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Fondaco dei Tedeschi

Venezia - Edificio storico

Analogamente al Fondaco dei Turchi, il Fondaco dei Tedeschi risale al XIII secolo ed è legato alle esigenze commerciali della Repubblica di Venezia: punto d'approdo delle merci trasportate da mercanti tedeschi di Norimberga, che qui le immagazzinavano. L'edificio originario fu vittima di un incendio nel 1505, ma fu subito ricostruirlo su progetto di Girolamo Tedesco. A differenza di altri palazzi sul Canal Grande, si decise di non ricorrere a decorazioni marmoree né trafori, ma di abbellirlo con affreschi, per i quali vennero chiamati Giorgione e il suo giovane allievo, Tiziano. Fu soppresso con la caduta della Repubblica, nel 1797. Il Fondaco è un edificio a pianta quadrata, disposto su tre livelli intorno a un cortile interno coperto da una struttura in vetro e acciaio, dov'è conservato l'antico pozzo. Al pian terreno cinque grandi arcate a tutto sesto chiudono un portico aperto sul Canal Grande, dove si scaricavano le merci. Il secondo livello è percorso da una lunga fila di bifore e monofore. La sommità del Palazzo è merlata. Gli interni presentavano opere di Paolo Veronese, Tiziano Vecellio e Jacopo Tintoretto, di cui oggi si è perduta ogni traccia. Di Giorgione, restano "la Nuda", entro un nicchia, e frammenti di figure femminili.



Calle del Fontego, 380, Venezia

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