(ANSA) - FIRENZE, 15 FEB - Risale all'epoca medievale ed è
uno dei documenti più interessanti che testimoniano l'esistenza
di un distretto produttivo e di commercializzazione del vino di
Montepulciano (Siena): un raro contratto di mercatura del 17
ottobre 1350, rinvenuto a Montepulciano e conservato presso il
fondo Madonna de' Ricci (crociferi) dell'Archivio di Stato di
Firenze. La copia originale è stata svelata in occasione
dell'Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, presentazione
delle nuove annate in commercio in corso fino al 20 febbraio, e
verrà conservata nella sede del Consorzio.
Si tratta della registrazione notarile di una società di
commercializzazione ed esportazione del vino prodotto nelle
vigne di un esponente della famiglia signorile dei Del Pecora di
Montepulciano, attraverso l'intervento del mercante Jacopo di
Vanni di S. Fiora. "Il Consorzio del Vino Nobile di
Montepulciano - ha detto il presidente Andrea Rossi - ha avviato
negli ultimi anni una serie di ricerche sulle tracce dei vini
storici poliziani e sull'importanza di questi nella
vitivinicoltura toscana e nazionale del passato".
"L'importanza del vino come motore dell'economia regionale e
territoriale - ha aggiunto il sindaco Michele Angiolini -, in un
legame sempre più stretto tra vino, produzione agroalimentare di
qualità e turismo". La pergamena, una vera e propria rarità
documentale sia per la datazione che per il contenuto,
testimonia come ci dice il Repetti nel suo dizionario (Firenze,
1839) che il "vino squisito di Montepulciano, ... s'inviasse
all'estero da tempi assai remoti" e fu scritta pochi anni dopo
la redazione degli statuti di Montepulciano del 1337 che
normavano la produzione, la vendita e la fiscalità del prodotto
enologico per il quale la città era già nota in quel profondo
passato. (ANSA).
Pergamena del 1350 testimonia distretto vino di Montepulciano
Copia svelata ad Anteprima del Nobile
