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Legalità: tornano i campi antimafia per gli studenti
Già da ora iscrizioni. Promossi da Cgil, Arci, Udu e Rete
04 maggio, 13:43 (ANSA) - ROMA, 4 MAG - Tornano anche quest'anno i campi e i
laboratori antimafia promossi da Arci, Cgil, Spi Cgil, Flai
Cgil, Rete degli studenti medi e Unione degli universitari.
Sul sito www.campidellalegalita.it è già possibile iscriversi a uno tra i circa 30 campi e laboratori "Estate in campo!" che saranno organizzati in Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.
I campi, che coinvolgono ogni anno centinaia di giovani e pensionati volontari provenienti da tutta Italia, si legano in modo indissolubile ai terreni confiscati alla criminalità organizzata. Sono una conseguenza naturale - si spiega in una nota - della filosofia della confisca: restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro.
Il programma alternerà decine di attività tra laboratori e campi di lavoro, da giugno fino a ottobre: oltre alla collaborazione alle attività nei terreni e sui beni confiscati, i volontari parteciperanno a visite guidate nei luoghi simbolo della lotta alla mafia, incontri con parenti di vittime innocenti di mafia e testimoni della lotta alla mafia, attività culturali, presentazioni di libri, laboratori di danze e musica popolare.
Il primo campo a partire sarà "Liberarci dalle spine" a Corleone, in Sicilia, il 13 giugno.
Da quando sono iniziati, nel 2004, i campi hanno ospitato migliaia di ragazze e ragazzi (l'iscrizione è possibile anche per i minorenni), e hanno visto impegnati nel lavoro volontario anche tanti anziani, in un'ottica positiva di scambio di memoria e di rapporto intergenerazionale.
(ANSA).
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Sul sito www.campidellalegalita.it è già possibile iscriversi a uno tra i circa 30 campi e laboratori "Estate in campo!" che saranno organizzati in Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.
I campi, che coinvolgono ogni anno centinaia di giovani e pensionati volontari provenienti da tutta Italia, si legano in modo indissolubile ai terreni confiscati alla criminalità organizzata. Sono una conseguenza naturale - si spiega in una nota - della filosofia della confisca: restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro.
Il programma alternerà decine di attività tra laboratori e campi di lavoro, da giugno fino a ottobre: oltre alla collaborazione alle attività nei terreni e sui beni confiscati, i volontari parteciperanno a visite guidate nei luoghi simbolo della lotta alla mafia, incontri con parenti di vittime innocenti di mafia e testimoni della lotta alla mafia, attività culturali, presentazioni di libri, laboratori di danze e musica popolare.
Il primo campo a partire sarà "Liberarci dalle spine" a Corleone, in Sicilia, il 13 giugno.
Da quando sono iniziati, nel 2004, i campi hanno ospitato migliaia di ragazze e ragazzi (l'iscrizione è possibile anche per i minorenni), e hanno visto impegnati nel lavoro volontario anche tanti anziani, in un'ottica positiva di scambio di memoria e di rapporto intergenerazionale.
(ANSA).