(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 OTT - "Addio, mio caro
figlio, Vi bacio il sacro anello. Vostro padre". Così si
conclude una lettera inviata da Battista Roncalli al giovane don
Angelo, quello che diventerà il futuro Giovanni XXIII. La
missiva è una delle 85 lettere pubblicate nel volume "Tutto il
mondo è la mia famiglia" a cura di Emanuele Roncalli,
giornalista, saggista nonché pronipote del pontefice bergamasco,
edito da San Paolo. Se finora erano note le lettere di Roncalli,
sacerdote e poi vescovo, spedite alla famiglia fino al 1935, ora
viene pubblicato questo corpus di lettere del padre Battista e
della mamma Marianna Mazzola al figlio che diventerà Papa.
L'epistolario fu donato dall'arcivescovo Loris Capovilla, poi
cardinale, e da Giuseppe Roncalli, ultimo dei fratelli del Papa,
nonno del curatore, proprio a Emanuele Roncalli che assieme al
fratello custodisce e alimenta la memoria dell'illustre prozio
con una serie di pubblicazioni e conferenze.
Le lettere, in una calligrafia incerta ma regolare,
documentano la linfa dalla quale ha attinto Papa Giovanni. "Ho
dimenticato molto di quanto ho appreso sui libri - diceva Papa
Roncalli ai genitori - ma non ho mai dimenticato quanto mi è
stato insegnato da voi". Sono missive che raccontano la
quotidianità di una famiglia della campagna lombarda all'alba
del Novecento, il lavoro nella vigna, l'allevamento dei bachi da
seta, la mietitura del grano, ma sono anche scandite dal
racconto di ricorrenze liturgiche, la chiesa del paese, le
preghiere nei campi. Questo scambio epistolare esalta il valore
del legame famigliare e non a caso è edito nell'Anno dedicato
alla famiglia oltre che a sessant'anni dall'apertura del
Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) e dalla morte di Giovanni
XXIII (3 giugno 1963). (ANSA).
Giovanni XXIII e la sua famiglia, il racconto in 85 lettere
Pubblicato l'epistolario più intimo del Papa bergamasco
