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Giornalisti: Giulietti, scorta mediatica a chi è minacciato
Cerrato, Fondazione Murialdo faccia libro con storie vittime
03 maggio, 17:27 (ANSA) - TORINO, 3 MAG - Dare subito una "scorta mediatica al
cronista sotto tiro, minacciato dalla criminalità, amplificando
ciò su cui quel cronista sta indagando": è uno dei modi concreti
che il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha rimarcato
oggi a Torino in occasione della 10/a Giornata della memoria dei
giornalisti vittime della mafia e del terrorismo.
"Inoltre le istituzioni - ha detto Giulietti - devono varare
una Carta dei diritti fondamentali dei giornalisti rivolta
soprattutto a coloro che vivono ai margini della professioni,
fuori dalle grandi testate editoriali". La solitudine ha fatto
parte, infatti, dei ricordi di molti familiari, tra i quali
Andrea Casalegno, i figli e la moglie di Giuseppe Alfano, il
colonnello Paolo Piccinelli, figlio di Franco Piccinelli, i
parenti di Giuseppe Fava e di Marco Rostagno. Solitudine anche
da parte dello stesso mondo giornalistico. "Come presidente
della Fondazione Murialdo - ha detto Daniele Cerrato (presidente
Casagit) - lancio la proposta che un libro raccolga le storie di
questi giornalisti attraverso le testimonianze dei familiari e
dei loro colleghi".
"Stanno maturando le condizioni - ha concluso la giornata il
presidente nazionale dell'Unci, Alessandro Galimberti - perché
quello che è accaduto possa di nuovo riaccadere. Perché tra i
colleghi colpiti, molti sono gli 'abusivi', coloro che, forse
perché non allineati, non erano nelle redazioni delle grandi
testate? L'emarginazione professionale - ha detto - comincia nei
luoghi di lavoro. Oggi tutto è peggiorato a causa della rete,
che rende ancora più facile iniettare l'odio, veicolare sul web
la diffamazione".(ANSA)
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