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Teatro: al Lirico 'La Madre di Eva' con e di Stefania Rocca

Un percorso di transizione per raggiungere la serenità

(ANSA) - MILANO, 14 FEB - 'La Madre di Eva', spettacolo di e con Stefania Rocca liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Silvia Ferreri finalista al premio Strega nel 2018, arriva in scena dal 28 febbraio al 2 marzo al Teatro Lirico 'Giorgio Gaber' di Milano.
    Una piece che ripercorre la storia di un ragazzo nato in un corpo femminile in cui si sente prigioniero e intende intraprendere un percorso di transizione per raggiungere finalmente la serenità.
    "Come mio primo lavoro alla regia teatrale - spiega Stefania Rocca - ho scelto di portare in scena un dramma classico eppure assolutamente attuale, quello della complessità del rapporto generazionale. La storia di partenza è quella di un ragazzo nato in un corpo femminile in cui si sente prigioniero che intende percorrere un percorso di transizione e di una madre che non vuole vedere, un po' per paura e un po' perché bloccata nel suo desiderio di madre perfetta. È un conflitto generazionale e culturale, due linguaggi che usano parole simili ma con significati differenti come sempre succede tra generazioni diverse. Per questo è una storia senza tempo". "Ho scelto di utilizzare diversi linguaggi - aggiunge l'attrice e regista - oltre la messa in scena teatrale per meglio raccontare quei momenti di vissuto che appaiono e scompaiono dalla memoria senza soluzione di continuità a comporre quel puzzle emotivo di due esistenze antitetiche".
    "Il nostro obiettivo - sottolinea Matteo Forte, direttore dei Teatri Lirico e Nazionale - è quello di fornire al pubblico e alla città un palcoscenico e degli eventi che aiutino a comprendere ed arricchire il dibattito sull'identità di genere, senza dimenticare che noi facciamo teatro e quindi la chiave che abbiamo deciso di utilizzare è più vicina all'intrattenimento seppur con la grande attenzione e sensibilità con la quale la regista ha costruito lo spettacolo". (ANSA).
   

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