(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 07 AGO - Papa Francesco accoglie
come una notizia positiva la partenza delle prime "navi del
grano" dai porti dell'Ucraina, e vi vede un "segno di speranza"
che tracci la linea verso la fine del conflitto e "una pace
giusta e duratura". E' la prima volta dall'inizio dell'invasione
russa che, nel tragico quadro della situazione in Ucraina,
emergono iniziali motivi di sollievo e di "soddisfazione"
nell'Angelus domenicale del Pontefice, pronto a ribadire con
forza il suo appello al dialogo.
"Desidero salutare con soddisfazione la partenza dai porti
dell'Ucraina delle prime navi cariche di cereali", dice
Francesco rivolto ai fedeli che sfidano il caldo in un'assolata
Piazza San Pietro. "Questo passo - prosegue - dimostra che è
possibile dialogare e raggiungere risultati concreti, che
giovano a tutti". Pertanto, aggiunge il Pontefice. "tale
avvenimento si presenta anche come un segno di speranza", e
"auspico di cuore che, seguendo questa strada, si possa mettere
fine ai combattimenti e arrivare a una pace giusta e duratura".
L'accordo siglato lo scorso 22 luglio a Istanbul da Russia e
Ucraina, con la mediazione di Turchia e Nazioni Unite, che ha
permesso finora la partenza di alcuni cargo dai porti ucraini,
viene quindi visto da papa Bergoglio come un primo passo verso
la pace, nonostante la situazione sul terreno sia ancora a dir
poco drammatica, visti i bombardamenti che non cessano e persino
il rischio concreto di un disastro nucleare nella centrale di
Zaporizhzhia.
E la considerazione che "è possibile dialogare" spinge ancora
di più il capo della Chiesa cattolica, e con lui la Santa Sede,
a intensificare gli sforzi per tessere la tela diplomatica che
apra nuove vie verso una de-escalation del conflitto e possibili
negoziati. Le rispettive diplomazie sono attivamente al lavoro,
in queste ore, per la preparazione del viaggio del Papa a Kiev,
su cui si sta accelerando dopo l'udienza di ieri
all'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash,
secondo cui la visita dovrà avvenire prima di quella di
Francesco in Kazakhstan, in programma dal 13 al 15 di settembre:
fondamentale anch'essa, peraltro, come missione di pace per il
possibile incontro del Papa con il patriarca ortodosso di Mosca
Kirill.
"Siamo in attesa di un annuncio imminente della visita del
Papa in Ucraina - ha detto Yurash intervistato dal Tg1 -. E'
molto importante che il Santo Padre venga nel nostro Paese prima
dell'atteso viaggio in Kazakhstan, a metà settembre, affinché il
Pontefice possa testimoniare personalmente davanti ai principali
leader religiosi del mondo e, se ci sarà, al patriarca di Mosca
Kirill, cosa ha visto in Ucraina e la drammatica situazione del
nostro Paese dopo l'invasione russa". Se questo significa che il
Papa potrebbe già visitare l'Ucraina in agosto, l'ambasciatore
ha risposto: "noi ce l'auguriamo".
"Sarà nostra cura garantire la sicurezza del Papa e dei
fedeli ad ogni livello", ha garantito il diplomatico. "Da parte
nostra è tutto pronto per la visita - ha aggiunto -. Se il Papa
una mattina decide di venire nel nostro Paese noi siamo pronti
ad accoglierlo immediatamente". "La visita del Papa in Ucraina
sarà il segno più forte che si può mettere fine alla guerra", ha
concluso Yurash. (ANSA).
Papa, partenza navi Ucraina dà speranza sulla via verso la pace
"Dialogare è possibile". Diplomazie al lavoro per viaggio a Kiev
