(ANSA) - ROMA, 05 DIC - "Se questa situazione è più grave di
Calciopoli? A quell'epoca il sistema Juventus fu quello di
inquinare il sistema arbitrale dal vertice. Oggi il fatto che
gli stessi protagonisti si lascino andare a questi parallelismi,
a questi paragoni, e dicano che la situazione è più grave di
quella di Calciopoli, dimostra la consapevolezza dei loro
comportamenti ancora più gravi rispetto al 2006. Un conto è
avvicinare un arbitro, un designatore, il presidente dell'Aia,
cosa peraltro gravissima, un conto è drogare i conti della
società. Così si viola la parità competitiva con gli altri club,
altera la regolarità del campionato, anche quello che si gioca
sul campo. Io non devo immettere capitali nella società tramite
figurine Panini o carte del Monopoli che riesco ad alleggerite".
Così l'avvocato, esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani,
parlando a Radio Anch'io lo sport (RadioRai).
"La situazione con l'Uefa è poco approfondita. Anche per
l'Uefa questa è una situazione unica - fa notare Grassani -,
perché gli altri procedimenti prevedevano sforamenti della
capacità di spesa in relazione al fair-play finanziario, si
parlava di sforamenti e di capacità di spesa delle società. In
quelle situazioni c'è stato un blocco del mercato, ma questa è
una situazione diversa".
"Il percorso giudiziario sportivo e quello penale
tecnicamente sono autonomi: in tanti casi abbiamo assistito ad
assoluzioni da una parte e condanne dall'altra. La giustizia
sportiva arriverà prima e le indagini penali non avranno
sicuramente raggiunto ancora la verità processuale. Chiaramente
dovrà tenere conto della giustizia penale, fra bilanci,
materiale sequestrato e intercettazioni, ma il criterio di
valutazione è autonomo. Il movimento deve avere la capacità e la
forza di eliminare le mele marce, sia che si chiami Juventus o
Borgorosso Football Club", conclude. (ANSA).
Juve,Grassani:"Il calcio abbia la forza di eliminare mele marce"
Avvocato:"Situazione diversa da violazione fairplay finanziario"
