(ANSA) - TERMOLI, 02 FEB - Con la mostra "Sub" curata da
Michele D'Aurizio, il Museo di Arte Contemporanea di Termoli
presenta un originale progetto espositivo attraverso le opere di
artisti asiatici e sudamericani arrivati in Italia nel secondo
dopoguerra. La rassegna propone uno sguardo inedito e apre al
dialogo con esperienze radicate in altre geografie. La mostra
nasce da due anni di ricerca di D'Aurizio, invitato nel 2020
dalla direttrice del Macte Caterina Riva a concepire una mostra
per il museo che tenesse conto della sua posizione geografica e
della sua collezione legata al Premio Termoli.
Affiliati a importanti movimenti culturali quali l'Arte
Concreta, l'Arte Povera, il Femminismo, le Nuove Tendenze, la
Pittura Analitica, e il Design Radicale, i nove artisti sono
stati raramente riconosciuti per i contributi che vi hanno
apportato. Le loro opere hanno scosso i fondamenti teorici
dell'arte moderna e contemporanea italiana rivelandone
l'impostazione eurocentrica. Si tratta di Betty Danon, Antonio
Dias, Jorge Eduardo Eielson, Hsiao Chin, Tomás Maldonado,
Roberto Sebastián Matta, Carmengloria Morales, Hidetoshi
Nagasawa e Joaquín Roca-Rey.
Il titolo della mostra evoca una dimensione sotterranea, con
riferimento diretto alla posizione marginale a cui molti di
questi artisti sono stati relegati dalle politiche culturali del
sistema dell'arte italiano. La "sotterraneità" è considerata una
condizione che può essere stimolo e motore della creazione
artistica, un indice delle peculiari esperienze
storico-biografiche e geo-politiche degli artisti e artiste
invitati. La mostra prevede una serie di appuntamenti di
approfondimento, a partire da un tour speciale in compagnia del
curatore Michele D'Aurizio in occasione dell'inaugurazione, in
programma sabato 18 febbraio, alle 18. L'allestimento sarà
aperto fino al 14 maggio 2023. (ANSA).
Al Macte la mostra 'Sub', artisti asiatici e sudamericani
Curata da Michele D'Aurizio, inaugurazione sabato 18 febbraio
