(ANSA) - TORINO, 31 MAR - Un piano urgente per ridurre il
numero di piccioni nei centri abitati e nelle campagne. È quello
che Coldiretti Torino chiede alla Città Metropolitana, in
quanto, sostiene, oltre ad essere portatori di zecche, questi
uccelli provocano danni anche all'agricoltura. "In queste
settimane - spiegano in una nota dalla confederazione - gli
agricoltori iniziano le semine primaverili che daranno i
raccolti nel periodo estivo. Accanto alla scena più bucolica
degli aironi che seguono le operazioni di preparazione dei campi
per catturare lombrichi e roditori, senza conseguenze rilevanti
per l'agricoltura, assistiamo alla più triste scena di enormi
voli di piccioni intenti a divorare i semi appena posati nel
terreno".
"Lo stesso accade alla maturazione, quando i piccioni
attaccano i semi pronti per la raccolta. In particolare, i
piccioni saccheggiano i fiori maturi di girasole, la soia e le
spighe di grano", aggiungono. "A differenza delle cornacchie,
che sono cacciabili, per i piccioni non vengono attuati
contenimenti", sottolinea Coldiretti.
"Il piccione è una specie che non può essere gestita dai
singoli comuni - osserva il presidente Bruno Mecca Cici - Serve
l'adozione di un piano coordinato su scala provinciale. Non ci
interessa il metodo da adottare per ridurre rapidamente il
numero dei piccioni: per le nostre aziende agricole l'importante
è il risultato di riportare il numero a livelli compatibili con
l'agricoltura e con la sicurezza sanitaria". (ANSA).
Coldiretti Torino, è urgente ridurre il numero dei piccioni
Dalla Confederazione: "Portano zecche e devastano le semine"
