(ANSA) - MILANO, 20 MAR - Un'attesa di 1300 giorni per una
prestazione sanitaria in regime di servizio pubblico
all'ospedale San Raffaele di Milano: è il caso di una paziente
che necessita di una colecistectomia, denunciato da Medicina
Democratica ed
emerso durante l'ultima puntata della trasmissione '37e2' su
Radio Popolare. "E' questo l'ultimo caso di liste di attesa
impossibili che abbiamo scoperto in seguito alla denuncia fatta
dalla signora Aurelia", ha detto Vittorio Agnoletto, medico e
conduttore della trasmissione sulla salute. "Abbiamo invitato
l'assessore Guido Bertolaso ad intervenire in trasmissione - ha
aggiunto - ma nessuna risposta ci è arrivata".
"Per questo specifico intervento, come per altri, la lista di
attesa risente ancora dei ritardi causati dalla pandemia, che ha
costretto l'ospedale San Raffaele a interrompere per diversi
mesi, tutti gli interventi in elezione - replica la direzione
operativa dell'ospedale -. L'intervento di colecistectomia è un
intervento programmabile che non ha carattere di urgenza.
L'ospedale San Raffaele fa presente che la lista di attesa dà
sempre precedenza alle patologie che rivestono carattere di
emergenza/urgenza".
"Ad agosto 2020 ho avuto il primo episodio di coliche
biliari - ha raccontato la paziente, la signora Aurelia - e sono
andata al pronto soccorso del San Raffaele, ma per via della
pandemia ad ottobre vengo messa in lista d'attesa. Ho continue
fitte, dolori, nausee, vomito. Gennaio scorso ho chiesto quanto
era l'attesa per un intervento a pagamento: mi è stato risposto
oralmente che i tempi di attesa a pagamento non ce ne sono e che
il costo era di 7.500 euro. Non è giusto che un cittadino
onesto, che paga le tasse non abbia diritto a un servizio
sanitario pubblico che funzioni". (ANSA).
Sanità: paziente, 1.300 giorni per colecistectomia al S.Raffaele
Ospedale, ritardi dopo pandemia, intervento non è tra le urgenze
