(ANSA) - PERUGIA, 11 MAR - La produzione olivicola umbra
nella campagna 2022/2023 mette a segno +27%, passando da 3.178 a
4mila 036 tonnellate. Dato importante, ma comunque ancora
inferiore di un quarto rispetto alla media 2018/2021 di 5.096
tonnellate. Emerge da un focus sulla regione di un'indagine
nazionale della Camera di commercio dell'Umbria.
Va ricordato che in Umbria - spiega l'ente camerale, secondo
elaborazioni Coldiretti, si trovano quasi 7,5 milioni di piante
di olivo che coprono circa 30mila ettari. La Dop dell'olio
extravergine di oliva Umbria, istituita nel 1997, è estesa
all'intero territorio regionale, che è stato suddiviso in cinque
sottozone (Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani, Colli del
Trasimeno, Colli Amerini e Colli Orvietani). Altro snodo
essenziale della qualità dell'olio umbro, è il numero dei
frantoi: circa 200, che, con una presenza così capillare sul
territorio, permettono la frangitura immediata delle olive,
senza che queste si deteriorino per una presenza troppo lunga in
magazzino prima della lavorazione.
Ottima la qualità della campagna olivaria umbra 2022/2023, basti
dire che nonostante la stagione caratterizzata da siccità e
caldo, grazie alle provvidenziali piogge di fine agosto la
produzione Dop in Umbria ha fatto registrare un incremento sul
2021. La campagna olearia 2022 della Dop Umbria è stata infatti
caratterizzata da un forte consolidamento e miglioramento
rispetto alla precedente.
Per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche e
organolettiche si riscontra un miglioramento rispetto all'anno
precedente per la parte chimica, oltre ad uno splendido
equilibrio delle caratteristiche organolettiche in termini di
fruttato, amaro e piccante. In definitiva è ragionevole
affermare che queste peculiarità rappresentano un elemento di
grande attrattiva per il mercato, mercato che sottolinea un
grande interesse per "l'oro verde" rappresentato dalla Dop
Umbria. (ANSA).
La produzione olivicola umbra mette a segno un +27%
Focus di un'indagine nazionale della Camera di commercio
