa organizzazione criminale,
stiddari condannati all'ergastolo ed ex picciotti ora "pentiti".
Tutti oggi sono giunti a una conclusione comune: "Non siamo mai stati un'organizzazione ramificata; non controllavamo serbatoi di voti elettorali; non gestivamo appalti, concessioni edilizie; siamo stati usati". Da chi? Capitolo dopo capitolo, l'opera ricostruisce le alleanze criminali, le verità processuali, i retroscena, e giunge ad alcune, inedite rivelazioni, dall'etimologia della parola stessa, Stidda, fino alla scoperta più eclatante: la vera storia sui mandanti dell'omicidio del giudice Rosario Livatino.
Carmelo Sardo è nato a Porto Empedocle. Vive a Roma e si occupa di cronaca e di storie di mafia. Per quindici anni lo ha fatto dalla Sicilia, a Teleacras e come corrispondente dei quotidiani "L'Ora" e "Giornale di Sicilia". Da quasi vent'anni lavora al Tg5 ed è oggi vice caporedattore cronache. Nel 2014 con il memoir Malerba (Mondadori), scritto insieme all'ergastolano Giuseppe Grassonelli e pubblicato con successo in numerosi Paesi, ha vinto il premio letterario "Leonardo Sciascia". Al libro è ispirato il docufilm Ero Malerba, regia di Toni Trupia, premiato al Festival internazionale "Visioni dal mondo" e menzione speciale ai "Nastri d'argento". Suoi i romanzi Vento di tramontana (2010) e Per una madre (2016).
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Tutti oggi sono giunti a una conclusione comune: "Non siamo mai stati un'organizzazione ramificata; non controllavamo serbatoi di voti elettorali; non gestivamo appalti, concessioni edilizie; siamo stati usati". Da chi? Capitolo dopo capitolo, l'opera ricostruisce le alleanze criminali, le verità processuali, i retroscena, e giunge ad alcune, inedite rivelazioni, dall'etimologia della parola stessa, Stidda, fino alla scoperta più eclatante: la vera storia sui mandanti dell'omicidio del giudice Rosario Livatino.
Carmelo Sardo è nato a Porto Empedocle. Vive a Roma e si occupa di cronaca e di storie di mafia. Per quindici anni lo ha fatto dalla Sicilia, a Teleacras e come corrispondente dei quotidiani "L'Ora" e "Giornale di Sicilia". Da quasi vent'anni lavora al Tg5 ed è oggi vice caporedattore cronache. Nel 2014 con il memoir Malerba (Mondadori), scritto insieme all'ergastolano Giuseppe Grassonelli e pubblicato con successo in numerosi Paesi, ha vinto il premio letterario "Leonardo Sciascia". Al libro è ispirato il docufilm Ero Malerba, regia di Toni Trupia, premiato al Festival internazionale "Visioni dal mondo" e menzione speciale ai "Nastri d'argento". Suoi i romanzi Vento di tramontana (2010) e Per una madre (2016).