(ANSA) - TORINO, 21 DIC - Le previsioni per il Capodanno
sono positive nelle località di montagna, ma lontane da un
quadro di tutto esaurito, con una netta prevalenza dei turisti
italiani. Per Torino le stime sono incoraggianti, ma si temono
le nuove restrizioni. Lo dice Federalberghi che traccia un
bilancio del 2021.
Gli ultimi mesi - spiega - non sono bastati a salvare un
anno ancora fortemente segnato dal Covid-19 per il comparto
turistico-ricettivo torinese. Il confronto con il 2019 rivela un
calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati
dalle zone gialle, arancioni e rosse oltre che dalle restrizioni
agli spostamenti interregionali, sono andati addirittura peggio
del 2020. La somma dei fatturati del 2020 e del 2021 non si
avvicina neanche al fatturato del 2019. Nel 2020, inoltre, il
settore turistico-ricettivo della provincia di Torino ha perso
il 23,8% dei dipendenti. Il ritorno degli eventi in presenza
negli ultimi mesi dell'anno - Salone del Libro, Nitto Atp
Finals, Coppa Davis, Tff - ha determinato un aumento delle
presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e
novembre (rispettivamente -15% e -10% rispetto agli stessi mesi
del 2019).
"I vaccini e un maggiore senso di sicurezza percepita hanno
riportato i turisti in città, ma mancano quasi totalmente gli
stranieri e anche il turismo business è fortemente ridotto
-spiega Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino -
speriamo che il 2022 possa essere un anno di effettiva ripresa e
rilancio per il nostro comparto che continua a subire le
conseguenze delle restrizioni in Italia e soprattutto negli
altri paesi. Per uscire dalla crisi economica il nostro comparto
avrà bisogno di una piena ripresa e, anche nel 2022, confidiamo
possa essere sostenuto il più possibile da interventi statali e
da parte degli enti locali". (ANSA).
Federalberghi, timori per Capodanno, non c'è tutto esaurito
Nel 2021 pesa il Covid, -45% presenze. Perso 23,8% dipendenti
