
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Sull'equo compenso per le prestazioni
dei liberi professionisti "il ministro Marina Calderone ci ha
detto che si partirà dal testo attuale", ossia dalla proposta di
legge che aveva come prima firmataria la presidente del
Consiglio Giorgia Meloni, nella passata legislatura, e che
sfiorò l'approvazione definitiva, prima della caduta del governo
di Mario Draghi. È quanto riferisce all'ANSA il presidente
dell'Adepp (l'Associazione degli Enti di previdenza privati)
Alberto Oliveti, al termine della riunione del tavolo sul lavoro
autonomo, convocato dalla titolare del dicastero di via Veneto,
a cui hanno preso parte, oltre all'organismo che riunisce le
Casse pensionistiche, anche ProfessionItaliane (in
rappresentanza degli Ordini) e Confprofessioni. Il ministro,
aggiunge il vertice dell'Adepp, ha detto che sul provvedimento
relativo alla giusta remunerazione per i servizi resi dai
lavoratori autonomi sarà, poi, possibile, effettuare degli
"aggiustamenti", che dovrebbero riguardare tanto le "asimmetrie
disciplinari", quanto "il dimensionamento", giacché la proposta
di legge della leader di FdI stabiliva, nella sua ultima
versione, che l'equo compenso dovesse essere applicato dalle
imprese con almeno 50 dipendenti e con almeno 10 milioni di
fatturato annuo. Fra gli altri punti toccati da Calderone,
chiosa Oliveti, c'è stato quello delle aggregazioni
professionali, di cui il ministro ha detto di voler "favorire lo
sviluppo". (ANSA).