
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - "Pubblicato ieri l'ultimo Rapporto
Ocse relativo all'aderenza dell'ordinamento nazionale italiano a
quanto stabilito dalla Convenzione Ocse contro la corruzione dei
pubblici ufficiali stranieri nelle transazioni internazionali",
e "dopo la partecipazione alla redazione del rapporto nazionale
per la Convenzione anticorruzione dell'Onu nel 2019, per la
prima volta il Notariato è stato ufficialmente inserito anche
tra le istituzioni cardine per la lotta alla corruzione prevista
dalla Convenzione Ocse". Lo evidenziano gli stessi
professionisti in una nota, scrivendo che nel testo i notai e il
Consiglio nazionale del Notariato sono espressamente menzionati
quale presidio di legalità nel controllo antiriciclaggio.
L'Ocse, recita la nota, "valuta positivamente il progetto del
Consiglio Nazionale del Notariato di introdurre una piattaforma,
contenente i dati relativi alle operazioni notarili, che
potrebbe rafforzare il sistema antiriciclaggio italiano per le
segnalazioni delle operazioni sospette anche in funzione di
lotta alla corruzione per le transazioni internazionali. Il
rapporto Ocse evidenzia che le segnalazioni di operazioni
sospette provenienti dal Notariato rappresentano più del 90%
delle SOS dei professionisti ed altri operatori del settore non
finanziario in Italia. Vengono, dunque, riposte speranze di
miglioramento del sistema di rilevazione dei fenomeni corruttivi
anche grazie agli algoritmi connessi al datawarehouse notarile
per rilevare fenomeni potenzialmente legati al riciclaggio e
alla corruzione internazionale (soprattutto fenomeni illeciti
legati alle transazioni immobiliari o all'utilizzo improprio
degli strumenti societari)", si legge. Ed il il prossimo 26
ottobre, a Roma, al Salone della Giustizia, ci sarà il convegno
dedicato a rilanciare la candidatura dell'Italia come sede della
nuova Authority Ue per la lotta al riciclaggio. (ANSA).