(ANSA) - PALERMO, 02 MAR - "In un momento, come quello
attuale ,per far fronte alla perdurante crisi economica si
impone la massima oculatezza nella gestione delle pubbliche
finanze e, in particolare, di quelle previste dal Pnrr. Da più
parti, è stato detto che la "paura della firma" rallenta
l'azione amministrativa e che, quindi, limitando o eliminando la
responsabilità del pubblico funzionario, l'Amministrazione ne
guadagnerebbe in efficienza, a vantaggio della collettività.
Permettetemi di dire che non sono d'accordo. Nella gestione
delle risorse pubbliche, occorre coniugare la celerità
dell'azione amministrativa con il rispetto della legge e dei
principi di economicità ed efficienza". E' quanto ha affermato
Vincenzo Lo Presti presidente della sezione giurisdizionale
della Corte dei Conti per la Sicilia nel corso
dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Chiunque sia preposto
ad una pubblica funzione - ha aggiunto - non può non rispondere
del proprio operato, soprattutto nei casi di colpa grave, in
quanto la creazione di aree di impunità andrebbe a detrimento
della collettività che, da un lato, sostiene l'onere della
retribuzione del pubblico funzionario e, dall'altro, in caso di
danni da quest'ultimo provocati, dovrebbe accollarsi anche
l'onere di sopportarne il costo. La "paura della firma" si deve
combattere con la semplificazione del sistema normativo, con il
reclutamento di funzionari preparati, assunti per concorso, con
la continua formazione e con l'aggiornamento del personale in
servizio e infine sarà impopolare ma lo dico lo stesso con
incentivi, per i meritevoli, e disincentivi, per i non
meritevoli, attribuiti sulla base di una trasparente valutazione
di merito". (ANSA).
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