(ANSA) - TODI (PERUGIA), 07 FEB - Una "alta qualità"
percepita negli assaggi e poi anche nei piatti, senza
dimenticare la conoscenza dei luoghi e dei territori di
produzione: l'olio extravergine di oliva Dop dell'Umbria si è
mostrato in tutta la sua principale caratteristica di "prodotto
culturale" durante la prima giornata dell'Anteprima con la
presentazione della nuova annata. Un evento dell'associazione
Strada dell'olio evo Dop Umbria, realizzato in collaborazione
con tutti gli attori del comparto umbro, a partire dalla
Regione, ha visto così la partecipazione di giornalisti delle
principali testate nazionali dei settori dell'enogastronomia e
del turismo, operatori esteri selezionati dalla Camera di
commercio dell'Umbria, chef umbri del circuito degli Evoo
Ambassador, esperti d'enogastronomia ed operatori di settore.
La giornata si è svolta interamente a Todi dove la Sala
Affrescata del Museo Pinacoteca del Comune è stata lo scenario
del "Panel test", una grande sessione di assaggio di olio evo
Dop Umbria a cui hanno partecipato oltre 50 persone. A seguire i
partecipanti sono stati ospitati presso l'istituto agrario
"Ciuffelli - Einaudi" di Todi, il più antico d'Italia fondato
nel 1863, dove si è tenuto il Banco di Assaggio con i produttori
di Olio Dop Umbria, un momento di assaggio e confronto diretto
con i produttori locali.
Successivamente, nella sala del Consiglio del Comune, la
presentazione ufficiale della nuova annata dell'olio extra
vergine di oliva Dop Umbria durante la quale è stata annunciata
una campagna olearia caratterizzata "da un forte consolidamento
e miglioramento rispetto alla precedente".
"Un evento come l'Anteprima Dop non celebra solo la qualità di
un prodotto certificato, ma anche la qualità di un territorio,
perché dal bello nasce il buono" ha detto Paolo Morbidoni,
presidente della Strada dell'olio. "La rivoluzione culturale nel
settore - ha aggiunto - si compirà appieno soltanto quando
questo prodotto uscirà definitivamente dall'ambito degli addetti
ai lavori e diventerà un prodotto culturale legato all'atto
edonistico del mangiare e un'esperienza da vendere sul mercato
turistico e patrimonio di conoscenza".
A parlare di olio come elemento caratterizzante l'identità
culturale e paesaggistica del territorio umbro è stato anche
l'assessore alle politiche agricole e agroalimentari della
Regione Umbria, Roberto Morroni. "Come amministrazione regionale
- ha affermato - abbiamo investito per avere frantoi
all'avanguardia, per sviluppare un'unione di intenti tra i
produttori e sviluppare la filiera corta, con l'obiettivo di
trattare l'olio come un elemento culturale di traino per il
territorio e per il turismo".
Tante sono pertanto le ragioni evidenziate per cui ancora oggi
l'Umbria è da considerarsi un vero e proprio "laboratorio" ed
incubatore per la promozione dell'olio e dell'oleoturismo.
Sull'olio come prodotto e "marcatore" culturale l'Umbria ha
fatto scuola, così come sul frantoio come luogo di cultura.
Basti pensare che qua è nata la prima Dop registrata, in ambito
Comunitario, a comprendere l'intero territorio regionale e la
prima Strada dell'olio regionale così come l'esperienza di
Frantoi aperti.
La prima giornata di "Anteprima olio dop Umbria" si è conclusa
poi a Collazzone all'interno del Frantoio I Potti de Fratini con
una "Cena oleocentrica" ad otto mani con quattro chef del
circuito "Evo ambassador", la rete creata dalla Strada dell'olio
umbra che seleziona i migliori ristoranti ed enoteche della
regione (34 al momento) in cui trovare prodotti di qualità tra
cui una ricca selezione di oli prodotti in Umbria.
La giornata dedicata alla conoscenza e agli assaggi degli oli
Dop Umbria sarà infine seguita mercoledì da un educational tour
per far conoscere la biodiversità, le cultivar ed il territorio
di provenienza dell'olio, oltre che per andare alla scoperta
dell'Umbria rurale, dei frantoi, del paesaggio e delle emergenze
culturali umbre. (ANSA).
Anteprima a Todi per l'olio extravergine dell'Umbria
Per gli esperti prodotto di "alta qualità"
